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Capitole II. Degli Auocati, ¿donó parlar chiaro d liciganci e difingao- parlicon Carita Criftiana, efortarli alla pace, Sa componerí nel miglior modo , che a poí- fibide s Se no Va jllis ! 22. P. Anche p'accuío Padre, che difch vn alrra canía criminale con opinione meno probabile , C. Difele V.S. l'accufacore, d ¡i reo ? perché alla difeía del reo ben puó entrare l'Avocato con opinione meno prebabile : Leflio lib. 3. de, imf. cap. 33. num. 52. Con Soto, qual cira e P. Padre parrociaano l'Accuíatore . C. Quando Ja giuftizia dell' Arrore, 9 Áccu- farore € meno probabile, che quella del reo, jofegoano Giovanni della Croce , Martinez . 8£ aleri, apud Dianam /upra, Valenza , < Silneftro apud Palaum part, 1. Trat. 1, de confcient, difp. 2. punft. 14, num, 1. Salone , € Soro apud Trulench, loco citato num,3. che noo pnó l'Auo- caro difendere l'aceniarore ; perche cum funs partium jura obfcura , reo fauendum efi . potms, quam aftori , de reg inr, in 6. regul, 113 Ció non oftantetengopo il contrario LeSBo fupra . Bo- pacina Tom. 2.difp. 10. in Decalog, quel. 3. p» 4.1. 8. Truleoch fmpra, Salas, i due Sanchez, Villalobos. € alcri, che cicari fegne Palao Jupra num. 3. perché 'Anocato non definilce, pe fearenzia la cauía , ma lolo allega le ragio- vi, eJeggi, che la faucrifcono; Valero , perch£, fe all Accuíatere con opinione meno probabile ¿ lecico entrare alla cauía contra il reo: Aduo que alcresi lo fará all'Auocato , La Regola del lus allegata ha da ¡otenderí , che parla con Gindici, e non co'gli Auocati, poiché non fententiano Je cauíe ; e anuiene alle volre , che guello , che all'Anocato pare meno probabile, pare pih probabile aj Gíndice ¿ perlo che hó per molto probabile queta feconda fencenza, guantungue la prima e pin pia , e benigoa , per fanorire il poucro reo» 23. P. M'acculo Padre , che in alcune cane hó víato qualche Rraragemma , per viocere il mio contrario » C. UHlitiglo, che V.S, difendeva , era ingiu. fio? Perche , fe'l foíse, non porrebbe víare gueñtarei, e farebbe obbligara alla refticuzions de' danni cauíati, P. Non eraingintto il litigio , che jo patro- cinauo , ma molto probabile , C. Queftartiafince, che V.S, víava , erano con falhica , ebugia3 Perche, come la bugia € jotrlafecamenre maja , non fi puo víare, per vincere Ja parte . P. Padreniuoa falirá viioreruenne , ma fo- lo dimandar dilazioni, s frapperui fofpenko- ni, 8c altre cole fimili, per wícirme in queño modo virroriofo . C. Non € ¡ecito all'Avocato allegare joftru- menti falá , tefi dolo, fubornar teftimonij, dngrodasre fuperflue dilazioni in decrimenso 413 della par:e coocraria; Come dicono Siluriro Verbs Aduocatus , num. 4. Nauarro, Fitiucio, 8 aleri, che riferifce e cira Fagnadez Tom. 3. in precept. Decalog.l1b 8. cap. 38. «um, 18. vn ro é, che non é illecito all Auo-aco , che di. fende con detcame giuño la fua parce, valerí di qualchvarre , o Aratagemma , occuleando ale cune cofe , che porrebbero impedire il (uo vane raggío come dice S, Tomalo 2.2, quef. 75. art. 3. ad 3. n fine , con quele parole + nde, dr Aduocato defendenti caufams ¡uflam . lices prudenter occultare ea, quibus impedirs poffet proceffus ems; non autem bicet ei aliqua falfitate vti . Vedaú Ma- shado Tom. 2. lib. 6. part. 3. Trat. 1. docu. 7. DUD. 2- 24. P.Cosj anche m'accuío Padre , che a vna occalione aunocai in fauore di dus licigan» ri contraríj. C. Erain vna medema cauía , O ¡in caufe differeori? Perché bea ( pudo difendere ya li- rtigaorcin yna cauía, ee il fuo compericores jo vo'alrra , come da quefto non fiegua Ícan< dalo. P. In voa cauía medema ÑÚ, C, Manifeño V,S, alla parre contraria i fon. damenti , eragioní, colle quali difendena giu- famentela (pa parce? perche quefñto farebbe colpa graue contro la ginftizia ; come.con So. to. Nauarro,éz aleri ciene Lugo Tom, 2. de infledifp, 41. Sec, 1. num. 6. in fine , S£ augrebbe in quetto caío obbligo di refticnirei danni fe» guisi; come coo Rodriguez, 8 alcri, afierma Fagundez in 8. pracept. Decal. live 8. cap. 47. nuyo. E3» P, Padre ,¡onoa mavifeftaj alla parte con. eraria ifondamenti, ne le ragioni, che auena d (no fanore la mia parte . C, Parrocinó V.S.ambe le parci io vna me. dema inftanza ,0 in diff:reori 2 P, lo diffsrenci z la mia parte difefi nella pri< maioftanza, e la concraria oclla cauía dell'ap» pellazione . C, Ne fegui da quefto qualche Ícaudalo$ P. Nó Padre» C. Secluío lo fcandalo, non eillecito , fe. cundum fe . all Avocaro difendere ¡a dineríe ins ftanz< due colliciganci , vno nella cauía princi. pale, eP'alcro nella cauía del'appellazione , Sic Tho». s Sanchez im Confil. Tom. 2. lib. 6, c4p.7o dub, 7. num. 3. Ho dstco , Che fecunduns fe , que. fo non € ¡llecito ; perche puó elserlo , per auer proibito le leggi Maaicipali , che l'Auocaco di. fenda «na parte la vos cauía, de in vaa ialtaa. za, ¿cio vo'alera la parce coocraría 5 cosi lo dis ce Sanchez ibid. citando il lib. a. de las Orden, tit. 16. Lib. 3. 25. P. M'acculo Padre , che ¡a alera canía, nella quale prima feci Víficio d'Anocato , di- poi digdi fenrenrenza come Giudice . C. Diede V,S, la fencenza conforme le leggi, egiultizia? P, Pas

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