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Cap: Y. Part. If. Del modo d'amminifirare l' Effrema V nzione: 369 nione molte volte ad ro'intermo anche per mo dedí Viatico perícuerando lo Refo pericolo di morte : Cosi 'iofegna con Suarez, Enriquez daltri, Fagundez in 3. precept. Ecclefiaft. lib. 3. cap. 5. num. 20. € con Lugo , Marchantio, de alcri,Diana fupr.refol.37.e có Coninch Lay- man , Palao. Bonacina , 8z alcri, il R.P, Tor- recilla nelle fue Confulte Trat. 3. Confult. 12, mur. 13. La diffícoleá non td in queñto, ma io guanti giorni abbino da pañare da vna comu- nione all'alera . Suarez, Regioaldo , Filiucio, e Bafico, che li cita , Verb. Communio , num, 45. giudicano , che pafari dieci, d otro , 0 (ci giorni pofía darí la feconda volta la comu- nione all'infermo . Liyman € di fentimento, che a quello, chee vío ricenere frequentemen» te quefto Diviniffimo Sacramento , Íe pariíce ád non riceuerlo pid volce , í puó dare yn gior- nosi,el'alero nó: Irá eradic Tom. 2. lib. 59 Trafl. 4. de Euchar. cap. 6. fub um. 20. al che ageiunge il Padre Torrecilla 1bi num. 14. Con Palao , Sá, 8 alcri, cer probabiliflimo , che pofia daríi cueri i gioroi, dimandandolo Pin- fermo per fuo couforco , 8 aiuco Ípiriruale; ma quefño, generalmente parlando , e contra Pvío riceuuto ; e fi porrebbe ammettere lo ca- lo, che fofe 'Infermaria vicina d qualche Ora. torio , da doue potelle il Sacerdote con decen- za dare la comunione , come auuiene nelle no- fire Lofermaric . PARTE IT, Del modo , co'! quale dene amminifirarfi PEfirema Vnzione. 84. . M'accuío Padre , che mi trouo af- flirco da dubij circa il tempo, € puato , nel quale ho d* ammini- firare a gl'infermi Eftrema Vozione . C. Non l'amwiniftra Y.S, fempre in perico» lo di morte ? P. Si Padre ; mail mio fcrupolo €, fe l'am- minifiri auanti, che queño peyicolo arriuj a merter in extremis 'iofermo + C. Dall'Apoftolo S. Giacomo nella fua Epi- Rol. cap. 5. confta , che quefto Sacramento de ne ammiojfirarf aglinfermi; e non Gpudd quelli, che mojono condannaii dalla Giufti- zia, ne con alere morti, alle quali non prece. da jofermitd ¿ ne puó daríi quelto Sacramento, le non we pericolo di morte, come dice il Con- cilio Fiorentino ; oc Sacramentum darinon de- bet nifi imfirmo , de cuius morte timerur . E confia aliresi dal Tridentino Seff. 14. cap. 3» Declara: tur ctiam, efe banc unthonem infirmis adbiben- dam , illis vero prafertim , qui tam pericubose de- enmbunt , vt in exita vita conftituti videantur: ma non fi deue afpercare, che Pinfermo fia privo de' fenfi, Sk agonizzi, e gia (13 diíperaco ; ma > deue dará a tempo , che 1 iofermo fa ce< pace d'intendere ¡il Sacramento , chericeue, € guadagnaroe piú copioío il frutto , come con Eoriquez , Coninch , Pofítuino, € alcri dice Bonacina Tom. 1, difp. 7. de Sacr.q. 1.punót, $. num. 7. 8 anco giudica Caltro Palao part. 4. Trat. 26. difp. Unic. punt. 6. num. 12. fine, che fubito , che se amminiltraro il Viacico , puó dar | Eftrema Vozione , che conuienes darla allora , perche il Viacico s* ammini. fira in pericolo di morte +: Adunque fi potrd doppo d'eo dare PEltrema Vazione;z. e fard douuto , perche ; eflendo ia queíto tempo cra pace l'infermo , puó riceuere il frucco del Sa. cramento piú abbondantemeate , e aon efporíi drifchio , che gli loprauenga qualchelubito accidente, che fe lo porci all' alcra vica , feoza quelto Sacramento, O lo lafci prino de' fenfi, Ó incapace di riceusrlo , quando gli fi ammiak ftrerá.. 85. P. Padre, altresi m'accufo , che qual< che volra ho cralalciacoi Sali Penicentiali, € le Licanie , che Á logliono dire nell'amminiftras zione di queíto Sacramento . C. E' flaco, perche non gli dana tempo lia» fermicá ,O Vaffireccaua l'infermo ? perche il la- (ciarli in congiuntura , che Piofermica non dá tempo , none peccato , Come nota Enriquez lib. 3. Cap. 2. NUM. $» P. Padre, alcuna volta li ho lafciaci feoz queña neceflica . C. Fi V.S. male a lafciarli , benche ha pro. babile , che il lafciarli fenza neceílicá , non ee fendo per difprezzo , non fia peccato mortale, come dice Caítro Palao fupra punét. 8.num.1 4. perche il Ricuale , che prefcriue che (i dicano, non vía parole. precetciue . 86. P. M'acculo Padre, Che in vna occax fione mi chiamarovo tanto in fcecea d dare la Santa Vnzione , che feoza portar candele , nd Stola, ne Cotta, l'amminiftrai, perché non potei ricrovare la chiaue della Sacriftia; e le non andavo fubico, Pinfermo farebbe morto fenza quefto Sacramento . C. Non fi puó amminiftrare queñto Sacra. mento fenza Srola , e Corra, che non Á pecchi mortalmente, quancunque Pinfermo aueíñe da morirne Íenza , come cicando Suarez , Naldo, e Bonacina, dice Palao vbi fupr. puni?. 8. num. 21.1 contrario tiene per probabile, cicando Poíleuino , Leandro del Sacram. part, 1. Trata 4-difp.4. q. 23. E allega Leantro per la lua opiaione Palao 3 ma malamente ; poiche alle riíce queto Dottore efprefamente il contrario nelluogo ,chelo cita Leandro ,ch'e lo fieño, nel quale jo 'hó citato 5 doue dice Palao que- fte paroles /2 Sacerdos minJiraturus hoc Sacra» mentum accedat fuperpelliceo , 9 Stola indutus: Tr abfque bis veftibms Sacris peccatum effet mortale, fi Sacramentam minylrarer ; etvamfi infirmos ab» Aaa fque
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