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248 Setondd Conclufione . 237 Ico per fecondo ; che adhuc dopo d'efier Ñato auvifaro la terza volta, fe viene il Penitente con firaordinarie lagrime, foípiri , e mofira di dolore, gli f puo dare Yafoluzione . Há cum Lumbier, Torrecilla wbifupr. num. 110. Perche allora v'c fonda. mento di credere, che venga il Penitente con propofito fermo d'emendarfi : Avuerto pero, che tal volca le lagrime ( maflime delle Donne) fogliono eflere per motivo terreno : v.g. per vederfi in qualche travaglio , O difgufño , che riteriícono al Confeffore : non parlo nella con- clufione di quefte lagrime , che fono lagrime d'Elaú , del quale dice 'Apoftolo: Non inue. mit locum panitentia , quamquis cum lacrymis in quififfet cam , Ad Habrcos cap. 12. perche pian- gtua per morivi temporali, come dice S. To» maío : Non dolebat: de peccato, fed de damno Úc. 238. Da doue g'inferifce , che in tempo di Miflione puóo darfi lPafioluzione con piú faci- litá , che in alrra occafione ; Perché appena weavima, che vdendo le minaccie de caltighi di Dio ,l'orrore della colpa , 'agonie del paño pericolofiffimo della morte, i rigori del fpa» uentoñiflimo , e fevero Tribunale del Supremo Giudice, iterrori dellerernitá di quelle fulfu. ree, Se ardenti fiamme jofernali, non (fi com. punga, arceriíca , couofca ¡il fuo mal ftato, € tratci dimigliorarlo ; di che come teftimonio d'ifperienza, potrei addurre molti efempi: que. flo peró s'intende, quando dopo le prediche wdite vi comparifce emenda ,e non quando fe. guica il fuo malabito . Terza Conclufione. 239» Ico per terzo, che, fe ¡il Penitente, dopo la terza ammonizione ha vía. to qualche diligenza, per emendaríi, 8 in qualche cofa s'é emendato , di modo che há diminuico la frequenza , Ó numero de' peccari, gli fi puo dare laffoluzione. Irá Layman, vbi infra 5 Perche gia há fondamento il Confefio- re da períuaderi, che non €, folo ore tenus, il propolito del Penitente , ma vero , e di cuore. 240. Da doue s'inferifce , che, fe il Peni- tente da cutre le confeffioni porta diminviro jl numero delle colpe, 8: in ciafcheduna d'efle fi vá qualche poco emendando , e argomento, che viene ben diípofto alla confeíñone, e fi puo añolnere totes quoties viene emendaro . 241. S'inferifce per fecondo , che, quan- tonque realmente non fia emendato, há pero adoprato tuerii mezzi, che il Confeísote gli ha ordinato , € fi € cautelato de tuciipaíñ, che porenano portarlo nella colpa, porrá an. Trattato X. Spiego delle Prop. Condannate da Innocenzo XT. che eísere afsoluto. Itá Laymen lib.5. Trat, 6. cap. 4.1. 10.5. Verum tamen , Lugo de Penis, difp. 14. Seft. 18, n. 166. Quarta Conclufione « Ico per quarto , Che fe ¡il Penitente viene á confeísari, indotco da qual- che accidente infaufto: v.g. per aucr veduto qualche morte repentina , aucr vdito qualche caftigo fingolare, co'l quale ha punito Dia qualche peccatore, Ó efser morto il complice del (no peccato , Ó alero aunenimento funefto, puo efsere afsoluto feoza contrauenire alla» condannazione prefence . Torrecilla citando me nella feconda imprefione fol. YO. num. 117» Perché quefta riproua, che il Coofeísore polsa aísolnere ,folo perche ii Peuirente dica, che s'emenderá: Atqui , in quelto calo non € a/so- luto folo perché il Penitente dica, che s'emen= derd, m2 foudato nella fperanza, che pro- metre vn fuccefso farale: Adunque ¿c. in faéti contingentia, e fucceduto a me il cafo in vn fog+ getro inueterato in yn diuturao coftume , che mof(so dalla morte d'vn luo compagno , venne a cercarmi in ora impropria per confe/sarúr io Paísoluci fenza Ícrupolo alcuno ( fapendo il CA. fo ,chelo fpingeua alla confeffione) de la cs ferro miglioro la vica . 242. Quinta Conclufione a 243. Ico per quinto , che, fe il Penicente viene a confeísará di fua propria volontá, e non perche l'obblighi 1) precetto della confeffione annuale, né perche luo Pa» dre, Madre, ó Auo gli comandi, che vada a confeflarfi , ne per auer obbligo di confearí di otro in otto giorni, 0 di veati in venti, 9 di tal in tal tempo, ma folo con defiderio di giuftificaríi , gli fi puó anche dare l'2fíoluzio» ne. Irá Layman vbi fupr. perche il Conf*ore ha fufciente motivo di credere, che il Peni» conte, che viene a conteflaríi , fenza che abbia cauía efirinfeca , che ve lobblighi venga con animo di fare vna buona confeflione, e migll0. rare la fua vita, Stia pero auuertitoil Con. feffore , che quefta regola non € vniueríale, e mol vengono fponte fenza che obbligo alcuno li fpioga d confefíari , € pure non hanno animo di migliorare la fua vita : pel il che fard bene , che ritronando qualchez abito di peccare nel Penicente gli dimandi chi lo muoue á confefará , per poter cof quefto mezzo formar giudizio della di ll dif- pofizione . sia
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