BCCPAM0001162-4-1600000000000
Propofizione VIT.e V 111.Condannata. roía proprictd la condannazione di quefta Pro» pofizione quello, che di cinque in cinque anni faceñe vwvacro d'amor di Dio, non larebbe comprelo in quefla condannazione ¿ perche Yopinione qui condannata, diceva , che nó an. che da cinque in cinque anni obbligana , flen» dendo api di cingue anni P'adempimento di queflo precerto » Adunque non fi condanna il dire, che fi fodisíá, facendo ogni cinque aoni Patro d'amor di Dio + Ció non oftante , ha da diri , che queño precereo obbiiga ognianno voa volea. 1:34 il p. Hurcado di Mendoza 2. 2. difp. 174. Sell. 6. 5 26. Piero di Ledelma nella Som. Tom, 2. Trat. 3. cop. 5. Si come il precerto della Con- f: fione cbbliga anche vna volta Panno » ve. daíi circa di quetto la 2. part. della Prac. Trac. 17. Propofizion£ 1. CONdANNALA « 32, Dico per fecondo, che; quantunque Phuomo non (fi fceara aggravaca la colcienza di colpa morrale, O le ne fa confefíaro , le Paucua, giuftificandol co!l'acerizione , €co'l Sacramento della Peniccoza, non per queño hi compito á quelto precerto d'amare Iddio; ma e fempre obbligaro a far Patto d'amore, La agione e, perche aella lerrima Propofizione fi condanaa il dire , che folo obbliga il precet- to d'amar Dio, quando dobbiamo giufificarli , e non abbiamo altro mezzo per quelto; cheé vn dire , che folo per accidens obbliga Parco d' amor di Dio , e non per fe; A:qui, fe , quan- do noñ Ái fence colpa graue, Ofc v'é, li can. cella coll'accrizione nelia Confeflione , difob- bliga quefto precerto » farcbbe obbligar folo per accidens; Adunque Bic. 33. Dico per terzo » che il precetto d'amar Dio , cbbliga molte volce per accidens . Primo, fempre , che haíh ad ammioifirare qualche Sa- cramento , 8e il Miniltro fa in peccaco mottás le ¿ fe non Á coníclla,, perche non pofía , dene fare ev'atco d'amor di Dio , ó contrizione , Se- condo, inarticolo di morte ol bliga per acci- dens, quando Pinfermo non puo couf-faríi: Sic Azorius , E Sánchez , ¿pud Palaum Tom, 1. Traci, 6. difpo 1. part. 4» 8. 5+"» 9.8 altri, che ctaciuco ii nome cita il cafpente Tom. 2. T rat. 17. difp. 4. SeÉt. 3. 1. 34+1M fine . Terzo, obbliga per accidens, Quando ha da riceuerí qualche Sacramento de vivi, $ il recipiente non ficonfega ; dene ptr 11 meno far vn'atto d'amor di Dio , 9 contrizione , fe € in peccato mortale . Seccerrua il Sacramento dell'Euca- riftia , auanci del quale deue precedere la Con- feffione, fe nel recipiente € peccaco mortale, $ we copia di Confeflore » 217 Propofizionae V£IL Condamata . Mangiare , e bere fintd Sazietd, per folo ufo; non e peccato , quella w olra , che non día dino no alla famtd , per.be pud l'appetiso natura le godere de' fuoi atti » 34. D Ico ja primo luego, che, fe íl mangiare, o bere, taceie dannó notabile alla falure , farebbe pec» cato worcale y e le faceff: leggier dano, 12. rebbe peccato veniale. Perche nino e padros ne della lua falure . ne della (ua vita ¿214 Cte rica propria obbliga alla fua conferuazione: Adunque quello, che la diftruggerá colla fua gola, peccherá grauemente , O leggiermence Ícondo la grauicá, O leggierezza del dauno, che ne rifulcerá . - Dico per terzo , che il mangiare , e bere ño" áfaziecá, fe non fi danoo alcuno alla faluce; fará peccaro veniale ¿e quello, chee condane nato ,€ il dire, che noa farebbe né meno col pa veojale. Sic Torrecilla Trat. 8. im bac Pros pofic, concl. 1. Non € peccato morcale 5 perché il vizio della gola ex genere fuo non € graues Sará peccaco veniale, per elfere azione aca d'huomo , ma dibeftía.. ' 35» Obiicies. Peril meno , ozgi fará pecca- co mortal< ii fatollarfi , benché non Cauli gra- ue danno ; perche lará eralgredire ¡il prececto formale della Santa vbbidienza , co'l quale fua Saocitá comanda , che ajuna d:lle Propofizio- ni condannate ( pracichi,efendone quefta vna. Rifpondo negando il ria'5:1nto5 perche , come infegna la comune de' Teologi in maceria de legibus . 1 Legistarore in maceria Icgglra» mai obbliga colla legge a colpa mortale ¿Río poado per fecundo, cbe ia due maniere puó praricaríi queñta Propofizione: ls prima Cre= dendo, che adhuc fia probabile , e che none peccato veniale il farollarí; equeño (arebbe peccato mortale, e acto profíimo all'ersha; poiche farebbe credere , che il Pontefice hon aueíse operaro bene nella condannazione delo la Propofizione ; la feconda fi porrebbe praa ticare ,credendo, che e peccaco veniale il (2a collarfi , e che Popinione coorraria e gid im- probabile , e ció non oftante , traíportato dala la pafñione far qualche eccefso; €z ia quelto calo dico , che folo e pecearo veniale . 1cá ex Lumbier tradic Torrecilla nel proemso diffic. Se ». 5-6.€7. Lo Relso ha da diríi nella Propofi- zione , che (iegue, € nelle altre, che parlano in materia di peccato veniale y Ec Propo-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz