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A Capitolo IV. Efortazior: a Parrochí. pigliar la Bolla, d portar la Corona , Croce , ó Medaglía ; netampoco , che Pinfermo flia per- ferramente in giudizio, come puo vederí ja Diana part. 5. Trat. 3. refol. 133. peró ha da procuraríi d'applicarglicle , auanti che fi veda priuo de' fen, efortandolo prima ad vo'arto dicontrizione, € anco, lee pcSibile, ricon- ciliandofi di neono, acció fopra il nuovo do- lore delle colpe cada meglio il perdono della ptna , Che mediante l'ladulgenza fi concede; E procuri applicar gueñe Inóulgenze, che fer- ono per lora della morte, fotto condizione, fe muore di quella infermitd : E quantungue non e neceflaría decerminara forma di parole, per applicar l'Indulgenze, potrrá pero far con altre , O colle feguencis Mifereatur tui Omnipo- tens Dens , Oc. Indulgentiam , abfolutionem , (7 remifionem , TC. Auttoritate Domini Noftri Iefu Chbrilli 3 qua fungor , concedo tibi omnes Indulgrn. tias y quas concedere poffum , € fpecialiter Indul= gentiam peccatorum tuorum plenariam: quam Sum- mus Pontifex tibiindul/it in Bulla Sancie Cruciate, aut tali Cruce, grano, fine Imagine conceffit , Ge. uod fi forré nunc ex hac vita non difcc/Jeris, re- ferno tibi hanc gratiam pro bora mortis tua in No- mine Patris, C7 Filú , (7 Spiritus Santli, Amen; E puo aggiungere , fc vuoles Palfio Domini No firi lefu Cbrifli, O Merita Beata Maria Virgi ms, 7 omnium Sanélorum , Í quidquid bomi fe- ceris , vel mali patienter fuftinueris , fs0 u1bism re- mifionem peccatoram tuorur , Cc. lo quefto luogo fi offerifce tratrare del mo- do, co'! quale il Parrocho ha da afMñere al Macrimonio ¿ ma, perché Vinfegna il Riruale, laftio di porre ció , che glitocca dire in ordine ¿queño, riferuandomi per la cerza parco delle Conferenze di parlare di que cafi, che venti. lano i Dotrori fopra quefta materia . CAPITOLO Vi Dell Efortazione, che ba da farfi al Parrocho, quando verrá á confefarfs, Rand'invidia Crifliana puo aucríi a chi ha fidato il Signore la cura delle fue anime, non folo per auerlo onorato colla cufiodia di teforo sj pre- ziofo ma anco per auerlo collocato in ftato di poter confeguire vna gran corona : Grande lima, 8 apprezzo deve VS. fare del (uo VÍ cio,co'! quale il Creatore gli ha confegnaco 'anime , che compró co'l fuo Sangue, dl i giar- dini, ne' quali delizia il fuo afecto. Adamo, dice la Sacra 1foria, fi formato dall'Artefice Divino d fua imagine, e fimilicudine , Gen. 1. cciamus beminesa ad imaginen , 7 fimilitudinem nofiram + € dice Teodoreto ibi. queft- 20. che queñta imagine cooifie nel Dominare,, che Dio fido ad Adamo; $ il (uo Dominio fi fopra il 315. 377 Paradifo, che raccomando alla fua cuftodia: Vt operaretur, er cuftodiret illud. Taurrii ginfti fono per la parcicipazione della prazia Imagí- ne di Dio, ma con Éngolaricd puóo predicarfi quefta eccellenza d'va Parrocho , poiche a lui ha confignaro il Sigoore la manutenenza, e cuftodia del Paradifo , e giardino deliziofo del- le fue aoimes Grande alcresi, eficuro fara il premio, che confeguirá il Parrocho follecito. A quel Pañore delia Chieía di Filadelfia, che con Nome d'Angelo onora la Sacra Scrittura, (che tauro, quane' vn” Angelo s' apprezz3no tali períone da Dio) gli dife il Supremo Giu- dice; Ecce venio citó, Apoc. 3. Quelte parole are fonico in rigore almeno con eccho di Gite dice : Cosié, non pero di Giudice , che viene a calligare , ma a premiare la vígilanza , folle» Ccitudine ,e zelo di quefto Prelato + Tene quod babes , vt nemo. accipiat coronam tuams . Se V.S. é Aogiclo nel Nome. ha nelle opere Angiolo Cufiode , difende+ndo le pecore raccontandarele da' denci de" lupi fanguivarij, e fi guadagacrd in quefto mondo gran corona nel Ciclo. 116. Ma, fe € da inuidiarfi la forte d'vn Parrocho, che fodisfa al fuo obbligo, deue piaogeríi la sforcuna di chi e nceligenre nel fuo Víficio: Se rifiede nella fua propria Pare tocchia, gnsdagna UU frurco della fua anima, € il proficco de* fuoi Parrocchizni y Se ( afieno ta da quella, pariícono l'Anime fomme miferie, efono , dice il Savio , Prener. 27. v. 8. come li voui , Ó pulcini, quando l'vccello abbandona il nido y Sicut auis tranfmigrans de nido fuo; Sic vir ,qui derelinauit locum fun , aggiunge Liras no ibi: Per hoc intellizitur malitia Prelati , anño marum curam negligentis: allontanato dal nido P'vccello , gli oui fe ne reftano fenza fomento, á pericolo , cheil freddo gli corrumpa , € nas viíca la lor foftanza ; le manca dal nido la Ma- dre ,i pulcini facilmente perifcono , O afalici da vccelli di rapina , 0 divorati da ferpenti; le il Parrocho laícia i fuoi Parrocchiani , il Dra. po infernale li perfeguica, li difirugge , li ras piíce , li conculca , 821 concecti de' buoni pro. ponimenti , e deliderij s'intepidifcono , € luis nifcono + Sette giorvi d'aMleoza , ch'ebbe il Pro» fera Samuele + Expectauit feptem dicbws mxta plas citum Sawuelis , Ó non venit Samuel , (rc. 1. Rego cap. 13.v. 8. fú cauía, che Sanle s'apparcalle da Dio ,che il Popolo lafcisfie Saule, e pros vaffe millefunefte tragedia : Dilapfufque ell po. pulus ab eo: Tre giorni d'affenza di Dauid fú cauía , che Siceleg fi perdeffe, econfignata alle fiamme fi riduceBero ruece le fabriche io centre, e rimaneflero fchiaue le Donne +: 4malecita ¡me perum feceruntex parte aufirali in Siceleg , <7 pera cufjerantSicelez , Y fuccenderant cam , Y Captia nas duxerant mulieres ex ea d minimo vfque ad moximum. 2. Kc9. 30. v. 1. € 2. Nel che ci fi da ad intendere , dice Nicold di Lira , che le fta Bob aíleate yeEY

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