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Hierem, €. 9.v. 1. Ly. san. hice , Elias Cret. in or.1. Na- ZI20ZO a S. Bernar: dus, Thren. cap, Jl. Ve 16, Interlineal, huc. Tílaie c, 61, v.Ó. Coinel. ja Numer.c.3. Y. 7. Hierem.có, v. 174 ó 18, Lamento contra 'Ommi/ione 5 inaggiori ¿Quis dabit capici meo aquam; Lr oculis meis fon: 1 Lacbrymarum ? c> plorabo die, ac nobte interfectos fili populi meix Sifpezza il cupr del Profeta in modo , ebe turco e ficfio, dice il Lirano , vorrebbe rifoluerfi in amaro pianto : Vellem totus refoluiin lacry- mis; fi duole il fuo zelo, contemplando in figure enigmariche ifigli di Chi:fa San a, Popolo da Dio elerto , confiderandoli morti, e riconofcendoli infanari per mancanza d'applicazione ne'Medici Spirirnaliz GiuRiffimamente denono in cafo si lagrimenole rofleggiare le lagrime -nell'afflicto campo del volto, per tefificare Fedelmente i fen:i- menti del cuore ¿ Pianfero i Cieli, fi rifenti la terra ,il Sole fi vefiia lucro, la Lona fi conuerti in fangue , le S:elle 'ofcurarono , e le piú infenfibili creacure diedero fenficiísia me moftre nella horte del Figlio narurale di Dio; Morci fi vedono oggialla grazia Diuina molti adotrini figli del medefimo Dio , con che fi giuftificano gl'iarenf dolori del cenero cuore del noftro Profeta ,e fanno meranigliare i duri pecti d'alcuni Criítiaa ni,che a tanta miferia iofenfibili , ne fi dolgono a tante fatali calamica, ne s'applicano al rimedio di danni cosi notorij . 18 Procede quefto ripreníibile difordioe dal non conGderarfi l'innefimabile prezzo d'vn'anima , la quale € di maggior valore de'Cieli, e della cerra ; e tutto ¡il Mondo in- tiero non e di tanta flima , quanto efña, come dife Elia Crecenfe ; Vumerfus Mundus vnins anima pratium von adaquat ,s'artende con fowmo affanno allracquifto de'beni ca. duchi di quefta vita, 8£ a non perdere i fuoi vili tefori ; ed e cola degua di lagrime il vedere la poca follecirudine , che s'adopra in guadagoare la gioia preziofiísima d'«n' anima . Ben conoícena il fuo prezzo S. Bernardo, come lo motiró nelle lagrime incon- folabili , che versó ¡l fuo z:lo mella perdizione di colui, per la conuerfione del quale travaglió quanto mai pote, quantunque non pote confolare il uo dolore: Mane: wtique mibi ploratus , (7 vlulatus multws , dice il melifizo Dottore , Quamais mtbi nbil confcins fm , qué minus annuntiauerim ei + Cosi fi turbo il diuoto Spirito del Sano non effendofi pería quell'anima per fna colpa ; e quali farebbero hari i fuoi gemici. fe fo e andara a male per fuz negligenza ? e quale douerebbe elfere il dolore del Confeflore, che e cauta , che perifca vna, e pid anime? fará ben giuño , dice Geremia . che ne dia fegnali d'ecceísino dolore ; Y lulate Pafiores, il Lirano » Ululatus et vox confufa, 5 ef figuum magni doloris + Sei vole voa vola vedere il gran prezzo dell'anima , 'alzi0o gli occhi all' Albero Sagro della Santifsima Croce , doue il Reden:ore del M: ndo diede i finiísimi coralli, e preziofiísimi rubjoi del fuo Sangue Diuino in prezzo dell'anima : € ineftimabile il teforo ,e di valor infisito il Capicale , co'] quale queito Spirito nob:i: compró; Adunque molto grande Íara il fuo valore ¿ ben lo conoícena il nofro aman. tiísimo Dio , e peró per eño impiegó tanri, e si grandi trauagli, tormenti, fatiche, dolori,e pene, per redimerlo ; tanto non lo ftimano alcri 3 € quefta e la cauía, per la quale cepidi f ricurano da cercare la fua faluazione, ó pigri lono origine della (ua, perdizione . 19 Accompagna Chicía Santa i pianti del noftro Profera , efprimendo il fuo dolore, con le medeme parole + Idcirco ego plorans , Cr oculus meus deducens aquam 3 l'iacerli oca. le; Vox Ecclefia faíti fune fili mes perdici, quoniam inualuit inimicus . Si duole, e piange quelta pieroía Madre, per vedere perduti ¡i fedeli fuoi higli.. fai funt flij mei perdu + figli , che rigeneró collíacque falutari del Battefimo; che alimentó co” bianco late della Doctrina Chriftiana , € che alcuó co"! pane celette degli enaogclici infegnameni, li confidera miferamente perduti, perche la forza del comune nemico há preualío contro le fne armi non ben Maveggiace da' fuoi Miniltri. Lagrimenole coía larebbe, fe gl'infedeli nemici della noftra Santa Religione viaceflero l'armi Cacoliche, e simpa- «ironifiero delle Cictá de'Criftiani, per negligenza, pigrizia. £ ommiísione de” Capi, X« Víficiali, che gouernaflero gli eferciti s continua guerra mantiene dichiarata Pinfor- no 2' figli della noftra Santa Chieía 3 riconofce queíla tencra Madre, che la fuperbia delle diaboliche furie preuale 3 ¿inualuse imimicus, fignoreggia in mole conquiitace tor- tezze d'anime electe : tratriene in rirannica Íchiauicó molzi Chrittiani Soldaciz Ecbié la cauía di tante ,e si dolorofe firagi ? Eh'no'! fijno i Capi di queíta milizia sanca! Saria lagrimenole faralitá , che contitefe queíta fomma difgrazia nella fonnulenza di. forme de' Miniftri della Chicía . Cafo miferando larebbe , fe venendo i nemici ad afo faltare vna Citrá, la fentinella dormife , € per la fua fonnolenza f perdele lá piazza, entrandoui gli auucriarijs Sono i Confefori fentinelle deñlinate fopra i muii delia, Chieía , giutta il vaticinio del Profera Evangélico : Super muros tuos lerufalem confintni funt cuftodes Popul:z Quetic fentia cuftodes , Sacerdotes , aggionge Cornelio á Lapide , nelle fi chiamano Ípeculacori dalla penna di Geremia ; Conflicur fuper vos Jpeculatores; per

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