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C. sé queñá Poñeflione folle Raca ligaca, con ipoteca . non farebbe titolo legitimo ; 8; ordinandofi V.S. á ticolo d'efa rimarebbe> folpría: Bonacína citato m. 34. perche ¡beni pañano coll'onere delPipoteca; e pafando con eo, puo il Credicore efigere il pagamento de fuo credito , lafciando fenza frurri lO: di- pito. Adunque quefto non é titolo fufficien- ge, ne ficuro , per riceuere gli Ordini . Quan- do Pazzenda non e ligara coll jpoteca , e tito. lo legitimo; ne s' incorre la fofpeafiooe , ordi- pandofi á titolo d'effa ; quancumque puó elere peccaro graue, peril danúo, che puo auennire d creditori, fenon há quello, che dail patrimonio, con che poterlí fodisfare, Bonac. ibid. 31. P. Ho anche ad auuercirlo Padre, che delli trenta ducatidi parrimonio, diecitra- noreddici d'en cenfo, che aucua d fuo lucro Yamico , quali ha ceduto a mio profíicio . C, Era il cenío perpetuo , O redimibile4 P. Padre , era ceofo redimibile . C. Se il confo fofle facto irredimibile , era competente ricolo, poiche farebbe rendica perperua : efendo ¡l cenfo redimibile , fente Vgolino, quale cicaz, e d lui inclioa , Bona- cina fup.num. 32.5. Eso vero, che none ti tolo baftante , per non eflere cola fifa : € pero cola molto probabile, che fia ticolo ba- faoteil cenfo redimibilee Irá cum Palao, 8 alijs Diana p. 9. trat. 8.refol, 25. cita per il fuo fentimento Diana , Azor tom 2. lib. 3. caP. 14» queft. 7. (e non ha da dire cap. 14 ma cap. 4.) La ragione e ; perché, quantunque ¡il cenío poña redimerfi, peró in poco tempo fi troua, regolarmente parlando, doue tornare a fon- darlo, e deue l'Ecclefñiaftico effer” obbligato dal Veícono á far ogni diligenza , per fon- dar di nuouo il cenfo'rredento :* e che fratran- to che non fi trova, fi depofici il capicale in mano di perfova idonea . Vide Machadum tom. 2. lib. q. part. 1. trat. 7. doc. 7. num, 6, fine 32. P. anche m'acculo, Padre, che il Padrone , che mi douo il Bancficio de' venti ducati, acció m'ordina (li, mi dife , facefíi pacto con lui, di non dimandargli i frucci di cal Beneficio . C. E queíto pazto V.S, Phi fatro? P, Padre si. C. Fú con ginramento , O Ícriccura , che ne facelfie fede? P. Padre, co'l giuramento mi vi fon 0b- bligato . C. Fu queña obblizazione feria , Ó finta? P. Padre fu feria; econ animo d' adem- pirla . C, Se V.S, aueff: fatcro quefto giuramento fenza animo d'adempirlo , aucrebbe commefo peccaro di fpergiuro , per mancare la vericd di prelcace nel giuramento ; má peró non fa» Cap. 11. del Titolo per gl Ordini: 307 rebbe obbligara ad ofítruareli ció , di che s'of. ferfe ; ne a lafcior di pigliare $ frueci dal fuo Beneficio. La ragioue e , perche il giuramen- to 16 dá alla promefa maggior forza di quel. la, che há nel! animo chi promerce, come dice Lelñio lib. 2. de inltic. cap. 18. dub. 10% num. 73 «Adunque non auendo V.S. giuraco con animo di compire la promefa , non fareb» be obbligata ad efia. 33. Efendo il giuramento ftato ferio , € con animo d'adempirlo, fi colpa graue con dus malizie di fpecie diftiare :1' vna, per vo» leríi ordinare con citolo fiato: e Valera, pet citare Dio in teftimonio d'vas cola mala + quia suramentura non el vinculum iniquitatis :Enoné V,S. obbligara a lafciare i frucci a queño fop- gecco, che gli dono il Beneficio , perche queta promeda fú nulla, e di oíua valore: Vedafñ Bonacina difp. 8.de Sacram. ord. 7. unica punté, 5.2.235. € 26. Balico verb. [uramentin 4. 1.5. Né ofta Pauer V.S. facta queñta promefa con ginramenro ¿ Perche il giuramento di ma- teria proibita per leggs Canonica , che obbli- ga a colpa,non liga , né deve adempirli., Co» me dice Tomaío Sanchez nella Somma lib. 3. cap. gn. 29 Sed ficeft che la marcria del giu- ramento di V.S, € proibica per leggs Canoníi. ca, cap. pan. de Simon:a ; e € legge, che obbiiga á colpa ; poiché impone pena di (olpenfone; Adanque quefto giuramenco non liga , ndé obbligara V.S, adempirlo , 34. P. Padre aucró ¡o neceíficá d'iorerce. derc dal Veícouo la rila/lazione di queto gia» ramento ? C. No ;perche il giuramento , che non in. duce obbligazione , non há biíogno di rila Ta. zione come dice Bonaciaa tom. 2 difp. 3. de contradt, quel. 1. pund. 1. fubaum. 4. 6. Ex quo pater . Di maniera che , il giuramento di cofa mala', cioé , che non puó adempirí lenza pec- cato morcale, d veniale , non obbliga, ne ha dí biloguo d'eAere rilafiaro 5 psró il giuramento, che puo adempirí fenza peccato alcuno , per non adempirlo, ha dinecc/:4, che Ga rilalía- ro: v.g. promerce vaa perlona con giura- mento 2'ladroni, che dará loro cinquanta du- cati. acció le perdonino la yica;come che non € peccato il dare i5o. ducaci ¿ e necellario , che il Giudice rilaMi queño giuramento, per eralafciare d'adem pirlo e Nel calo d' V.S. won e necofario ritaffazione del giuramento; perche queito era di cola ma- la, e peeco V.S, in far quelto giuramenco , CO- me hó detro auaari, e peccherebbe in ademo pirlo: E fuori de'peccati commcil nel partó giurato, iacorís io fofpenfione, come coa Na- varro dice Auila part. 3. difp. 3. daib.4.< 200 Suarez, 8% aleri Balleo , verb, Ordo 3. fadnan. 6.5. Qui mala fide 35» P. Padre, anche autua alera Árcoltan- Qg 2 za
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