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386 Calo riferuaro : la cerza, che Prícica a fuori de' rermioi della clauíura, fecondo che ogni Conuento ha, pid, Ó meno riftrecti i termini di detra clanfura ; Concorrendoni quefte tre cole alfieme congiuote, fard il caío riferuaro, E vna fola , che manchi, laícia d'efserlo . 26, Calo q. Proprietas , cc. Bro puó verifia carfi , che il Religiofo, pecchi mortalmente controil voto della pouertd, e non fa proprit- rario ¿come fe aucíse á fuo vío cofe fuperfine ín quanritá porabile con licenza del fuo Prela» so, peccherebbe grauemenre contro la poutr- rd; ma non larebbe proprierario, ne incorre- rcbbe in queño caío riferuato ; Pincorre peró quello , che acquifla, ritiene , aliena , O coníu- ma qualche coía in materia grave, fenza licen- za efpreísa, ne ragionenvolmente prefuora del fuo Prelato, poiché quefo tale realmente € proprierarios la quanticá, che fará grave, per incorrere in quefto cafo riferuaro, nel fenti- mento comune de” Dotrori, e quella, che ne” Secolari e fufficiente per conftituire materia graue di furro. Sic Baísto vbi fupr. $.4. la quancicd di quartro reali fence efser grave To- maío Sanchez nella Soma lib. 7. cap. 20. 19m. $5. ma in coíc da mangisre non hi parla con tan- to rigore , quando i Religiofi le pigliano per coofumarle, Sci Prelaci 000 fogliono efser ia- voluntarij nella foftanza , ma folo nc modo, tarda yla Ande eri dr gi di (ami. glia difli nella prima parte della Pratica Tras, 10. NUM 150. Pag. 234» 27. Calo 5. Turamentum falfwms , dre. oclla riferuazione di queño calo incorre il Religiofo, ch'eísendo interrogato gindizialmente, e le. gicimamente dal uo Prelaro , come rro ,ó teftimovio , giura il falío velle cofe , che (e gli addimandano ; ma, (cil Prelato 0% inurro. gaíse legircimamente, per non auer emipiena proua,ó pon auer prouara Pinfamia , 0 per alcra ragione, 000 ¡jacorrerebbe quito caío il Religiofo , che giuralse ¡l fallo ; efe occul- taíse la vericá con ambibologia efteros , quan- do non debba manifeítarla, ne meno pecche- rebbe io non rifpondere fecondo la mencr del Prelaco : Vedafi quello, che diffi meli 1, pare, della Prat. Trat. 3. cap. 1. num. 20. Pag. $0. E quelio ¿che diró doppo nel Trate 15. 649, E. 6.1. Per totum . 28. Calo 6. Procuratio , auxilixm aburtas, dre, Quantuoque non fegua |' efferto deltaborro, jacorre in queÑa riferuazione il Religiofo , che procura , Oconfiglia , O da ajuto alía Donna grauida , ordioando bibite, boccoai, pel, O altra coía á queñto fioe, con queto, che il feto fia animato ; ma, fe non ¿animaro, non sincorre nella riferuazione : nd mero, le la Douna non piglia la bibica, 6 bocconer, dla coja , che le (1 ordina per abortire : d, le igno- raodo d'cher grauida la Donna, fe ordina- Trattato XIV. Dello Stato Religiofas no quefti rimedi; per renderla ferile ; 5 pt alero fine diftinco ; $e olere di queño , dncorte in [comunica quello , che procura , ó configlia l'aborto : Come difli nella 1. part. del Dialogo, o Prato trat. $. Cap. 5. nun, 34. Pag. 82, de 29. Calo 7. Falfificatio manus , aut figilli, dre; non ari caío riferuato il contrafare la (cricea- ra, firma, O lugello delli VfÁciali del Mona. cero , fe non we falíicá nella Ícricrura , poiche non fará falificazione; né meno, fe quelo Bon (i fá per dannificare, ma per modo di tj creazione , O per mofirare l'abilicá d'imitare la firma, o lugcllo : Con nome d'Vffciali del Conuento , sintendono j Generali, Prouin: ciali , Commidarij, Priori, Guardiani , Minif. tri , Vicarij, Preidentj , Secretarij ; Sec. il falo ficare la firma di qualíuoglia di queñji VÍ. ciali, O fugello , € cafo rifernato : Vedaní dl. tre cole toccaoci a queíto mella 1. part, della Prat. e mell appendice de'cafi rifermati , num, 1% Nota, 17. 30. Calo 8. Furtum de rebys Mona eri , de, Per cfer riferuaco queñto peccato di furto, ha da efere mareria grave; e fará tale la quaoritd, che s'é decco mum. 26: E quello , che piglía det. ta quanticá de'beni del Monaftero ; V.G. della Libraria , Dilpcofa , Sacriftia , dec. com» metre peccato riíernaro 3 e quaocunque vi ha opioione, fe rigorofamente ha calo riferuaro, arento ll Decreto dí Clemente Orrano , ¡l ru» bare quelle cofe, che noa feruono all'rfo co: muce del Monalicro , ma 21)' río particolare di quaiche Religiodo 5 come puó vederá nel Pa- dre Murcia fopra il 7. della Regol, cap, 19.008, 13., pero, le noo iacorre, acll'opinione dle cani, oclla riferuazione di queño caño quello, che roba coa, che (cue all eío di qualche Re ligiofo particolare ; € cucrrauia fenza dubbio, che ¡ucorrerá nella riferuazione del quarco ca» fo, che parla della propciteá ¿ poiche lard pro» priecacio il Religjoño , che ruba ad vo'alito quello, ch'é dererminato per il di jui elo par vicolare, fuppolto, che lo faccia contro 14 voloará del Prelaco . Da qui e,che fard molko graue peccaco di turco , e peccaro riferuarol rubare d qualche Religioío i faoi fcricti, € aleresi, fe li piglia tolo pez copiarfeli ; comt dice Murcia ibid, mam. 4. vedaf ancheil MP. Lumbier Tom, 3. della Somasa , nan. 2066. CH coo molcifima ragione pondera la grautzza di quefto peccaco, e il nocabile pregindizio, che as fiegue . 31. Calo 9. Lspfus carnis , re. Quedo calo, fe fi ciderna , vejves, comprende , cf eftod ad ogni peccato coofumaro ia qualñuoglis delle ferve fpecie di Lufíuria, fia nacurale»0 contro natura ¿ ma, í£ nou e coafamaco col opera, 001 Íará riferuaro , come no"! fo004 Elus pofcala , amplexas báidimofi , mon Íegoto” done la polluzioos ; né pure cafo rifermaro 4%: nl

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