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216 nione fard tenue , che folo € probabiliter pro- babile ; e queíta e la condannara : e quella é di folida probabjlicá , che € cercamente probabj. le zequeíta non fí condanna . Itá Lumbier in hac Propofit. obferu. 5. num. 202.07 fegq. File gucira bic. E (í prova, perche, acció ope- riamo lecitamente, fi ricerca , che abbizmo certezza Íubietrina morale d'eflere Poperazio- ne lecita ¿cioé, che potiamo formare quefto fillogiímo ; Quello , che opera probabilmente, opera ficuramente zio bic, (7 nunc opero pro- babilmente: Adunque bic, (7 nunc opero ficus ramente . E' dorcriaa di Armillo, Nauatro, £caltri, che cita, e iegue Murcia Tom, 8. difq. Moral. lib. 1.difp. 1. refolur. 5.1.3. e 8. Sed fic eft, che feguendo Popinione folo probabiliter probabile, noo puó operará con cartezza mo» rale fubiectiua; Aduoque non (fará lecito fe. guire lopivione folo probab:liter probabile . La misore fi prova: perche la confegueoza aon puo efiere piú cerca, che le premelle, e Giegue la natura della premea pid debole: Adunque, de vna delle premeñe e [lolo probabiliter proba- bile ¿la confeguenza non potrá efere dettame Íicuro , che P'operazione fia lecica . 27. Efe dimandi qual'opinione fará folo probabiliser probabile? Rifpondo, che e quel- la, il di cui fondamento, e autoritá e rale, che non taícia ficura, ve quiera la cofcieoza dell'operance . Icá Lumbier vbi fupr, Dipiú € tolo probabiliter probabile quella opinione, che comunemente 1 Dortori cenfurano, Ó dubita- no della fua probabilicá + Id Filgueira in hac Propofit. fol. 36. beache , quefto.. ó quellvalero iAutore la tenga ¿come probabile : e di queña force fará la probabilitá (fe we n'ha alcuna ) dell'opivione , che dice giovare a' Regolari la Boila per lafioluzione de'cañ riferuaciz poi- che molti, e gravi Dottori cenfurano d'im- probabile., condannata, e falfa tal'opinione, Ma sodti , che i Confeñori. che non haono finarato d1 propolico fcolafticamente le mare- rie, ne ponno pelare, fe il fondamento dell opone € graue, Ó tenue z ne conofcere le PAucore aretia € ClafEco , 0 10; ponno fegai- relopicion:, che aclle Somme corrono come probabil1, e non fono condannate da alcuso Decreto Pontiticio, 28. Dico per fecondo , che in cafo d'vrgen- re necellitá , 1 puo practicare 'opinione, ben- che ha tenue la lua probabilitá. lcd ex San- chez , Soto, de alijs cradie Forrecilla Fra. 8, concha 2. 1.7. fól. 427.€ cosi puó dará l'afñolu- zione al moribonao , che in afñenza del Con- fefiote há dato legno di dolore: puó autora daríi 'afioluzione /ub conditrone, al moribondo, che € viíluto criftiamamente , benche non ab- bia oato alcun tegno di dolore , come iofegna- no Hon:cbouo , de aleri fedeci Dortori, che cita Diana part. 3, Trár, 3. refol, 8. il che ven. Trattato X. Spiego delle Prop. Condannate da Tanocen zo XI, alleró pil di propoitu nella a. part. della Prarjo ca Trat. 13.04D.5.1m. E. 7 feg9, Propofizione IV. Condannara , Dallinfedelta e fcufato l'Infedele, che non credo indotzo da opinione meno probibile , 29. Vefta Propofizione parla con ogaj ogni forte d'[ofedeli, cosi Gen. tili , come Eretici,e quello , che vi (ico... «ana e, che vn Gentile, ó vn'Ereti. co giudicando per pid probabile effere vera la Religione Catcolica , e meno probabilmente eflere vera quelia della (ua Íerta, pofía fermarfi nella fua Serra, e lafciare di credere la verica Cacrolica , qual giudica piú probabilmente» ellere vera, Perche, quantunque nell' alere operazioni morali (eccerto iSacramenti ) po. tiamo feguire Popinione cerca probabile, las Íciara la piú probabile ; non peró ia materia di P:de, per efiere queita il principio della noftra giuítificazione , e la porta del Ciclo, Propofizione V, Condanmnate , Non ofiamo condannare di peccato mortale , chi in tutto il corfo della fua vita face/fe on fol atto d'amor di Dio. Propofizione VI, Condannata, E' probabile , che non obbliga rigorofamente_y per fe ftefjo 11 precetro d'amare LDio 02ni cita que ana. Propofizione VH. Condannara, Allora obbliga folamente , quando fiamo obblicati a gultificarfa, e non abbiamo altro m:zxo per poserlo confegnire « 30» N ON puo dubicarfi, che non vi fia pr:ceteo Divino, che per fe obe bliga a fare Pacco d'amor di Dio; febbene ,né Dio, ne la Chicla abbino detete minato, quando obblighi. Obbliga ancora quelto precetto per accidens:v.g- quando e mez- zo per vincere quaiche centazione d'odio dí Dio, di befenmia, Ec. d quando il Sacer- dore e neceffitaco celebrare, e non ha copia di Confefíore ,€ li ricroua aggrauaco di colpa mortale.. 31. Dico io primo luogo, che non fodisfá al precerto d'amar Dio quello, che folo vna volca in vita facefle vo'atco d'amor di Dio: perche queñto € efprelamente condannato ; comeanche e il dire, che noé meno obbliga ogni cinque anni quelto precerco . Da qui s'inferilce , che preadendo ja cutra rigo-

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