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Propofizione XI1I.e XIV. Condannata: 25. Si fuppone nellopinione condannata, che del fuperflvo allo faro debba farh limofi. na. Etre fenza dubbio, che del fuperfivo allo frato deue fer limofina , non folo nella necel- ficá efirema del profsimo; ma anche nella ne. ce(sicá grave . E” comune: Vedaúi il P. Moya vbi fupr. 5. 2.1. $. 46. Dico perfecondo , che non fi condanna qui Popinione, che dice, non efierui obbliga- zione di far lirofina, adhuc nella necefsitá efirema , del neceflario alo flato , quando il tale flaco ha da perderfi totalmente per fere derca limofina : v.g. le per rifcaccare vn ichia- vo, che € in elirema necefsitá, fofie necefiario dare mille pezze ; e per darle , douefle decade- re fotalmente dal fuo fiato chi le da; egli non € obbligato a dare queite mille pezze . Irá plures , quos citar Leander a S.S. Tom, 6.T rat. 5. difp. Lo qu 17. 8 alcri, checica , 8 approua Moya 1bifupr. s 5. n. 24. e 25. € conaltr! il Cafpente Tom, 2. Tralt. 17. difp. 5. Seth. 2. 1. 14. E la ragion: e ; perche l'opinione cond2n- nata diceua ,che appena era ne” Secolari cofa fuperflua al loro flato ; e quefta folo dice, che dello neceflario allo ftato non we obbligo di dar limoíina, adhuc in eArema neceffica, quan- do ha da caderfi da detro flato: il che e cola molto diucría , 47- Dico per rerzo, che né meno fi condan- na l'opinione di Vaíquez Opufculo de Elecmof, cap. 3. di Ledeíma,, Nauarro, aliuriapud Moyam vbi fupr. 5 2.1 5.26. che iofegnano, che del necefíario allo flazo non ve obblign di far limofina io graue neceffitá ¿ Ma bensi cre- derci condanpaca l'opinione di S, Antonino 3. part.tit. 2.cap. 24. Oue jofegoa , che nelle comuni uecefíicá de poueri mendichi non v'é obbligo di dar limofina anco del fuperfino allo ilato . Ne fi condanna l'opinione del Cafpenfe vhs fupre no 17. Che dice , che niuno (ececcuaci ¡ Prelari,Se 1 Magifiraci) e obbligato ad in- quirire y e cercare, le vi fono poueri ,che pa. tilcano graue , O eftrema neceffirá ¿ ma che ba. ita eiere difpofto a foccorrerli, fe fi lapelícro. Né tampoco fi condanna Popinione di Lellio lib, a. de inft. cap. 19. dub. 1. che dice , ches quaudo obbliga la lIimofioa , fi fodisfa dando a mutuo, 0 impreftando al pouero quello ha di bifogoo , per foccorrere la fua neceffica. Er € la ragione : perche tuerce quefte opinioni , vt paset iono molto diueríe dal calo della Pro» poniziune condannara .. 2.19 Propofizione XIII, Condannata . Se con debita moderazione lo fai , puoi fenza peca care mortalmente attriflarci della vita d'ala cuno , e rallegrarti della di lui morte natirale; e defiderarla con afferto inefficace, non e/fendo per difplicenza della Perfona y ma per qual» be vnle temporale « Propofizione XIV. Condannata . E' lecito affolutamente defiderare la morte del Pas dre, non come mal fuo , ma come bene del frelio, che ladefidera per ottenere vue gro/Ja ereditá » 43. Vppongo , che il defiderio ( diia» gua dalla compiacenza , O guíto; perché quefto fi determina al'oget- to prefente , e gid pofleduto , e quello ailoge gerto alíente . 49. Suppongo per fecondo , che il deliderio della morte puo cflere direrto , O indiretto , di. rerco fará , quando primariamence ( defidera la morte, € fecondariamente l'veile , che de quella Gegue : indirecto, quando primieramen= te fi defidera 1 veile proprio , e fecondaria= ménte la morte, per efler quelta mezzo per confeguire lVemolamento- proprio . L' vno , 6 Valtro defiderio fi condanna ia queíte due pros pofizioni. 50. Suppongo per terzo , che vi e defiderio cfficace, € incfíicace ¿ efficace e, quando non íolo fi defidera la morte , ma anche ( procura, e venta con quealche mezzo : il defiderio incffi. exce, benche abbia per oggerco la morts; peró non la procura, ne vía mezzi, accio Íucce» da. Il defiderio effizace meié lecico, le non quando efi in fui deffenfionem , cum moderamine inculpare tutele, O quando la morte li da per aucoricá pubblica , 51. Suppongo per quarro , che fe il defide= rare inefficacemente la morte di qualinoglia noftro proflimo e peccato morcale , il delidea rarla a) Padre € pescao dupplicato ; 100 C0Ma tro la carirá , per elfere proflimo; e Paltro con» tro la pierá , per efere Padre? Sic Lumbier 0%= fer. 7.0, 194» $2. Dico primieramente, che il condannaco jo queñe propofizisni , € il defiderare incffican cemente , O. compiaceríi della morte del profñi- mo, 0 Padre, per qualche emolumento tempo- rale, che Ga ioferiore di flima alla vita . 1: Torrecilla trat, 8. concl. 1. Me 2. fol. 439. Coníla dal reto medemo delle propolizioni . 5 ¡+ Dico per fecondo, chenon fi condanna jl dire , che € lecito il defiderare, o compjacerii delia morte propria., ó del prollimo ptr moti- uo , che fia d'eguale , O maggiore tiima della vica ; v.g, deideráre á (2, dal proflimo la Ec 2 morte,
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