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De' Cafí Rifernati s li farauño neglí altri ; 8c vn caío , che non con. nieneriferuará la yná Provincia , € neceísario riferuarlo in altra: Dipiú, in aleri Vefcouaci fi riferna Vincetto folo in primo , O fecondo grado , come nel Veícouaro di Taragona , ca. Jo otrano , € nell'Arciueícouaro di Toledo, ca. fo quarto ; nell'Arciuelconato di Saragoía, ca. fo fercimo 3 pel Vefconato di Pampalona 6 ri- ferua l'iocefto (in'al quarco grado, ael caío 23. Adunque , benche in alcri Vefcouaci á riferui folo la beftialicá, e fodomia, s'é potuto riferna- reino quelto anche la polluzione . Ne vale il dire, che non s'efprime la polluzione nella ri- feruazione di quelto caío nel Vefconato di Pampalova; perche né meno s'efprime la fodo- mia ; e ció non oltaate la rieoe per riferuata il P.Fr. Emanuele, econragione: Adunques, febbene non fi efprima la polluzinae ; há da ce- nerí per rifervata . E (i couferma , perché queñe parole peccato £ontro natura, tanto ignificano , e tanto comu- ni fono alla polluzione , quanto alla fodomia; Sed fic el, che per fignificare queíte parole la fodomia, la tiene per riferuaca il P. Fr. Ema- nuele, quancungue non fia efpredla nella rifer- nazione del cafo ; Adunque Ggnibicando alrresi quefte parole la polluzione, dene cenerá per rileruara in efe, beoche non ( efprima col fuo nome proprio: L'alcro, perche dinerfstas circa eandem rem non deber induci , quia vna , SP eadem res non deber diuerfo inre canfari , leg. cum quis ades ff. de vjucap . Elo tiene Barbofa in axio- mata iuris, axioma 74. verb, Dinerfitas, vumcr.4. Actqui, le parole generiche, verbi gratia , pecca- to contro natura + Sono le medeme , e non diver. fe, per ignificare la polluzione, e beftialica; Aduoque non dene farfene dinerío giudizio con dire , che Ggnificano nel nofiro caío la (o. domia , e von compreadono la polluzione . Aggiuoge il P. Fr. Emanuele num, 883.* Quia nullus , quem viderm , excepto P. Corella, exprefse afferat fub nomine peccat: contra natyram, yefernar: molljtiem . * Ma puo efiers, che non abbia veduto il P. Fr, Emanuele alero Autore, che ¡il P, Coreglia, quale abbia ftampato lo Spisgo de'cafi rifernaci di queíto Vefconaro di Pampalona, nedialtro, nel quale ( riferui il peccaco contro nacura nella forma , che € ri. feruaco ¡o quefto Vefconato , lo almeno con. felio , che auendo veduri alcuni, quali tratca- no de'caíi rilervaci in comune, Y in partico- lare , non hó veduto alcuno, che abbia fpie- gaco quelta (pecie di cafo, peccato contro natura, molto pik con aujmafi; ne íl P. Fr. Emanuecles cita doccrina elpreña fopra il calo ; e fe troual- fe Autore a fuo fauore , credo che non lafcit- rebbe d'allegarlo, Solo allega , che auendo confultaro ¡o Sala- manca co"! R, P. Tyrío Gonzales ( digniimo Prepolico Generale dell iliuftre Infticuco della 269 Compagnia di Giesú ) e col Pádre Aucada- gno ,co'l Padre Valoys , aff:rma , che rifpofe- ro, che con nome di peccato contro natura, boa s'intendena la polluzione, e chelo Reño tiene ue'M. 5. il derro Padre Valoys: Credo, Se acconfento, come e giulto, cheil e, Fr. Ena- nuele dirá io quedo cafo il vero . Io pero diró aleresi, che queñi Reuerendi Padri parlalicro, non della polluzione edterior- mente procurata , ma della polluzione volon. caria, che procede dal lolo coaleaío iateriore, la quale come ho derco nel principio, non € rilernaca . Poiché non mi pare veriimile , che fignificando le parole contra naturam canto la polluzione, yuanzo la lodomia , e belialica, affermalicro queti Dotrori, che la polluzio- ne elternamente procuraca, non fi ritroui ía efe. Dices: Quefte parole Ggnificano anche la polluzione volontaria, che procede da con. fenfo interno, quancunque elteriormente aon fia procurata « Adunque g'intenderá rifernaca in quefto calo la polluzione volontaria , che procede dall' joterao confenfo , quanrunques noa lía procuraca elteriormente; ¡l chee con- cra la noitra doccrina, Riípoodo , che, febbene quelte parole poref- Íero comprendere la polluzione voloncaria, che non € procurara elteriormente , noo ha per quetto da diri, chee ciferuaca per ede pan role ¿perche verba reflringuntur ex verofimili mente difponentis Lezo Luctus 3. 5. Lucras 2. fi de legat. 2. leg. creditor $. Lucius ff. mandar. Sed (icett, che la mence rerifinile della rifero vazione, non € di compreudere la polluzione, che non (ja procuraca elteriorm:oce ; Adunque noa ha da ceneríi por riferuaca . Si proua la mioore , perché , come dice il P. Fc, E nanuels ibi num, 885. * Qudquid dater excernum in di- éto cafu ( che e queito della polluzione voloa. taria noa procuraca elteriormeate ) non folum mortale non efi feclufa relatione ad confeafum ima ternum, verúm ea feclufa, nullum peccatum et . * Sed (ic eft, chela mente della Chiefa e rifernar folo i peccaci morcali, non iacerai , ma beasi quelli, ch'ekeraamente fono grauis Adunque non efñendo la polluzione roloncaría fecluío il confenío ¡arerao , ha da teoerí , che none ve. rifñimile, voledero compreaderla decce paro. le , quantunque il fuo figaiácato porefle lten- deruiá, 26. Chi con forza violaffe qualche Vergine Nota 26. Se ella confente di propria volon- td, e filaícia violare feozs violenza, non commerce itupro probabilmsare, com: s'é derro nel Dialogo trat, 6.c4p. 4. n. 23. 06 Sin. corre nella rileruazione di queito calo , 27. Chi aue/ffe copula con qualche Mora, d Ebrea . Nora 27, Quello , che pecca con Mora,9 Ebica
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