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Capstolo 1. Del?” Ordine : Pp. E ¿hi potrá difpeofarmi, o abilicarmi adelo , per efercictare i Minifterij de!'Ordine ? C. Non dice V.S. che e gid arriuaca allccá fufficiente? p. Padre si, hó gid vent'otto anni. C. Adunque V.S, non há di bifogno d'efier difpeníata , O abilicaca; perche quello , che ia buona fede s'ordina auanti Verá comperente, ¡o arrivando ad auerla, refta abile per gli efer- cizij degli Ordiniz come dice con Hurtado, Villalobos ,e Coninch, Diana vbi fupr. Per- che , fe quello ¿che fi ordina auanti l'etá com». perence con buona fede , non incorre nelle cea. fure + Adunque in arriuando allPeca fuficienee, non aucrá bifoguno di difpenía per l'ctercizio de' fuoi Ordini . 22. P. M accuío Padre , che hó cantato molte volte folennemente l'Epifola, € Euan- gslio, tando iv peccato mortale . C. Per peccato mortale lo coudanna Filiu- cio Tom. 2. Trat. 1. cap. 6. num. 87. € conuie- ne con queíto Autore, Angelo, Silueftro , € Caictano , apud Villalobos Tom. 1. Trat. qa diffic. 14. num. 7. (enon diffic. 10, vt male ett apud Dianam p. 3. Trall. q.refol. 195.) La contraria opinione difende Villalobos »b: , Co- ninch , Suarez , €e altri, che cica Diana ¿bis La ragione € , perché aon v'é prececto chiaro, che obblighi ad efere ia grazia , per cantare PEpiftole, ne gli Euangelij folconementes: Adunque non deue obbligare, Fondato in gueño fteño , aggiunge Vaíquez in 3. part.difpo 136. cap. 4.num. 4. che ne anche peccato ve. pbiale commette quello. che canta folennemen. te l'Epiltola, 0 Euangclio 3 pero il conerario tiene con Lugo, de altri Diana part. 9. Trat.7. refol. $8. $. Imb : Perche s'offende quel dec- tame Che dice , Sanéta , fanéid trallanda funt » 23. P.M'acculo Padre, che non potendo fioire d'ordivarmi dal mio proprio Veícono, fiofi vna Dimifioria , e con queñá m'ordinai in alero Veíconaco . C. Suppongo la graue colpa di Sacrile- gio ,che V.S. commifle in ordinará in quefto modo . Sapeua , che v' era fofpenfione fulminata contro quelli,che fi ordinano in quefta ma- nicra í P. Padre si, C. Se y.S. auelíe avnto iguoranza, che non fofic crafla., O fupina ¿ non farebbe incoría nel- la fofpenfione, fecondo quello, che dico ne! mio Tom. 1. delle Conferenz. Trat. 2. Seít. 1- Confer. 2. $. 4.num. 40. Ma auendo auuco no- tizia della fofpenfione , wincorfe: la quale cen» fura edi Pio IL. in vna fua Conftituziones , che comincia : Cum ex Sacrorum , € lz rifea rice il Bollario Magno , Tom. 1. fol. 389. num. 7. 24. Hi celebrato V.S. 8 efercicaco alcri acti 305 íolenni dell* Ordine , fando legato con queña cenfura ? P. Padre si. C. E ftato per inefcufabile neceffica, ó per euitare lo fcandalo ? P. Padre, € flaco, per peníare, che fode neceffario andare a Roma per la difpenía ; e per non acrentarmi manifeftareil mio peccato ad alcuno, ho contrattaco colla mia cofcienza, e celebraro iu quetto modo. C. Credeua V.S. d'incorrere nell' irregolaricd, per celebrare cilendo fofpelo ? P. Padresi. C. Cofa chiara e, che quello , che eendo ligato di Ícomuaica maggiore, fofpealtione , d interderco ( quantunque fijao occulti ) celebra, O efercita folennemente alcri arci dell'Ordine, incorre ia irregolaritá ; ex cap. 1. defent.exo com. in 6. le non fi fcuía per la neceffica, ó cano ía , che Pobblighi efercitare Gmiglianti Y ficij, O ptr enicare lo fcandalo , O perl'igaorapza, comet dice Baílco Verb. Irregularitas 9. num. $. Pero V.S. che operó'con mala coícienza, e con notizia di queíta pena , fuori de lacrilegij , che commile tucre le volre , che celebró., o elercicó folennemente gli arci dell'Ordine , € incoría ia irregolarirá - P. Padre, lo confeño ; ma.come hó ora da fare 2 il mio peccato e occulco , e non poly Ío andare dá Roma; ne so , cherimedio pix gliarui > C. Non s'affliga, che il rimedio e facile perche ,eficado la fofpenfione occnlea , puo il Veícouo afíoluernelo ia virtú della facoltá, che gli concede il Concilio Tridencino Se/]. 24.c4p» 6. de reform. come con Áuila . e la comune, dice Diana, p. 11. Trat. 6. refol. 4. E nell'opi- pione probabiliflima de' Tomiftt, che dice, che e ceofura l'irregolarica concratta ex del:¿to (qual e quelia ,che 'V.S. há incorlo , per autre elercicato gli azti dell'Ordine , eliendo folpela) puo alcresi il Velcouo dilpeofare, come dice Bafico , Verb. Erregolaritas 9. num.6, 8 10 fimi- lí, dice il P. Cafpenfe Tom. 2, Tra, ay. de cenfur» difp. 5+ Seét. 5. num. 34. f0.Caltro La» lao, € alcri cicaci da Diaua , vbifupra . 25. Eranchei Religiofi Mendicanci, la vir= ul de* loro priuilegij. ponno: afolatre cosi da derca folpenfione ,v: inqui: Balfens y verbs SUf= penjio-3. num. 4. come dallirregolaricá , ch'é ceníura ¿ come afferma il P, Leandro di Murcia nello fpiego della Regola del N.P,S. France/co, cap. 7» quejt. 8. num. 62.€ 63. Diana eadem re- fol. in fines lo ftedo puo farfi per il privilegio delia Bolla della Crucíara , come con Coracio, 8z aleri afierifce Diana, ibi. La ragioue dell vao, e delPalero e , perché peri privilegij de Aendicanci, e della Bolla, ponao aolusrá turcii cali, che per legge ordinaria fouo ri= fernari a” Veíconi: Sed fc eft, chela foípea- Qq fons A E A

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