BCCPAM0001162-4-1600000000000
Propofizione XV 1. XV 11. XV 111. Condannata: ché quefto era incriolecamente malo , € non era neceflario condannarlo . Solo parla la con» danvazione del parricidio , che cafualmente, ge incolpabilmente fuccede nellvbbriachezza; e fi condanna il dire, che , dopo, che il figlio € vícico dal lerargo del vino , pnó compiacerú, £ auer guñto del parricidio ., per P emolu- mento cemporale dell eredicá, acquiítata per eño . Dal che s' inferifce , che le la complacen- za del Parricidio folle, non per l eredicd, ma per alero motiuo , tanto ftimabile>, guanco la: vita del Padrez come ne cali riferici mella Propofizione antecedente conclu- fione feconda ; uon farebbe peccato 5 né cal cola fi condanna, Sinferifce perfecondo , che il rallegrarú del. ja morte cauíata iocolpabilmente nel +bbriac- chezza,0 founo, quando -¡l morco non € Pa- dre, non fi condanaa ¡o queíta Propofizioae; Quantunque fia baltantemente condannaco nella Propofizioac 13. 53. Dico per fecondo , che né meno (fi con- danna lopinione, che con Paludano , $ altri, tiene Sanchez nella Somma lib. £, cap, E.n4m.16. che ilcompiaceríi della crafgreísione del pre- certo vmano:, che e efence dicolpa per l 'ina- uertenza , O ignoranza, non € peccato : v.go quello, che fenza ricordarfi , che era Venerdi, mangió vaa pernice, non pecca, benché di poi auuertendo , ch'era giorno proibito , gode d'auer mangiato la pervice, aon ia quanto proibita dalla Chicía:, ma: in quanto vele per il corpo . Perché l'opinione condannata , vé parla di queño caío, ne per idencica di ragio- ne puo ettenderuil. Propofizione XVI. Condannata , Nonfi lima, che la Fede cada fotto precetto fpecia» le, e che per fe muri a quello , Propofiziont XXVII. Condannata , E' bafteuole: nel decorfo della vita fare vna fol volra l' arto di Fede. 59. ico in primo luogo , che in.que- [) fte due opinioni, benche li con- danna il dire, che il prececro della Fede non obbliga per fe; 0 che folo ob. bliga vna volta in vica 3000 li decermina pero, quando obblighi quelto prececto + € coSi relta- no oggi colla loro probabilicá l'opinioni, ch' eraoui prima circa al quando obblighi queito precerco . 60. Er ha da dirfi , che obbliga per fe ogai anno vna volta, come hó detto dell atro d amor di Dio nello fpiego della Propof. 5» c. 6» fup. Cosi fente il M. Lumbicr obferu. 6.1. 132. Obbliga anche per fe Parco di Fede , quando a)! Jafedele A propone baftenolmente; E al 221 Criftiano , che arriua all' «(o della. ragione, e fe eli Ípregano ¡ Mifterij della Fede . Sic Torres cilla trat. 8. fub conelu» 3. 1. D. € 10. fol. 441» Ec auuerte molto bene il deceo P, Torr:cilla n. 17. che comunemence quello , che ric:asÍ Sacramenti, o elercica qualche viril loprana- curale , compiíce baftenolmente á quelto pre- certo . 61. Dico per fecondo, che quantunques guella condannazione non parla le (ia , O nó ueceflaria fare Parco di Fede , quando í ricene il Sacramento della Penicrcoza ; ció non oftante € neceflario faruil'acco di Fede ; Perche non li puó andare al Sacramento della Penicenza (en. za dolore de'peccari quefto dolore non € com- patibile , fenza che vi preceda l'arco di Fede, come dice Torrecilla vbi fup.n. 4. Adunques non puó. degaamente riceueríú ¡l. Sacramento della Penicenza feoz'atto di Fede , co'l quale creda, che Dio puo perdonare i peccati ; Vero e chel'atro di Fede (tá incluío nsll'accrizione, ó conrrizione ; come (fi dird al fine di quefto Trartaco 0. 253. Propofizione XVIII, Condannata . Confeffare ingenuamente la Fede, quando alcuno w'é interrogato per pubblica autoria, lo tengo per cofa, cbe ridenda un Glorja di Dio, € deb- la heffa Fede; peró il tacere no'l condanno, per coja di fua natura peccaminofa » 62. Vppongo , Che il precetro della Fede S «firmacioo, non folo obbiiga á credereifuoi Mikterij ioceriormene te, ma anche a confefíarli clteriormente , quan- do folle necellario 5 e che il precerto nega- tiuo non folo obbliga ¿ non credere cola alcuna contro la Fede ¡ateriormeare; ma anche 3 non negarla efteriormence ; quelto Cowa£ nta gaciuo obbliga femper , Y pro femper ¿Valero nO » Dico ¡in primo Inogo , che il condannato in queña opinione, € il dire, che, fe ad vn Carco- lico e addimandato dal Giudice, Magiltraco, O alcra períona Pubblica , le egli € Cacrolico , O no, fe la noftra Religione € la vera, puó cacere; poiche deue allora confedare , € profedare efe- iormente la Fede , benche Ga con pericolo del. la vica . Ma le quello , che interroga, € qual- che huomo priuaco , benché non pofía nt. garíi la Fede ; peró fi puó cacere, O riípondere, chi gli da quefta auroricá? o che gl imporca, il faperlo? Perchg la propofizione condannata, wi ex es pares, non parla , quiado queilo , che addimanda, e perlona prinaca , ma quando € pubbiica . 63. Dico per fecondo, che non fi condanaa Popiaioae , che dice « eflere lecito al Catcolico, nafconderá e fuggire, accio il Giudice Tiranno noa
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz