BCCPAM0001162-4-1600000000000
ñ 4 EN " 13 Á RN Mia MA dd El Diitd ' ' A "AUR ¡Ni Ml 1 % 394 Trattato XIV. Dello Stato Reliziofts fo fú indotto il proflimo á peccare contro la cañicd , e contro il voto : Adunque queíte me. deme málizie arena il configlio di Y. P.Quello, di che puo dubicaríi , €, le V.P. abbia operato conero il fuo proprio votoio queña induzzio- ne ,ó mal configlio? e lecondo la: dortrina , che per probabile ho añerito nel cafo antece- dente, deduco , che optró V.P, contro il fuo voto jo quefto caío ; elo ciene in termini pro- ptij con Caramuele , e Pelizario , Diana parr.9. rata 9. refol. 66. e part. 6. trat. LL. refol. 27 p:rche il Religiofo co"! (uo voto folo obbliga alla caficá propria, e non-all'aliena: Sed ic efty che io quefto caío offele co"! fuo mal config!io ilvoto, e caftitá alervi, e non la propria : Adunque in quelto cafo non operó contro il fuo voto proprio, 52. P, Altresi M'spcofo Padre , che in. end occalione mormerai della fiacchezza d'voz Donna in prefeoza d'en foggetto , che aucua voto di cafticaze da queÑa mormorazione (egul, che il foggetro , che mi fenti , commife yn pec. caro grane d'incontinenza , C. Framiíchió V,P, nel difcorlo paro!e in- deceoti, Y inducriue á peccaro d'incoutinenzaj perché ; le quefto fode, non folo farcbbe rea V.P. del peccato dello Icandalo, ma anche cffenderebbe il fuo proptio voto con quelio protano difcorfo , P, Nó Padre ;le parole, che lo diff, fu- rono molto modefte , caftigate , e mifurace, C. Prenidde V.P., che il foggetto , che lo fentiva , (i movercbbe ad jocontinenza , per” vdire il fallo , che riferina di quella Donaa 1 P. siPadre, perche per iíperienza lapeyo , che vdendo qualche fragilica, fubito accon. fentina in quelti peccati. C. Fra queño loggetro perfona tale, che da fe fofe giá determinara al peccato difonefto? perche ; quándo il proflimo € tanto peruerío, che gid é decerminato al peccaco , non é Ícan- dalo il dire in fna prelenza cofe , che muonano al peccaro , al quale fi sá, che giá € moíso ; come difli vella 1, part. della Prat. trat, 5. C4p.7. dello fcandalo , num. $$. pag. 87. P. Padre non era il foggerto , che fána prefente , tánto peruerío , che foíse decermi- nato al ptccaro, ma fi mofse per quello , che io dif. : C. Cola certa € , che in queña occafione commile V.P. peccaco di fcandalo ;e proba. bile, fecondo il decto di fopra , che Y.P. non abi operato contro il fuo proprio voto, poj. ché né ia penfieri,ocin opere, né in paróle ebbe V.P. colé contra la caRicd: ma fú folo lá fua colpa ia fpecie di mormorazione contra Fotrano precttto ; grane , fe il peccato di quel- lá Donna era occulro : e leggiera , fe cra pub. blico : 11 dubbio €, fe V.P. ¡a queño [candalo abbia commeño precaco di Sacrilegio, per aucr dato occáñiene d quel Soggetró prefente che aueua voto di caftitá, di peccare contra edo voto;€ fono di fentimiento Lupo, Navarro, Suarez, Coniuch, Salas, 8er aleri, cheriferifos Moya Tom, Y. SeleÉ?. Trat. 3, difp 3. quell. a, cap. 3. mum, 10. che; quantunque quello, che configlía chi ha voco di cafticá, a trafgredirlo, commetta peccato contro ¡! roto ; quello peró, che fá qualch'azione , dalla quale preuede, che jl fao praíimo , ausedó voro di caftitá, ha da offeaderlo , non commette Sacrilegioín quel asioue, Ó induzione , ne e obbligato nella confeflionue fpisgare il voto, che 2uena la per. fona fcandalizzataz Dal che sioferifos, che, fecondo quefta opinione , non operó V.P, con. tro il woto del Soggerto , che Pvdi, per auerlo motlo colla fua dercrazione ad offendere ¡il fuo voro ;la contraria fencenza e vera. ela ciene gon Tomafo Sanchez , Vafquez, Bonacios, Azaorio, 8l alcri, Moya ibid, num. 14. E fecondo quefta deuc añiermaríi, che V.P, 0peró contro il woto di quel Soggerto , nell'eficre aro pcca. fione colla ua dercrazione , che l'offradeñe: E la ragionc € piaaa , lecondo ¡it detto difopra; perché lo Ícandalo geoerale ( qual é quello del noltro cafo ) fi riduce ata fpecit del peccato, di cui fi (M1 occañone al protlimo'; Sed ficeh; che G fi cauía al proílimo di peccaro contro lacafticd, e contro il poro: Adunqued queño medemo peccato, € circoftanza fi riduce lo fcandalo , che diede V,P. Da done s'inferiles, che in quefto caío non Ki fodisfa alta confelsio: ne co”! dire , fono Ñato caufa di fesndalo grat al mio proísimo , ma deus dirí il peceato (pr cifizo, che al proísimo (i causó, 8: úl voto, che dueva il t31 proflimo. $3- P. M'accuío Padre , d'effere hato caul con yn toccamento , che vo Secolare efunderer femen . C. V,P. effadit ne , 8 iple femen? P. Nó Padre . C. Ebbe qualche dilertazione venerta? P. Padre, mi pardinó, C. Fú opicione di Nicol Mofciocnle, dl Gelualdo ,€e Grafis, che cira, e non eguel N.P, Lezodro di Murcia ¡a difq. Moral. Tom- + lib. 4. difp. 10. refol. 7. num q, che il Religio: fo , che con tatti al Secolare eft canfa pollutians, non commecteva peccato di Sacrilegio conto il fuo proprio voro , né era obbligato la 601 fellione manifeftare il fuo voto ; ma che fodít faceua con dire, fono faro canía con tarti pol: lacionis ad vo Secolare: e che ne meno quelo cra obbligaco nella coofeflione a [piegacé 11 VO co delf'alcro , ma che fodisfaceua dicendo+ T4* Gibus alienis pollutioaem pañus fam+ Po fa medema opiaione cica Carauele Dia part. 7. Trate 14. refol. 27. 5. Non deferami* Llamas nella part. 1. Tra. 9.reJol. 53.4 6% fis, e Tamburino nella part. 9. Trat»9: pd
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz