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De Cafi Riferuati . golarí potefferó afoluere da' cafi, che G rifer- vanoi Velfcoui, per ausr facoltá d'afolucre da' Papali).* Si non ef diuerfus , credo . quod fufimeri non poffit , fed indicari debeatin damna tione comprebenfus . Si ef diuerfus , in primis ma- lo refert pro eo prafatos Autores. * 1td Fr.Ema- muel, fed £r tá nunc ego . Accioché quefto di- lema aucñe fuffifienza , anena prima da verif- care queft'alero : 9 il cafo di queÑi Aucori e il compreío nella condannazione, 0 004 Se non e comprelo nella condannazione ; Aduaque ne meno lo fará quello del P. Coreglia , ch'é lo fiello cafo: E fe afícrma , che il caío di quetti Aurori € il compreío nella condaunazione , Paffermera fallameore ¿ poiche la propolizioue condannata diceua , che ¡Mendicanti pozcua- no afloluere da' ca che i Vefcoui G riferuano: Sed fic eft,che ne detti Autori(ue meno io ) di- cono parola de Mendicaoti, ne de Regoiari, come ho dimofirato colle loro medeme pa- gole , che hó auanii riferico: Adunque il ca- Ío di derri Autori non € compreío nella con- danoazione. 17. Riipondo ora al dilema , e dico , che il mio cafo non e diuerío da quello , che appor- tano i citati Autoriz e che von € comprefo nella condanuazione ¿ e che cico molto bene ptr eño iderti Autori. Non e dinerfo il mio calo ; perche quetti Autori, 8 io diciamo lo Mefio ;ciod che quando Sua Santicd concede facoliá d'agoluere dalle cenfure 2 lui riféruace, fi porrá añioluere dalli cafi, a' quali fono an- hefle queñte cenfure , quantunque tali ca fjao rifernaci agli Ordinarij; con che $ verifica da quefto , e dal lopracitato , che legíccima , e penratamente hó citrato per queíta doctrina gl: Aucori riferici: non e comprefo il cafo di qusíti Autorí, ve il mio, nella condannazione; perché quefta parla che poteflero i Mendican. ti allolucre da' cafi riferuati a? Veíconi per leg gt pirticolare;e ne quefti Autori , ne lo di- ciamo parola ve” luoghi citaci, ne de' Mendi- canti, ne de? Regolari sc (e il P, Fr. Emanusle atcíielerroel num. 9. della mia p. 1. per impu- pároid, vob áuercobe laíciaro di wvedere nel num.6. ch'e "nella medema pagina , doue el- preflanente parlo delia propofiz. 12. condan naia, e dico, chee condannato, ché ji Rego- lari pofino atoluere da' cali riferuari per gius particolare a' Veícovi; e dicendo io quelto nel mum. 6. come nel pafare cosi pochs línee aucuo da icoraarmi di quelto Decreto, E añer- mare quello, che poco auanti aucuo detro cier condannáito ? 18. Conchiude il P. Fr, Emanuele, dicen- do nel num. $63. citaro, che fe la mia dottrina fofle vera , fzicbbe imurile la riferuazione de” caf , Che fanso i Veícoui, quando cali cafi hanoo gid cenfura riternaca á Sua Santitá;e lo proua con queño dilema > * Vel ad abfol. 263 uendum a tali cafu refernato Pontifici y babeo e Pontifice facultatem , vel non? Si babeo, polfume per se abfoluere , mbil' obllante referuatione Epif= copi . Si non babeo , non poffum ab eo abfolueres verum ¡td non poffem , quod etiam non poffem, quamuis non effer Epifcopo refernarus: Ergo in vtroque cafu nibl operatur referuatso Epiféopi, ac proindd eft inurilis : * Ma, 0 úl P. Fr. Emanacle dice quefto in virci di fupporre, cheio volefM dire , che per auere i Regolari facolrá dal Pona cefice d'aflolucre de cali Papali , porefiero al- foluere da efi cai, quantunque anche il Vel» Couo li riferuafle ; 9 non parla io fuppofizioae di gnefto : Se parla in queña fuppobizione,il uo fappofto € falío, come hó dimofiraro ,e procedendo il fuo dilema da vn fuppotto fallo, rimane affareo diíirucco , come mal fondato. Se non parla in queña fuppofizione , ma nel fencimento , che parlai io, chef. che fe Sua Santitá concede in qualche Giubileo, O Bo!la, O Privilegio a qualche Confeffore facolrá Y'af- foluere da' ca(i riferuari alía Sede Apoñolica, li porranno añolucre decri cali , quantuaque il Velcouo fe li abbia rifernaci: Rifponderó al P. Fr, Emanuele , che non per quelo fará inu- tile la rifernazione del Vefcouo ¿'vno , perche cefando il Ginbileo , O per quello, che non auctic la tal Bolla, O Privilegio, refterá nel fuo tigore la rifernazione Epifcopal:: L'altro , per- che Sua Santitá puó có-edere la facolrá d'aÑol- uere da” fuoi cali con limirazione,dicendo, vo» glio , che G afíoluino, con quefto , che i Veld coui non li abbino riferuaci; €: allora nonÑ porranno afoluere: L'alero, perche , fe Sua Santica non concede facolcá d' añoluerli con quetta limitazione , e minor inconueniente, che allora cefli , e 6 reputi per inucile in vn Ca- fo particolare la rileruazione del Veícouo , che non , che la fruftanea la conceflione diSua Sancicá ; perche il Sommo Pontefice € Supe. rioreá cuctii Veícoui, e Fedsli, come confta ex (0p, Cuntla . 9. 9.3. Y cap. Per principalem, ibidem; Adunque la riferuszione del Veícouo juferiore von ba da poter oitare , che fía fru- ftacoria la erazia Pontificia, che coucede fa» coltá d'afoluere da'caú riferuaci alla Sedes Apottolica . Per vltimo ton € fruftracoria la riferuazione del Velcouno , perché puo dará caío , che per qualche impedimento legitimo celli al Peni- tente la riferuazione del Papa, e noo quella del Veícouo , come per efempio va vecchio im- pofíibilicato d'andar a Roma, per lui ccfía la rifernaziooe Posarificia, ma non gli cefa la riferuazione Epifcopale , potendo andare dal Veícouo , 19. Siconfermaz Nunquam efi facienda ina terpretatio primilegúj ita firiGie , vt reddac primile gium inutile, L. non dubium , cap. de legis E la tiene Caltro Palao part. 1. Trato 3» difp. 4 punó,,

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