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338 Tráttato X11. Dello Stato de Sacerdoti ¿ vv'anima dal Purgacorio , in virtú della Bolla, 9 applicar qualche alre Indulgenze plenarie fecondo l'invtenzione di quella Perfona , perla quale aucua da celebrare ¡o Alar privilegiato, Sin quefto modo fodisferá alla fua obbliga. zione . 164. P. Padre, anche gli dico, che alcune volte non difli la Meña de Requiem, quando ce- lebrai oell'Alcare priuilegiaro , C. Et il Pontefice, che coticefle il privi. legio á quell' Altare, comandó, che fi die ccfe Mela di Requiem , per guadagoar l'Indul- genza? P. Nó Padre. C. Per aver dichiarato ¡ Cardioali, ches all'Altare privilegiaco ha da dirfi Mefía di Re. quién , per guadagnar Plodulgenza , fente con alcuni Diana part. 9. Trat. 2, refol. 8. che: quantunque nell'Indulco di Sua Santicá non s'efprima; ha da dirfi Meña di Requiem , per guadagnare 'Indulgenza ; ma il contrario ren. gono Filippo della Croce, Trullench, Silvio, Wi aleri , che cica Diana , de aferma efer comu. ne , ¿bi ,e puouamente l'afferiíce il R.P. Torres cilla nel lwogo citrato num. 11. 1 quali dicono, che fe Sua Santitá nell'indulto ordina , fi dica Mefa di Requiem . per guadaguar llodulgenza, que- fla averá da diri: Ma fe non Peíprime , non fard necellario dire la Meísa di Requiem, ma che potrá celebrará del Santo occorrente . Chi dehidera maggiore , e piú piena notizia di que. fia queltione, legga Silucira oelli Opuículi OP. 2. refol. 8. quefl. 1 1. per totum . 165. P. M'accofo Padre, che hó auuto qual. che tempo vna Capellania , che ordinana fi ce. Jebraie Mefsa ogni giorno, de to alquanti gior- ni laíciai di celebrarla . €. Quanti giorni lafció di celebrarla ? P. Aucró laíciato vna volta ogai ferti- mava. C. E che cauía autua di tralafciar queñe Mefe 2 P. Padre per timore, € riuerenza di tanto fublime Sacrificio ; perché mi parena pochifB.- mia la mía difpofizione , per accofarmi a Men. ía cosi Sacra tucci igiorni, C. Et ia quefti giorni, che la(cizua di cele- bráre per la fua Capellania , celebrava alcuna volta per aleri? P. No Padre ” C. li Foncatore , che lafció quefta Capella- mia ¿cbbe la mira al Luogo, ó Alcare, acció mai vi mancaíse Meísa 20 pure ebbe mira al Capellano , volendogli far queño favore? P, Pádre , non só dirgliene coía di certo . C- Diceua la Fondazione : Voglio , cbe nel!" Altare non manch; la Mefa giorno alcuno + 10 0ba bligoilmio Ertde, 0 Capellano, che proueda fi celebri Mefa ogni giorno , d, il Capellano per fe, d per alsro fra obbligato a cclebrare? Perche , le la fondazione contencíse alcune di queñe claofo: le, € jodicio , che il Fondacore miró al Luogo, enon alla perfova ; 8c in queño cafo non fi poteua lafciar Mesa alcuna . E fe non poténa V.S. celebrare per fe, auena da procurare , che celebrafse vn' alero : Ieá Sifueltro, Tabiena, Armilla, € alcri,chc cita, e fizsgue Bonacina Tom. 1. difp. 4. de Sacr. Eucb.queft. vlt, punt, 7. $: 2.n4mM. 17, P. Padre, noo conteneua la fondaziont al. cuna di quefte claofole . 166. C. Direbbe la fondazione : Eleggafi vn Sacerdote , cbe celebri tutti i giorni , 0, voglio , che il Sacerdote eletto per Capellano , celebri tutti giorni? P. Padre , vna di queÑe claofole contenena la fondazione . C. Adunque e fegno , che il Fondatore ebbe mira al vantaggio del Capellano, e confeguen. temente pote V,S. anendo cauía giufta, lalciar di celebrare ogoi fercimmana vua volta, ne era obbligzto fupplir else Melse, ordinandole ad altri: Sic Audores cirati. E cauía baftante ptr queño,é la giufta riuerenza , e timore, che detta la ragione doueríi hanere di canto fupres mo , € tremendo Sacrificio, Sic Leander d Se Cramento tom. 2. trad?. 8, difp. 8. quel. 14. Ma jo queñi giorni, che per decenza fi lafcia di celebrare fecondo lintenzione del Fondacore, non € lecito celebrare per alero fipendio , Itd cum a! js Diana part, 2. trad?. 14. refol, 28, ín fine. 167. P. Anche m' accuío , Padre, che quite tro gioroi celebrai Me/sa , e non Vapplical per la mia Capeliania. C. L'applicó per qualche d'vno , che gli dife de per quefti giorni lo Ripendio1 P. No Padre , ma, perché i giorni, ne” qua» li fono mortii miei Genitori, hó diuoziont dí celebrar Meísa per le loro anime; 8 il giorno de Defuati celebrai per eurce Pacime del Pur- gatorio, 8 vo'alero giorno mori en mio ¡at mo amico , € gli difli la Melsa . C. Con queñi motiui ben pote V.S. celé- brare quelle quatro Meíse coll'intenzioni rifk+ rice: cosi l'infegna con Naldo , e Homobono, Diana part. 5. Trat, 5. refol, 23.1 quali dico. no , Che il Capellano obbligaro á celebrar tut- tii giorni, puó quacrtro , ó [ci volee l'anno Ce lebrare per alcra iotenzione, auendo vrgentt cauía , qual € fufíragar i Genicori, ó aleri mo- ciui Áimili + perche ha da crederfi, fecondo og buona ragioue, che, le viveís: il Foodatort e gli fi addimanda(se, fe larebbe fuo gulto, Che quelti quatero , d fei giorni fi celevralse per dk neceflicá riferite, dircbbe , che sis peró queño noñ potrebbe faríi, riccuendó Ripendio PY quefte quatero , ó fci Mefse , perche in quello non fi preíume prudentemente , che acconÍca: cirebbe il Fondatore . , 168.
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