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dh 304 Tratrato X11. Dello Rato de' Sacerdots'» che adorano ¡Serafini, e riueriícono le Pote- Sá del Cielo , ha V.S. ingiuriato , € ofíelo, lenza timore , fenza riíperto , fenza riguardo alcuno . L'amiadefo , quanto pudo; le depo- Gci ia mano la (ua anima, le reftieuiíca i fuoi afferci, e fenta al vino le colpe commeíse con- tro va Dio tanto amabile: propooga ferma- mente Pemenda , e faccia vera rifoluzione di lafciare Poccafione proffima, e cercare con turco ¡il cuore il rimedio dell'anima fua . 18. La rifoluzione, che s'¿ data a queto cafo , notino i Confefsori per altri Gmiglianci; come quando viene a riconciliará il Beucficia- to , che bá da dire la Melsa Cantata 3 Jl Curas to, che fid per dire la Melsa Grande + La figliz di famiglia , che viene con [ua Madre, e forel» Je a confeísaríi ye per aleri cali fimili: 82 in tura ti quelli, ne* quali fará occafione proflima vo- loocaria , incarico fommamente a' Padri Con- feísori, che per Pamore, che portano d Dio, Sa le medemi, riflercano , come aísoluono ¡a cafi fimili. L'efperienza c” infegna che molcif. fime anime fiznno longa- ferie di tempo iaxol- re nel percato , per l'omiílione, e poco zelo de' Padri Spirituali, che-coa fomma facilicd danno P'afoluzionez quando con fomma ra- gione doucrcbbe negaríi.. 19. P.Maccnío Padre, che quefta perfona, colla quale hó zuuto queña amicizia,.e flara da me conícflaca , 8 aflolura molte volce. C. Ha V.S, anuco nel decorío della coufeí. fione qualche confento laícino ? P. Alcune volre mi fon fentito molío dalla concupiíccaza; ma vna volta folo vhó ace coníentito » C. In queña occañone , che acconfenij, commiíe piccaco di facrilegio ; non folo per la circoftaoza dell Ordive Sacro, ma anche per quella del tempo, K occalione del Sacramen- zo della Penitenza , che V.S, flaua amuoiai- firando., Aueua V.S.cauía vrgente di conteffare que. fia perfona ? P, Padre, non altra, le non che dicena auer vergogna di manifeltare ad alcri Confeliori le fue hiacchezzc, €, Atolutamente parlavdo , non € illecico conteflarí col medemo complice , non anen- do timore di qualche carciuo confenfo , come dice Baíico Verb, Concubinatus num. 6. Diana P» 5. 1 rat. 14. refol. 110. Moya nelle fue Selet, Tom. 1. Trat. 3.di/p. 3. q,2.c4p. 4. num. 22. La ragiont € ,percné noo fifa malcio queño Ja confeílione ; poiche confeandofi co"! com. plice medemo € compacibile il vero dolore,e propofito delVemenda : Adunque éec, Ma gentrálmeare parlando , non € conue- nienre , anzi£ molto pericolofo il farlo ; Per- che, che docomenti, che conúigli, che auuiñ, che medicina dará il Confsdore a chi lui é Ra. ro, 8: anchefara , e forfi nel tempo fteño, che fileuerá da' fuoi piedi, laccio di perdizioner Come gli períuaderá allora l' amor. Divino quello , che per auaoci gli há inlegnaro Pamor profano? Come pizogerd le fue colpe il Peaje rente a vifta dell'idolo . al quale há confacrato ¡fuoiafercitcome barrendo afiemel'acciaio, 8£c il felce, non lalteranoo fizmos fenfuali, che abbrucciao anima? lo qualche cafo queño porrebbe collerarfi; Se, (il Confedore fodé folo nel Luogo , ne ve ne fofle alrro vicino; O fe elfendo efpofto ad ydire indifferentemen. ee le confeflioni, veniff: ¿1 complice fra gli ala tri Penitenti, e non potefie lalciará fenza nos ca; 8% in alcri caG Gaili, ne” quali denc il Cons feflore porcaríi con molta cautela , metrendo fotco gli occhi delta cal períona la brutrezza,€ deformitd , con piú diligenza , e rigore , di quello farebbe con altre . 20. P.M'acculo Padre, che non porendó trouare ne'libri della Chieía , Paureocica del mio Batrefimo , ed erd, avordinai, ¡per dirmi mio Padre , che aucuo Perá (uficiente. €. Er e conítato, 0 coníta, che V;S, P autua * P. Nó Padre, aozim'é conftaco il contras rio 5 8 hó faputo, che quando w' ordi: nai in Suddiacono, folo 2uevo vence anni) ju Diacono vent'rno; $ in Sacerdore ventl rre. C. S ordino V.S, con buona , d cartiuto fede ? P. Padre, con buona fede ,' deponendo la mia cofcienza co'l dercame dí mio Padre, cht é huomo di buona ragione , ecolcienza, C. Quello , che con mala fede s'ordint d'Ordioe Sacro, auaoci Verá legicrima , incor- rein fofpcafione, come con Quaranta., dict Bonacina Tom. 1, difp. 8, de Sacram, Ord. qu unica, punt?. 5. num. 12. e +3.€ confta dalla Boia di Pio V. € ex cap. Nullus de Temporibo Ordinandor, Peró , efendofi V.S, ordinara con buona fede , non incorfe ia derra cenfnra 3 co- me dice Bonacina ,e Diana part. 5. Trat. 10. refol. 32. Ne meno Pjacorre quello , che con iguoranza cralla fi ordina auaori dellas legiscima etá 5 come con Náuarro , Hare rado , Villalobos , e Coniach, dice Día- na ibi, 21. Efercitó V.S. gli Ordini, auendo fapu- to , che non aucua crá baítance , quando s'0f* dino 1 P. Si Padre, C. Gli efercicó ananti d'arriuare all'eca a ciente , ó dopo d'efferui arriuato? P.Padce,auanci ,e dopo. ; C. Tutte le-volce , che V,S, efercicó gli at dell'Ordíne Sacro auanti d'arriuare all'ecd bas ftaote , pecco grauemente , come dice Bonacis na , yor fupra, p .
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