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Capitolo I. De” Giudici. quente gualche omicidio fotto prereflo d'ami cjaia O con veleno? perche d calimon gioua Pimmunira della Chieía , Layman Tom. 2. lib. q Tras. 9. cap. 2. fub uu, 8. P. Non aucua comeneffo queña force di delitro « C. Era pubblico ladro ; cioé . che pubblica- menserabafle, O añaffino pubblico di Rrada¿ perché né meno á quefti gioua la Chieía : Pa» lao Tom. 2. Trat. 14. difp. Unic. Part. 9. num.2. er feq. Come né meno dá quelli, che di nocte danno il guafto a'campl; Se € dubbioío frá Dottori', le quello, che lo fi di giorno , goda dellidomunica Eccleñaftica; e Palao ibi. num. 9. tiene per probabile , che d chi lo fa di gior- nogioui. P, Né meno aucua commefo quefta forte di delitro . C. Ii cauarlo dalla Chicía fú , perche me- nandofi cacturaro alla carcere foggi dalle ma- ni de' MiciAri, e ( riciró jo Sacro ¿ Che io que fo calo alcuni difendono , che non gioua l'im- munitá quantunque alcri con pietá dicano, che si: Ita Faguodez fopra i precetts della Cbiefa , in 1. pracept. lib. q. cap, 4. nuvz. 57. P. Non fú ne meno di quetta forte . C. Adunque qual fi il delicco , che aucua commeilo queñto foggerro * P. Padre, 'auer ferico nella Chieía ficha vna Períona . C. Ela Perfona ferica eza alcresi nella Chic- fa?, perche , fe ftava fuori, el'aggrefore l'2uef: fe dalla Chieía ferico , € probabiie , che godelle dellimmunica : Cosi Pinfegna con Bunaciaa Diana part. 1. Tra. 1.refol.9. Quavrunque aleri feotano , che in quefto caío non gioua Pinmu- pica : Quello pero, che Rando fuori della Chie- ía, feriíce quello, che fta dencro, noo gode dell* immunitá; come citando Suarez , tiene Portel in dub. regul. verb. Ecclefia imusmnitas, DAM. 15. P. Padre, dentro della Chitía faua il ferico, el'aggreñore . C. La ferica fi fece dentro la Chicía medema, d ne lo cavó fuori con violenza per ferirlo + che fe foie in quefto modo, € probabile , che non fi privaua dell'immunica Ecclehiaítica ; Sic tenec contra alios Bonacina Tom. 2. ¡n 1. PY£cepl. Decalogo difp. 3. 9-7» Punt. 6. $: 2. NUM. 4» P. Padre, non auuenoc il cafo jo quefo modo . C. Si commife il delitto nel portico , Ó gra- dini della Chiefa? Perché anche dice Diana parte 6. Trat. 1. refol. 7. $. Orisur , che in quefto cafo non fi perde il prinilegio dell'im- munitd . P, Dentro della Chieía medema fuccefle il caío. C. Né legui morte, 9 mutilazione dalla tal ferica? perche, (e noo vi fú alcuna di queñ e 409 cofe, non fi perde Pimmunitd: Diana ¿óud. $. Vnde: Ne baíta murilare, O recidere qualche dico, 0 dente, me ha da eflere macilazione di piede, mano, Sec. perché il.dico none mem- bro , ma parce di membro: Palao Tom. 3.1 548. 11. d:f0. UBIC. Punt. Y. MAMA 10. p. Padre, gli caglió vaa mano con va col- po di ípada. Cc. Queño e feguico , per efler preceduro frá j due Soggedi qualche litigio. 8 edendo: úl percufíore prouocato, lo fericrafportato dal! ira? P. Ni Padre, ma il percufore ando d ei. trouarlo in Chieía con queíbanimo di tericlo, Co Se fofíe auuennto il calo per qualchs cif fa (eguica fra li due, Ue efendo il percudore prouocato,¡afegna Diana ibid.5.sed quia, cht nó perdeua il diric.o dell'immunica; ma non een» do fucceÑo iy quetta forma, e non ConcorrEn. doui alcuna delle circonftanze derce, O altre, che riferiícono i Dorcori allegari oc decci lua. ghi cicaci,perde quelto delicto:il diricro dell'im. muvirá della Chisía : coníta ex cap. final. de im- munitate Ecclefiarmms, cbe dices Tales ( ciog quelli, che ammazz300,0 recidono menbro nella Chicía, 6 Gimiterio) mon debere gandere, immuvicatis primilegio , quo faciune fe indignos : lo Htelso dice la Bolla di Gregorio X1V. di lo. pra Cciata .» 13. b. M'acculo Padre, che alercsi hó qual- che rimorío fopra la mia Íufficieoz2. C. Mancad V.S. Verá fuflicicote per efer Giudice, che ha da «(ser di venti fei aoni; 0 ha laíciaco di paísare in Vniuerficá approuaca gli anai del cotío? Che fecondo la legge ban- no da cfere diecio quelli, che hanno da impie- gacínelloogo: corfo delie legel Cinili, e Ca» noniche : Machado Tom. 2. lib.6 part. 2.T r4ta 1. docum. 2, NUM. 2. P. badre, non ho fcrupolo fopra quefto, ¿priche ho fatco i miei dieci anoi di corío di leegs, 8 bo pil di erenc'anoj ; il mio rimorío édinon efermi applicaco d itudiare Con crop» pa lollecicudine» C. Non sáv.S. almeno quello, ch'e. necefs (ario per la [pedizione del íuo Víficio ? p. Padres lallicuro , che in quefo fon'al. quanto corto e C; Ha errato V.S. in aleuna, ó alcuneliti con decrimento delle pacci 4 P. Ja alcuoe ho faro qualche sbaglio , ma per pierd divina , who rimediaco, lenza Che nt avuenifle danno alcuno . C., E' Doctriua dell' Angelico Dottore, ri. ceuura daDottori, che quello, che ha «o Vá- cio, € non puó fodistarae gli obbiighi, d¿iama- le faro, fe no'Mafcia: E le v.3. conolcendoí ¡ofi fliciente per efercicare Y Víficio di Giu- dice, non fe ae ajtiene , pecca grausmente , 4 ¿obbiigara reftirnire í danni, che ha caulaco A Fr la
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