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412 fpediziene delle caule? P. Seno flato molto pigro , € rrafcuraro nel travagliare, C. Pecca gravemente il Giudice, che per negligenza differifce la fpedizione delle caníe; e non folo pecca, ma anche e obbligaco á re- farcire alla parce le fpefe, e danoi, che dalla fna negligenza le fono feguiti . Bonacina Tow. 2. difp. 10. in Decalog. quefl. 2. PunE?, 3. num. q. Materia e queña , che donerebbero molto con. fiderare i Gindici, $ alcri Mioifiri di giufizia, areendendo ad efler poncuali nella Ípedizione delie caníe ¿ poiche dal non farlo , fiegaono 2* ponueri litigaoci gravi danni, (pele rileuanti, € cravagli ¿laíciano le lor cafe, facolta , e fami- glie , per profeguire la loro lite ; e fe li trarren» gono con lsnghe Íperanze , caufano loro gran- diffimijocommodi . Seil Giudice pofía perdonare al reo la pena, che douenalegli, se derto vella 1. part. delle Confer. Trat, 3. Conf. 6, $. 3.cafo 5, num, 23» pog. 163. dove fi ritolué , che il Giudice infe. riore non la pudo perdonare, $ il Superiore si, Longa cola farebbe traccar qui cuece Je cofe fpercanci all'impiego del Giudice , e per quelo vw era di meficri Tratraco pin difinío ; baÑi. no per ora le Ícricte , che fono le piñ pra- tiche, e neceffarie per Pibruzione del Con. fellore . CAPITOLO Il Dello Stato + Pificio degli Auocati, la cofcienza fopra d'vna canía , che patrocinai, e la mia parte la perde, e non so, le fofie per mia colpa , C, Exa licigio in cauía ciuile , d criminale 3 P. In cauía ciuile., C. Gindico V.S, che foíle cauía giuÑa quel- la della parte ch'entró d patrocinare ¿ P. Giudizio cerco no'! ho. fatto , ma bensj probabile. C. Stimo , che fofle piú probabile l'opiaione della parte concraria4 P. Si Padre, piú probabilicd mi parue , che anefe la ragione del contrario , C, La probabilicá del diricro della parte che V.S, difele, era poca di modo che i Gindici rare volcc lolefsero feguirla 3 P, Non era canto poca, che molte volte non Pabbioo feguita i Giudici. C. Non ponso gli Auocari difendere canía, che ña iogiuíta, e le'l faono , non folo frango- noil giuramento , che hanno dato di non dis fendere cola , che ña contro la giuftizia ; come dice Machado Tom. a. lib. 6. part.3. Trato 3, docut, 2. BKM. 5. ma anche peccano contro la giubiizia , kk hanno obbligo di refticuire alle 20» Pess Padre, che mi rimorde Tratrato XV, de Minifiri di GiuRizis parci idanmi, che lor feguónos Pero , de gls dica , che il diriceo della fua parte e probabile, potrá entrare alla canía y 8 anche , quantuns que gludichi,che e meno probabile la giafli- zia della ína parte, che queila della parte con? eraria; come clene il Caípeníe Tom, 1. Tras, 11. de confcient, difp. 3. Sed. 8. num. 61, elo tengo io fteíso ,con Lumbier , e Torrecilla mella part. 1. della mia Prat. Trat. 104 fopra la propos frzione feconda condannata de Imnocenzo XT. num, 25. psg.-215.Ma io cafo, che l'opiaione della fua parce fia meno psobabile , dice Diana pars, 2. Trat. 13. de opin. prob. refol. 4. che dene no- cificarlo alla parce, acció lapendolo veda , fe vnole, 0 nó eorrare nella lite ze cafo che 00] faccia , e obbligaco á refticuirle le (pele, ei danni; Ma , fe l'opinione della fua parze folse tale ,che i Giudici poche volce , d niuna ¡ncli. naísero ad esa, non potri parrocioarla, per ché la mecte á pericolo manifefto di perdere la cavía; e le entra ¡a esa, ogolarmence fenza mabifeÑare alla parce lo ftile del Tribunale di non feguire comunemente quella opicione, la. rá obbligato alla reftiruzione; Trullench iu De» calog. Tom. 2. L1b. 8. cap. 5. dub, 4 1. 4 Se la probabilirá foíse poca, 0 cenne, fía eftrinteca , d intrinfeca, non potrá feguirk; pere che queño e condannazo da Papa Inaoceoz0 XL nella terza propofizione; vedak il (uo pic» go nella mia Prat. vbi fupr. num. 26. E molto meno potrá l'Avocato eotrare alla canía,queo- do € meré dnbbioío il dirirro della fna parte Quidquidia conirarium fencierie Lorea apod Calpeolsm vb: fupre , Anuertenza . 21, Vuerto qui con: particolare atte» zione i PP, Confefori , che ques: do á lor piedi verrá qualche Abo- caco, gli faccino cofiderareigraui loconut» nienti, che fieguono dall'efer cosi fscili ad abbraciare cauíe porrati dalla loro cupidigia, Se interefe , fenza: rificccere, ch'efiendo ¡licigi officine d'odij, rancori , maleuolenze, difgull fpele , aofie ,afÑaoni, e mill'alerá inconucoicod fi metrono d difendere qualiuoglia caula, (2 cendo alla parce molco piani imonti molko alpri, dipingendos per vero quello , che4 molto dubbioío , afficurando la giuftizia a chinon ba che iogiuftizia , lodandogli pt giuíta la fua precenGone , che dinglufilima; promerrendo buoa'clico , quando 1 princip!) jarango per alero molto caccini; nou folo ptt- cano. ja quefto grauemence , con obbligo di reflicuire, ma lc á caío abbracciaca la aulá, Ja uedefiero difperara , denono deGáerae, ComÉ hanuo giuraco ¿ € [e conolcono, che , quar tuoque la parce abbia ginftizia. probable! Giadici rare volcc feguicano quita uo

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