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Dé Cafi Riferuati : lib. 3. q» 26. felt 1. O f07.€ lib. 4, cap. 1. q.6. fet. 2. Turci quefti iacorrono nella rileruazio- ne di queño cafo » E 3. Quello, che fi ferue a mal'vfo del Crifma, d del Sacramento dell Eucariftia, d di altra cofa fagra, per far qualche male . Nota 3. L'abularí del Santiílimo Sacramen» to deJl'Eucariftia per arci Magiche , e delitco, che fapic herefim ¿ come dice chiaramente la Glolía, verbo faperent, in cap. accufatus , $. Sang de beret. lib, 6. E cosi quefto, come 1'abulará diqualíiuoglia alera cola facra , per far male con arce magica , ¿il caío del quale qui parla jl Sinodo , 4. Quello, che feppellifce nella Chiefa,0 Cimi- terio , colui , che sd effere fcomunicato , 0 inter- detto , 0 pubblico vfuraio . , Nota. 4. Quello , che feppellifce lo Ícomani- cato, O interdetto, fi comanda, che fia [comu- nicato nella Clementina 1. de fepule. Co'l nome dichi feppellifce, non s'intendono , ne quelli, che portano il cadanere, ne ¡i Chierici , che cantano , ne quelli, che l'accompaguano : Ica il Cafpenfe Tom. 2. Trad?. 25. di//p. 2, Seti. 6. mum. 65. Ma folo quello , che lo metce nella fe- pol:ura , Ne meno incorrono nella ceníura , e confeguentemente , ne nella rifernazione quel- li, che comandano (i feppellifca ¿ come contra Suarez infegna Avila cap. 6. difp. 6. Per pub- blico Viuraio s'intende quello, che per Gin- dice competente € dichiarato , O caftigato per tale: O quando la maggior parte del Popolo sá chee víuraio. Queíto (i chiama pubblici- sá di facco , e quella di lus, 5. .Quello, cb' effendo feomunicato , celebrar guanto all affoluzione dal peccato . Nota 5. Quello , che flendo (comunicato, C£- lebia , incorre fuori del peccaro, in irrego- laricd; ex cap. de Clerico excommunicato minia frante. 6. Quello , che celebra, d fa alero Vficio Dimi- poin prefenza d'alcuno, cb'e dicbiarato fcomits picato; quanto al peccato . Nota 6. Fuori del peccaro, incorre queño rale in (comuvica maggiore . Barboía de poteft, Epifcop. p. 3. alleg. 50. num. 88. Dou: ponno vederíi le condizioni, che fono neceflarie, per incorrere quefta Ícompnica . 7. Lo fcomunicato dal Giudice , che won ba vo- luto vfcire dalla Cbiefa , celebrandomf i Diniui Fño. Nota 7. Lo Ícomunicato , che ricuía d'vÍcire dalla Chicía , quando fi celebrano i Diuini Véficij , incorre , fuori della riferuazione di quetto cafo, in Ícomunica, come (i puó rede- re nel Sivodo di quefto Veícouato Lib. 5. cap-3. fol. 14>. 8. Quello , cbe fapendolo , celebra ¡au Chiefa miertenta y Quanto al peccato jolamente . Mota 8. Quelio , che cio fa, incorre anche 265 in irregolaricd . 11 Cafpenfe Tom. 2. Trat. 25, difp. 4. Set. 3.1. 41. Ma ls ignora , benche Ga con iguoranza craíía, Piaterdeteo , non incote re nell'irregolaricá , ne nella riferuazione ; per= che queñte parole, fapendolo , ricercano cerca Ícicoza , come dice il Calpenfe vbi fupr. difPoko Sc[l. 8.1. 112. 9. Quello, che celebra ye dice Meffa , non ef- Sendo digiuno . Nota 9. Quetto calo non paria co' Secolare, che fi comunica fenza eder digiuno ; Quale, quantunque peccherá grauiflimameace, le lo fá con anuericnza ; non psró commercerá calo rilervato, 10. Quello, che celebra in Altare non confán crato , 0 fenza ve(ti benedecre . Nota 10.1l celebrare in Altare non conía. craco ,e fenza dubbio, che ¿colpa grane, e come tale riferuara nel Veíconato di Pampalo. na ; 8 alcresi il celcbrare fenz2 Scola , Manipo- lo ,ó Ciagolo nou benedetro f:nza neceflica, come dice Bonacina difp. 4. de Sacram. quel, vlt. punét, 9. num. 27. Ma in calo di necefica grauc (5 puo celebrare fenza alcuna di quefte cole ,Ó con elf: , quantunque non fijao bene. detre , come con Suarez , Ledeíma , 8 aleri di. ce Diana part, 2, Trat. 15. refol.57. Er anche dice Enriquez lib.9. de Miffa ,cap. 29. num, $» Silucítro Verb. MifJa 12 num. 2. Che il celebrare feoza Cingolo fenza necellica , € lolo peccaro veniale per la pargica della materia . E lo Ref. fo € ,fe il Cingolo € rotto, d aggrupparo : e Villalobos part. 1. della Somma, Trat. 8. dific, 28.num.3. dice, che la Scola puo feruire di Maoipolo , 8 il Manipolo di Stola : 8: in que caí, uc' qualiaon e peccaco il celebrare fenza alcuno de” decti ornamenci, d con efi fenza elier benederti, € folo peccato veniale, non fará calo riferuato 3 poiche ¡i peccaci veniali mai fi riferuano ,come s'e detro di fopra $. 1, Auucrienza 10 1. 22, Vedafi quello , che circa la materia della Mefía tratreró difulamente nella 2. part. della Prat. Trat. 12, cap. 4. per totum . 11. Quello,cbe battezzera il fuo proprio figlio, 0 figlra , fenza meceffica , ó lo terrá al Battefimo , d alla Crefima feruendogli di Padrino, Nota 11. Fuori del peccato rifernato , rela privo di porer dimandare il debico alla ua Conforte chi fenza necefficd bacrezzerá il uo proprio figlio , O fos fuo Padriao nel Bartef.- mo , 0 Confirmazione , 12. Quello, che riceuerd Ordini da V efcoua firamero Jerza licenza del proprio, Quanto al peccato . Nota 12, Refta [ofpeío dall'Ordine ricenuto, ad arbitrio del fuo proprio Vefcono quello, che fi ordino dallo ftraniero fenza legittime di- miforie ¿ex Trident. Seff. 23. cap. 8. 33. Quella, cbe fi ordinerá per faltum , las LI fciando

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