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Capitolo 17» De' Notas ye Secrerarí» esuarne nuote copie: Batico Verb. Notarims, num. 3. 5 U, Degli Secretary vaf gli Ae cbblighi, cheabbiamo derto sppartenere a' Notajj, conuen- gono aliresi 2 Secrerar:j¿ e cosi de- vi —+ueye. feienza obbiigo , fedeltd , verica, ee v izia ¿e mancando ¡n alcune di quefte co- le peccano graue . O leggiermente , fecondo la gualira dell eccefio : e fe la colpa d'ommifione, ócommifione fofle con detrimento de) prof. mo, faranno obbiigari a refticnire,, 52. P. M'accuío Padre , che ad vn litigance maniécRaiimeriti, e faco della canía , che fi ftana facendo, €. Che motino ebbe V.S. di farlo ? P. Perche offer] rua buona fomma di da- naro» C. Si facena queña caufa nella Secrecaria di V.S, P. Padres) , ¡o ero Segrerario nel negozio . C, Anuenoealcun danno alla parte contra- ja. per aner Y.S, manifeítaro lo ftato delia ganía 2 Pp. Padre efpof la materia a gran pericolo d'iinconuenienti, poiche augndogli derco lo fta- to de] negozio, gli diedi occañone d"vfar fro di, mecter incoppi, otcenner proroge ioutili, € guadagnare jo quetto modo la canía ; la giu- ftizia pero del contrario era tanco chiara, che riporto correoremeore la lite , fcoza dilazione, ne danno di coía alcuna ne' fuoi bení , C, Due cofe fono da notaríi in queño cafo; Pvoa il ricenere danaro , per manifeftar ¡1 Se ereto ; di quelto parleró nel cafo leguente; e Yalera l'avere Ícoperco il fecrero . che come Mi- niftro pubblico doncna V.,S, guardaré circa lo fiato, e merito della cauías E luppongo ,che ju ogai Criftiano € gencral obbligo di Legge Divina , nacura'e, 8 vmana di tener Íecreco quello, che gis fi coufida ; e [e lo rompe. pee: ca, con obbligo di relticuire il danno, che ne rocedefle , Queft'vbbligo € pid ftrerto ne Miajftri pub- blici, e ne” Secrevarj ¿ poiché anche Perimolo gia del (uo nome, Secrerario , a fecrero feruando, lo fta d:cendo ; dimunoche , fe la cauia , che fi traicáa . € molto grave, come della vica d'alcu- po , al qualche Siaro , O magg:oraíco di qual- che Titolo, Duca, Cobre, O cela di mula onore, eicecon soto Sanchrz negls Opufe. T. a. libi6,c 6. dub. 3. pum. 4. che , quaocus que fa con rilchio acila vita, nob puo manifeítare j merici aciia canía (e lo tiedo li dice de' Giu- dici ) ¡imita queto ¡1 D. Nauarro nella Som, Hifp. cap. 18.0 33, im fine, dicendo, Che, qual: > a E 425 de s'auefie da perdere la vita, d membra, 0on dene manjfetaríi il merico delié canía , quan tunque fia con riíchio della + ia ; ma, quando quello , che puó perdere la parte, e folo dana» ro , 0 effer caltigaco con qualche baodo , non ve obbligo di otleruar il fecrero con cauto pericolo proprio, poiche queíti danni, dice, ponno ricompeníará con danaro . 1 certo e, che Y.S, pecco graniffimamente, poiché feoza rormenti, ne aucocurrare la «ita, Íolo per 4Uad rizia mavifeftó quello , che doneua racere forro figillo molto ftretco;z € fe qualche danno cobs tro la ginftizia fofle rifulcaco dall'iofedelca di V.S, larcbbe obbligata alía refticuzione: quello, che in quefto caío se dero de” Secrecarij, há da intenderí aluresi de' Nocaij , e Scriuani; Vi. de Trullench Tom. 2.1n Decalog. lib. 7. C4P» 10» dub.32.nyw 9 propé medium » 53» P. Aucora m'accuio padre , che fuori della mercede , che mi fi deue per la mias facica , ho ricenuto alcuni regali da' licigane ti, C. Li ha V.S. reftienici 2 P. Nó Padre , perché me li dauano graziod famence , feoza dimandarli., ne obbligarncli jo. C, Per vna legge della Recompilazione, che riferiíce Tomafo Sanchez nells Opufc. Tom. 2, lib. 3. cap. vnic. dub. 1, num 4. prosbiíce brete ciflimamente a' Secrerarij chenoo riceuiao dos vine prefenci da Jicigauci, quancuoque ájao cofe da mangiare , ó bere, ag per modo di gras citudine, ne per fe, ne per alerí forso pena di pagare quaccro doppic, € per la feconda . la folpe:fione dal" Vicio , Al aggiunge la Legge: Y que iúren de afJi lo guardar , y pagar las penas» en las quales los condenamos defde gora , por Manga ra que fean obligados 4 las pagas(. in foro con. fcic:vize ) fin que mas Jean condenados en ellas + lea condo le quali parole, faranno obbligarii Sea cterarij nel foro della cofcienza á pagarla pes na, alla quale qui fono condannari . per rices nere doni,e prefenciz queacuoqué non vi a . alora Íeorenza del Giudice, Cosi lo ciene colla comune Machado Tom. 2. lib.6. part, 3. Trat. 2, docum. 1. num. 4. E fecondo queita darcring puo temerfi molco la dannazione d'alcuni Se- crecarij , che fenza riparo ricenoao donl, e pre. fenci, poiche pochi retticuiícono fecondo che qui fi dichiara + O' pericolofo Vílicio ! 5. UL, De Seriuani a Vantunque gli Scriuani males vol, e joo Secrerarij, G dittinguono”* perá 1 quaichs modo da cÁ . da No:a) pere ei Secrecarij fona e 4 chia- maso Seran di Camera , € fono yo rm pes 54

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