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348 che von rifiedono, come fono , dar facoltá agli Ordinarij., che lirichismioo colle cenfure, fequefiri, e privazione de' frucci, € alcri rime- dij della Legge Canonica , che reftano alla difpofizione degli Grdinarij, e per quefto li tralaício , pon edendo qui il lnogo di trate Earne» JALUNMCTÍNZA » ON puo tralafciare il mio buon defide- tio d'clortare i Signori Parrochi alla vi» gilaoza fopra del loro gregge, e non abban- donarlo coll'aisencaríi da' [uoj Parrocchianis E' fragil coía la vita vmava; non we vetro si facile d Ípezzarú, quanto quelta d fioire € vi- uendo iMortaliio queño pericolo , non € be, ne ,chei Parrochi s'allontaoino da' fuci fud- diti , poiche fe fopraggiuoge loro vo'accidente improvilo ponbo morire con fomma amarez- za , e viuere non con minor afflizione . Singo- larmente ne' Popoli, ne' quali il Parrocho € (o- lo. ,fe egli s'a/senta, reflano fenza Melsa l'2oi. me, feoza foficaggij i Defuoci, efeoza culro Dio Sacramentaco + Se il Paftore s'allontana dalla viífta del gregge facilmeace difperdono Je pecore, S'infralcano per balae, precipicano da dirupi,erefano efpofie a' denci del lupo: che l'abbandoni ll Mercenario, paísa ; alla fiae nob apparcengono dá lui le pecore ; ma che Ñ parti ,€ le laíci il Paftore, queña e coía da piaogerí a gran lagrime , poiché degenera dall'impiego del (uo Víficio, e Nome : perlo- che gli dimanderá il Principe Supremo de' Pa- flori molco rigido conto dclle fue begiigcoze nel giorno feucriffimo della Refidenza piú fpa- uentola , CAPITOLO 1, Dell'obbligo che hanno i Parrochi di predicar il Sacro Enangelio , Ur infegnare la Doitrina Criftiana a' lor Parrocchiani » gligente in (piegare il Sant'Euangelio a' miei Parrocchíiani . U. . Per procedere con diftinzione la queña materia , che e tanro Ícrupoloía , come ardua; € neceísario fupporre, che per tre prececti, Na- curale , Diuioo, € Eccleñaflico lono i Parro- cbi obbligari a predicare, € infegnare a lor Parrocchiaoi : Per legge macurale, per il qual contracco , che we frá il Parrocho, 4 i Parroc- chiani, di alimentario , queñi , nel temporale, accioche quello fcmminifiri loro il cibo Ípiri- wale: Per legge Diva, per auergli cosi or» dinazo Chrilio Signor Noétro ia $. Giouanni cap. 22. Pafíe ones mess : E finalmente per Leg. gr Eccleñaítica , impolta dal Sacro Concilio 9. Pp . M'accuílo Padre, che fono flato ne- Trattato X111. Dello Stato de” Parrochi di Trevro, Seff 23. de reform, capa 1, done digg Cum precepto Diuino mandatum ft omnibus, QMio bus cura animarum commilla efi ,oues fuas aguod fcere , verbique Dininj pradicatione palcere : Uf, E per quefte legg: hanno due obblighi alles Ípalle ¡ Parrochi; "eno € di predicar il Vangt, lo , efortaudo alla virtú , e ricraendo dal vizio, animando 4 premij ecerni, e mioacciando eli eterni caflighi, come dice il Concilio, Sel. 5. de reformat. cap, 2. Annunciando eis cum brenitqn te, O facilitate fermonis , vitia, que eos declina re 5 € viriutes ,quas feltari opporteat , vt panam aternam euadere , 7 Caleftem glorigm confequi valeant ; L'alerrobbligo , € d'infeguare a' fnoj Suddiri la Dottrina Criftiana , i principali Mi. Rerij della Fede, i Comandamenti, che deuóno ofseruare , iSacramenti, che denono riceucre, e l'Orazione., che hanno da fare . 30. Mi dica adeíso, non predicana VS, qualche volta a* fuoi Parrocchiani? P. Si Padre , quancanque von molce , C. In vireú della legge Nacurale , e Divina non e determioaco in quai giorni debba il Pare rocho predicare : lo determina peró il Sacro Concilio, Sef, 24. de reform. cap. 7. coman- dando a' Parrochi, che uc' giorni F:ttiui,ó Solenni compifcano a queft'obbligo nel tempo degli Víficij Diuinia Nec non ve mter Miffaram Solemnia , aut diinorum celebrationem Sacra elo» quia, O f:lutis monita eadem vernacula limgua fingulis diebus Feftis , vel Solemnibus expla nent », _P. Padre ,¡o noo ho predicato cutcii gior. ni Fefivi. C. Comuaemente infegnano i Teologi, Dortori, che quelta decerminazione del Con» cilio obbliga nc giorai, che afsegoa ¿comt afíerma Machado Tom, 2. Lib, 4» part» 2. Trato 3» docum* 2. num. 2.benche foro lib. 10.de iull. quefl. 1.4r2.3. dica, che eftadof difpucato uel Concilio , fe hancua ad impor á Partoc- chi Pobbligo di predicare , G Gal fenza dect. minar la cofa :echei Parrochi fodisfanno Al loro obbligo, infegnando i Mitterij della Fede, e il refto, che coutiene la Docerioa Chriflia- na : Cita quelto fencire di Soco, Machado ibid; pero non lo fiegue : lo cica alcresi Barbola de Offic. Parochi , part 1. cap. 14. UNA. 1, € 0É Mb no lo hiegue :lo cica Leandro del Sacramento part. 8.tralí. 7. difp. 8. quel. 9. e ne purelo fiegue : lo cita ñaalmeo:e Moya nelle fue f lleto tom. 2. ad trato 2. de Relig. difp. 1. quelh de 14M, 4» € 5», € non lolo no'l fiegue » MÁ anche agginage, chee oppolto , e contrado al dercame del Coacilio ; U che quanto a Mé tesgo per certo; poiche dice il Tridearioo Jef. 5. cap. 2, de reform. queúe parole : Curam anjmarum babentes per fe , vel per alios idoneos, Á legittime impedits fuerine ; Diebus falcem Dome nicis , 9 Feftis folemnibus plebem fibs comoifJam pro

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