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396 Quello , chejo intenderei, e, che (- il Relio giofo ofíernando ji Ínoi voti, e Regole, che obbligano á colpa graue , aucfe animo di non caminare alla perfezione per le leggi , e cofe, che!' obbligano á peccato veniale, Sd aucfe animo di non foggire colpa alcuna leggiera ; in quefto cafo farebbe peccaco mortale , per ¡l pe. ricolo morale, al quale s'efporrebbe dicraf. gredir quello ,che lVobbligaua á peccato mor- tale ,comeiocaío Gmiglizate infegnano San- chez, e Bonacina, quali cicainelle Confer. vbj Jupr. num. 53. pag. 109. elo tiene ne termíni proprij del notiro calo Tomafo Sanchez vbi Jupr, cap. 4. num. 18. € Murcia quel, q. citat. num, 6, y 56. P.M'acculo , Padre, chein vna 0cca. fione mi fpogliaiP'abito Religiofo, C. Fi quefto con qualche capía necefaria, come Ó perinfermicd , Ó per dormire ( fe ques fio fi permette, de élecico, fecondo la Regola, e flile della fua Religione ) € ripolare ? perche, eflendo in quefto modo, non era materia di grande Ícropolo , come notó Palao part, 3, Trat. 16. difp. 4. pant. 6. num. 3. P, Padre , non me lo fpogliaj per cauía ran. to neceÑaria, C, E' proibico a* Religiofi, con pena di Ícompnica maggiore impolta in cap, vt perica. lofa , me Clerici, vel Monaci, in 6. il lafíciare Vabito Religiofo temerariamente: Si quis autem, dice Bonifacio Ottauo nel luogo citato , horum temerarius vjolator extiterit , excomiitunicationis incurrar fententiam ipjo fatio: Quattro condi. zioni, dice Tomaio Sanchez lib. 6. Summa. cap. 8. num, 38. Siricercano , accióche il Religiofo incorra quefta cenfura + la prima, cb'edendo gid profefio , lafci l'abito nelle fcuole , ó in al. tra parte + la feconda, che lP'abito, che lafcia fia quello della (ua Religione ; la terza , che lo laíci con comericá : la quarta , che arcentes le circottanze lo lafci con pericolo di ragare . 57. Midica Vofira Paceroicá, úl laíciare il proprio abito , fú lenandolclo , 6 Mextendonj lopra qualche veltimento fecolare ? Che, quan. tunque nclla formalicá ña lo fteño per Piacenco, il leuarí Vabico, O veflirui fopra altra vefe fecolare; enell'opinione s'incorra la Ñefa cen. fura, come dice Sanchez ¡bid num. 63, tiene peró per probabile il contrario, citando ptr quefto nel num. 63, Suarez, Tabiena , Sayro, e aleri , che dicono , che non incorre in queña comunica il Religioto , che fopra il fuo abito merte vo'alerabico Secolare, benché porrá ia in queñto peccare gravemente, P. Padre, io mi fpogliail'abico ,e ne veltij wo'alcro fecolare. C. Mutoó V.P. Fabito dentro del Conucaro, O fuori 3 perché, quaotuaque con Siluefro , Nauarro, e Rofelia, tiene Azorio Tom. 1, inf. Mor, lib. 12. 64P.17, quef?. 15. che iacorre nella Trattato XIV. Dello Stato Reliziofos Scomu:nica el Roigiofo , che mel. Comento temerariamente Jafcia l'abito mofime , fe'lwes dellero vecolari; il che teugo per +<ro'+ Jl cons trario peró ciene Santare!! >, Se aleri, che cica Diana part. 9.trat. 7. refol. 5. 5. Notandum ef; dou: afferma al fine. che Pelizzario tiene per probabile queíta lencenza , e mafime le fi facede per vaa onefta ricreazione. come perrappre. lentare in Comedia Sacra il Naícimento di Dio jofante , fi fcufercobe dalla cenfura , 8: aoco da peccato graue ; 6 anco da! leggiero lo Ícufano Peirino , 8 aleri, apud Dianam ibi, initios Abs benché con piñ rigore parlino Lezzana , dal. tri, che allegari da Diana dicono, dice Diana, alcuni , che pecca mortalmente , aleri condan. nano folo di peccato veniale, chi vefte abito Secolare, mafime di Donne, per rappreíenta. re, 8 almeno non lafcia d'eficer qualche poco pericolofo , P. Padre, non fú nel Conuento , ma fuorj lo Ipogliarmi Pabi:o Religiofo , e veAirmi del Secolare , C. Fi per molto fpazio di tempo? perche alcuoi Dortori danno ¡a quelto paruitá di mas teria: Ita Sá Verb, Excommunicatio mulli refera Mata , num. 9. in fine, in edit. Pampelon, Toledo mella Somma lib. 4. cap, 18. n. 3. Azorio vbi fupr.cap. 13. fub qualt. 5. S. His igigur , fol, (mibi ) 1217.V 0'ora di tempo giudica per par. uicd in quetto calo il Padre Murcia Sopr.il a, della Regol. cap. 19, 1.2. dicendo., che quello, che per quefto breue tempo lafciafíe l'abico per correre ,lalcare, Ó cirare ¡l palo, noa incorre oclla Scomunica , € folo pecca renizlmentes U contrario lente con Silusfiro, Suarez , de altri, Cairo Palao pgre.3. Trat. 17. difp. 4. punt. 6, num. 51, dont dice, che per «n'ora fola ,cheb laíci 'abico con animo d'occulcare lo faro Re- ligiofo,s'incorre nella Scomuonica di lopra med. touata , per il pericolo morale , al quale s'elpo. ns di sagare; P'ena, e Palera opinione tengo p<r probabile , E. Padre ,fappia dunque , che folo per (pa. zio d'so'ora,ó poco pit laíciai il mio abito, emiveftijil Secolare, non con animo d'apo- fhacare , u€ di aodar vagando ; ma perché voló fare vna coía nou decente al mio faro, e) p<r farla coo piú libercá , veMtij abico Seco» lare, C. Efendo per queño poco fpazio di tem. PO , quancunqae ú facefíe con queñta jarcozio- ne, € probabile, che noo s'iacorra la $coma- pica : Sic tradic Thomas Sanchez lib. 6. Sam» cap. 8. mum. 57. e aggiunge Diana parte $» T rat. 14. refol.73.:0 fine chez il Religiofo , che per qualche aziooe bructa fi fucte il proprio abico, quantungue peccherá grauemente pet quell'azione prosica, non commecrerá peró diltioro peccaro , per leuarú l'abico; le forda Regola aca comandalir con quefto rigore, che non

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