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268 Ja polluzione volontaria ; 0 che de faéto non € rifernata , Credo , che non vorrá pronare, che non polla rifernarí la polluzione volontaria; Jrno , perché e delicro bañantemente graue ptr poter efíer rifernato da' Vefcoui ; L'altro, perché nel Veíconato di Calahorra , Arcinef- covaco di Burgos , e Velconato di Pampalona fi riferna nel caío 23. lincefto con qualfino- glia parence dentro del quarco grado; enel caío 26.'n ftvpro ; enel calo 28. la copula con figlia fpiriguale di confefione ( efleudo molto probabile, che quefta circoftanza von muti Sfpecie , come 'ho notato fopra queño calo 28, mel Nora 28. Apendice, cicaro +) Sed fic cft, che la polluzione e pid enorme peccato , che quefti,e pin grane che Piocefto ; come tiene cipreflamente S. Tomalo 2. 244. 144. ar!. 12. in corpor,con quefle fue parole, * Vuia ergo in vitijs , que funt contra naturam , tranjgredicur homo id , quod efl fecunda naturam determina sum circa vfum venereum y inde eft , quod in tali materia hoc peccatum eft grauifimum , Pol quod efi imcefius :* Adunque ellendo riferuato V'ioce- fto, Che € mero grane ,chg la polluzione , po- rd rifernarí quelta, che € pid graue. Con che non negberá il P, Emanuele , che la pollu- zione puo rifernarf, e nou dire, che de fatio non é rifernara; E fuppcelto che pofa rifer- naríi, per vedere, fe ella € tale , dobbiamo tfa- minare le parole, colle quali € rileruaco il ca. fo ,che fono le feguenti; Chj commettera pec- cato contro natura , molto pik con animal: : elle quali parole tengo per indubicabile, che fi com- prenda la polluzioag , elo prono cosiz Quia werba funt interpreranda fecundum propriam [1gni. ficationem , Surd, decif. 288. nm. 27» E quelto, quantanque fia in maceria odiofa , come dice va decifione della Rota apud Farinacium_» Tem 1. p. 1odecif. 352. In materia quantumuis odiofa , non recedirur a proprietate verborur : L'aliro; Quia verba achent intellizi, fecundum commiuncm tfum loquendi, leg. librornra, S. Luod tamen cafius , vbi Bart. ff. delegar. 3. 53d fic elt, ¿he quelte parole, peccato contro natura ,10 ine- to rigore ,e lecondo il modo comnoc di par. lare igniíicano la polluzione, fodomiz , € be. ftialica: Adunque, febbene la «riferuaziones fia materia odioía , non puó efcluderí las polluzione dall' efder compreía nelle fue pa- role . Si conferma con quello , che dice la Glofía, A1g-1m cap. ad audientiam de Decimis : A” forma wernborum fine certa fesrentia non ejt recedendum, Sed he eft, che per compreodere la poliuzione, fodomia, e beftialicá , la forma delle parole, € chiamajlo peccaro coritro natura : Adunque, aucodo víato il Sioodo , quando riíeruó que. fio cafo, quetta forma di parole, che fgnifica. Lo propriamente la polluzione , Soduimia ,e bellialita , non dene escluderícne alcuas, fenza Trattazo XI, Apendice » Ícicoza cerca del contrario : Atqui non v'é ea le Ícienza, per eíciudere da efe parole la pollu. zione ; Adunque fenza fondamento alcuno s'eíclude dall'efer riferuata . Puo efíere, che alcuno dica , che per auer nomiazto cipreflamente il Sinodo con Ípecian licá la beftialicá, dicendo nel cafo riferuato, molto pik con animali; pare, che s'elcluda la pol» Juzione: Ma queñto e falíiffimo ; perche , les quefto fofl: vero, altresi retterebbe efcluía dale la riferuazione la Sodomia, poiche non P'eJpri- me ¿niuno dice , ne dirá, che la fodomia non €rifernara in quelto calo: Adunque né meno fi dene , ne puo dire, che € efcluía la pollu. zione, L'alero, perché queña parola, molto pix, che ja latino Ggnifichiamo colla dizzione maximé, non eecícluíua, ma ampliativa, come coo voa deciñione della Rora , che allega Farjoaccio, lo notó Agoítino Barboía . trat. de diétionib. verb, Maxime , trat, 197. num 5. nell' imprefione di Leone con quefte parole: * Sratutum loquens, vel difponens aliquid , per werba expellentia ge= mus , imcludit omnes Species fub genere comprebena fas , £tiam quando enuntiatio aliquarum Jpecieruma fuit facta , modo fuerit faíta cum hac diétione ma. ximé, que ampliat . * Sed ic elt, chele parolé dello Sraryro del Sinodo di Pampalona , nella rifernazione del calo prelente, efprimono il ges pere, dicendo , peccato contro natura; Adun. que há da comprehendere la polluzione, fodo- mia, € befijalitá, che fono le [pecie concenure fotro di queíto genere, quancunque alcunds d'efie ña ftaca eípredla colla parola molto piú, O maximé , com: s'cíprims,la beftialicá, Dal detco confta , che la polluzione ha fufi. ciente grauezza , e difformicd , per poteríi ri- jeruare da Vefconi , e che fecondo il celto delle parole delia rileruazione, de faéto € rifernaca ¡a guefto Vefcouato di Pampalona; con che relta conpiato il principal fondamento , co'i qualé fondo la fua opinione il P. Er, Emanuele della Concezzione num» $80.e 881.qual dicena, che nop era riferuaro queito peccaro nel Vefco na. to di Pampalona . Proua in fecondo luogo il P. Concezzioas la (ua opinions, dicendo, che in altri Veícoua. ti fono rifervari esprellamente i peccati di Des fiialicá , e fodomia , e che jo niuno , ch'eglif2= pia, fi riferua la polluzione ; Ma quefto fonda- mento € canto fiacco , come il pafiato » L'nos perché in niva Vefcouato di quelli , chelo (api fono tanti cali riícruaci , quanri in queñto, € in quello di Calahorra, e fua Metropoli , Che hauno gl ¡Ref (eccerrarone vno ) cali rifer- vari, € fono in uumero 31» Adunque noa Í4* ranno veramente) rifervati cucci i crent'ano? catciua confegcenza ; perche , come la riferuas zione pende dalla volontá ragioneuol£, de' Pre. lau; icali, che vn Veícouaco fono molii, 7

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