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Espoco xelo E Alen Gonfe/Jorí s 8, rá nel Real Profeta Dauidde , quale efendofi craccenuro ¡ia vn teneriísimo colloquio con Saule ,e queñto offertogli ficurezza; dice il Sagro Tefto, che Danidde co' fuoi compagni fi riciró io luogo piú ficuro: Dad, 2 vir eius afcenderune ad tutiora locas Há veduro Dauidde jo Sanle coía , che gli potefe cagionar rimare? No : lo minaccia? Né meno : erteme, e fi merce in ficuro? Si: che cauía há di far quelto ? Yuia ei, que ferael decepit eum , dice il dorto Vega, non amplius fidit+ Aucua pronato Dauidde la fiacchezza deile parole di Saule ; aunena conofciuco P'incoftanza de fuoi propolici, non fi fida delle fue parole , perche le ricrona contrarie alle fue opere : Queíto ¡teo prona il Confeflore con moJre anime + prometrono Pemenda , né mai adempiícono la pro= mefa : propongono di lafciare il vizio ,e noa fe ne faccano mai; danno parola di mi- gliorare la vira , e mancano nell'efecuzione d:lla promelfa ; € quefto apuiene , non vna fola , né due, ne tre yolce , má molte ; aduaque egli non deue fidarfene , anendo que. fia efperienza nelle parole del penicence . AN' che fragile € 'rmana colcienza ! Cosi e; há peró queñta fragilitá jo qua!lche modo da fanará ; le non bata la fuanica ¿ encri il ria gore; le noo gioya ¡l dare 'aoluzione , fia rimedio il negarla; S'applichi il vino mor- dace, giacché non reca la fanica Ja fuauicá dell'oglio + Ícacci la medicina amara ji vi- ziari vmori ,che non pote efpellere la beuanda dolce; fe non 1 fá queñto , fi sbaglia la cura : fe in vece d'ordinare medicamenti ycili, s'applicano idaunofi , come rilancrá Tiofermo ? Non e neceffario , che fe ne refti infanabile? .Quis medebigur tui 3 11 Per non manifeñare glioganoi de penicenci, non rifanaoo molci fpirituali infer- mi, l'abbiamo prouaro giá con Geremia ; maaca (lo di veder alere caule, che al pro» pofito nofiro apporca lEmiacariflimo V gone; Nullus Sacerdotum medebitur tui , 9 bo mo peccator : quia vel idiota fune , vel fi fcruas , motunt : E alpra lá prima roce, che pro ferifce quefto eimio Dorcore: Quea vel idiore funt; nun s'2acrenca la mia ciuerenza d'affermare ,che ( verifichi quefta pirola in alcuao di qar!li, ch: Gsdono nella Sagra fedia del Confefionario , rapprelentando la Perfona di Dio; E polfibile , ne ripugna, che alcuno ( giacché non gli diamo la cenfura d'ignorance ) fia men dorto di quel, che conujene ; e le a fuoi piedi giongelf: peniceoce aggrauato , e forprefo da morbo p:tico» lolo ,come lo rifzocrá 3 deus il Medico cono(lcere linfermicá , che afflige la perlona ; e conolciuca , fapere le vircú de medicamenti; efapure non jgaorare quali fj 10 quelle, che nel prefente morbo faranno vrili, 9 daanofe; vna di queite cofe , che ignori, non rifanerá , ma ammazzcrá , Lo fteÑo dicali del Medico Spirituale , poiché corre la mede. ma paritá ; Non e di meltiere rammemorare i danai manifeíti , che neccilariamente hanno da feguire dallimperizia del Confeflore ¿ quando ¡tá gridando la vericá ererna, el'infallibile Sapienza di Chrilto Noftro amoroío Saluarore , che le en cieco fi piglia per guida yo'alero cieco , e certo il precipizio d'entrambis Cacus autem [7 caco ducatum prefter, ambo in foueam cadunt : Se alla cecicá . chei psccati hanao cauíato acl peaicen. te, sSaggiuoge la maocanza della vifta nel Confeflore indotro , Che há da guidarlo, Pvao, e P'alero caderanno mileramence nella foda profonda della perdizione : Se il Pis loro , alla di cui vigilaoza rá fidaco ¡il gouerno della naue, € nella nautica poco elpita to ¿ignora i vorrici, non sá le lince, ne há coguizione de' Ícogli , chi dubira , che non potrá condurre il legno al porto bramaco , € cl'egli , e quelli, che'] izguono , perirga- no miferamente fra le fpume dell'onde del ficro elemento? O” Coofelori : Piloti w'hi confticuico il Cielo, accioche nella naue de'Sacramenci conduciate l'aajme alla Bella Citrá della Gloria per il turbaro mare di quetto fecolo ; le boraíche de'peccari fono frequenti 3 le cempeíte delle colpe lono molco famigliari , perche fono molto imperuo( ¡curbioj delle sfrenace pañoni; furioi veaci fono i mal domati appecici , le ignora il modo di goueraar con deltrezza quelle navi, ne purfono ficure le voftre Ípiricuali vis te 3 perche nella voftra imperizia arrifchiacee la voftra, ele cofcienze alcrui . Spazio- fillimo campo € la Teologia morale , we molto da faperíi , 8: € neceflario Audio con- rinparo , per apprendere quello , che non fis1, e per non (cordaríi quello , che wi he apprelo; Selo ftudio € poco, ó niuno ¿come s'acquiftcerannole notizie necefíarie ,e (1 couferueranno le gid acquiltare ? Scienza difficile é la cura dell'anime ; ob” porefimo piangere quelle tante, che per imperizia del Medico fe ne reltano inferme; Quis mede» bitur tui? Nuilusz quia vel idiota funt » z : 12 L'altra cauía di noo rifanarí l'anime , che allega il Porporato, €, perche; quan» runque i Confeflori fijan dotci, noa vogliono rifanarle; Vel (i fciunt nolunt ; Noa vo- gliono curare l'anime ¡nferme quelli, che potendo applicarí alla lor cura , per i pro- pri commodi, ommifíhone , oziofitá., O puñilanimica non fi danno al frueruolo impie= gu del Confeflionario ; inurili faranno ls mie ragioni, per perívadere ¿apor quetti loggetti, 1. Reguma 4. Y. je Vega in lib. judic,tom. 34 ¿Me 14,69, Hugo Car. ia Lhreo, €, de Vo Lja Matrh.5. 15, Vo. 14»
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