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A Venerabili Sacerdoti 297 dice Y Apoftolo S, Giacomo : queniam quiconuerti fecerit peccatorem ab errore viafuz > faluabis animam elus a morte , dG operies multitudinem eccatorum : Le anime, che il Confeflore faluerá co'l fuo Zelo Crif tiano, Íaranno di gaudio al fuo cuore in quefta vita , e premio de” foi meriti nell' altra , come diccua $, Paolo : Fratres mei chari- Gir defideratifj:mi ,2andium mem y (7 corona mea . Applichifi adun- ue il noftro Zeloa si importante negozio : gridano le anime bifo- note:il tangue de” peccaror: fa fentire i fuoi clamor: dentro del Cielo; impietofsíce , le non Ípauenta, la miferia de' Fedeli ; caufa compallione la ftrage del mondo : la diflolutezza de'coftumit mol- ta : la libertá sfrontata de'mali Criftiani e grande; non fia poco il feruore de'Sacerdori, fia forte l'impegno, co'l quale ¿i Minuftri di Dio abbracino 1) rimedio di malitanto eccedenti; Quefto follecita il Cielo , quefto defiderano gli Angiol1, quefto ftimano ¡ Santi, e queí= to finalmente incarica 'Onnipotente , che dalla Catedra della Croce inicgna quefta celefte dottrina , edice a Sacerdoti : Minifiri miet y, abbiate compajjione alle mie pene, € pieta a mies dolori 51 tormento y che pim afflifse le mie vifiere , fu il comfiderare, che non douena impiegarf il mio fangue Dinino afauore di molts peccators; Quefa angofcia mi fece fudare nell'orto fudori di fangue5 quejto chiodo tene traffitto il mio petto, ferito il mro cuon re: alla nostra pileta , € compajhone rimetto Pallegerimento di quefte mie angupbie ; fe la vostra follecirudine applica a curare P'anime , liberarete dá molt: peccati gli huomin: y e me da molte penes Se voi profe fate d'amarmt, fate, che in voi pojJa comoftere il voftro afferto: mirate , mirate y che moio er le mie animes rifletrere y che Uimimnico tirammicamente me lerubas offa- se col vejtro fernore alle Jue induftrie y fciogliete 3 mies Cartolici dalle fue prigioni; pigligtent a petro di ricondure a me i mici Cristiant: con quejto mi dichiaro fin d'ora per ben feruito y e vol rimarrete molto bene premiari; non vi manchera la mia grazia , fe dal canto voftro vs ci difponetes Ó* io gratifichero gl: o/fequi che inbeneficio delle mie animemi faretein quefa misa mortale , dandoni per guiderdone Pererna Corona della Gloria, DIA- Po Epiít. Taco. bi C.j, Y,10, Ad Phil £p- de
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