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Capitolo IV. Della Reffituzione della fama : ptr mezzo lecito , non v'e obbligo di reÑieni. re la fama , perché per quelta pubblicicd giá la periona há perfo il ius, che aucua alla (ua fa- ma. Bonacioa vbi fupr. puntí. 8. num. 3. ma quando la pubblicicá viene per mezai illecici, ron fcuía dalla reflicuzione della fama: v.g. quando per auerne mórmorato molto s'e fat- topubblico quello, che avanti era occulco, ciaícheduno € obbligato á refticuire la fama ¡a prelcoza di quelli, che *dirono mormorare: Icá Turrianus difp. 53. dub. 4. n. 2. 8 alcri. Er ¿la ragione , perchié, quando a:olti coope- rano á rubar vna riena, O caía, e obbligato ciaíchedunoá refticuire il danno fatro al Pa- drone: Adunque quando molfti concorrono a danvificare la fama del profíimo , fará cial- cheduno cbbligaro a refticuirgli il danno , che gli ha farto . 21. Benchée Siluelftro Verb. Detraótio qu. 4. 8c alivi, Ículino dal reíticuite , quando il de- licro s'é fatro pubblico, giufta, O ingiulta- mente. E puo prouará la lua opinione ; per- che vna delle caufe , che feufa delia refticuzio- ne € Pimpofsibilicd : Arquí pare impofsibile, che quando ya delirto € gid pubblicato . (1 ri- ducaá fiato occulro , e fi caocelli infamia dalia memoria degli huomini: Adunque noa vi fará obbligo di rellivuire ¡a quefto cafo la fama . Quefta opinione di Silueltro non tengo per ficura ; perche, quantunque in fatri non fcgua il rotale eficcro, ne fi lcordi linfamias curcanolca fe n'orcerrá buona parte: ÁAtqui quello, che non puó reficuire tuzro il danno, potendoue qualche parce, € obbligato á quel. la : Adunque 8C. 22. Mi dica , le perlone alle quali V.S. há derto queíto fallo, sá, che Pabbiño derto adalcri? Pp. Padre si, só che dopo ne hanno con al. tri mormorato . C. Se le perfone, alle quali V.S. lo dife, foflcro fiate caftigace di lingua, di modo che ptudcoremente li fperale , che non Vaverebbe- ro derro ad alcri, beoche di poi quelle P'auel- ícro devo ,non era V.S. obbligata á diídirh, apprefío quelli alcri, alía prefenza de' guali, quelle perlone lo diflero , Ma lolo appredo d' elje, alle quali V.S. lo dife. Villalobos part. 2, Trat. 11. diffic. 30. NUM. 1. in fine. 23. Pero, eflendo le perione , alle quali V.S. manifelló quefto fallo, facili in riferire aglieleri, noníolo € V.S.obbligata a difdirí ia preícoza delle períone , alle quali lo dife, ma anche io prefenza dell'alire, alle quali elfe hanno decto di poi . Pierro di Nauarra db, 2. cap. 41.433. E la ragionc e, perche il dirlo a períone lubriche di liogua «in dire cio , che fentono , € merterfi d pericolo manifeño ; che la coía fi vada propalaado: il che non fuccede, quando (i dice 3 psríone fecrete € prudentie 195. Sed ficeft , che quello , che fi metred pericolo mavifelto di qualche danno, d:ue impurare a Íeil danno accaduto : Adunque quello , che mormora auanti perfone facili d riferire , e po- co (ecrete, e obbligato á refticuire la fama in prefenza di quefte tali , $: anche appreño quelle, che da cali perfone lo feppero; Ma non quello , che'l dice á perfone fecrete . 24. Se bene Filippo Fabro, con Alés apud Dianam part. 3. Trat. 5. refol.34. Ícute, che folo auaari di quelli, a' quali £ manifeño il fallo alcrui, we obbligo di refticuire la fama, e non all'alere perfone, che dopo da efi lo feppero ze non fa Fabro diftiozione zicuna frá vdicori fecreti , e lubricize dá la ragione , per- ché ( dice ) che quelli, che l'rdírono , Pabbino derto di poi agli alrri, fú accidence caluales Acqui non v'é obbligo di reltituire i danai for» cuici, e caluali: Aduoque €:c. Quella opiaio- ne ammette Diana colla diftinzione difopra derra , fe chi lente e fecreco , e folo con queíta diftinzione la feguirei io. 25. Midica , quefto falio , che V.S, palesó, e giá Ícordato da curti . P. Padre, ¡io no'1 só. C. Ba V.S, fentito alcuna períona , che pid ne parii? P. Padre e gid molco tempo, che jo non ne hó fentico cola alcuna . : C. Se Pinfamia € gid fcordara , non deue piú ramemorará , ne vé obbligo di refticuire la fama, perche quefto farebbe rinouare la piaga,cheera gid fanaca: 8 e valtante fono damento di credere, che fa gia Ícordata.quana do permolro tempo non ti parla coía alcuna del farro,comecon aleri DD, fente Bonacina vb fupr. parte 13. 1. 2. Importa molto , che fijso ben prudenri i Confetfori in quefto ca. lo ¿poiche alle volte accade , che quello fi dá per mezzo di recuperare la fama, ferue folo per fuegliare ció , ch'era fopico :s'informino con diligenza , fingolarmente , quando fento- no confefioni generali , nelle qualii Penicca- ti s'aceuíano d'auer infamaco ne'cempi paflaci qualche perfoga , della di cui infamia piú non fi parla ;c fára graod'imprudeoza configliare allora il refticuire la fama , poiche queíto faraá di danno ,e non d'reile alcuno , 26. Mi dica , per aucr infamato quella Gio- vane, d adefía feguico quaiche danoo rempo- rale, come di non poterfi accafare decentemen- te, ó auer bifogno per quslto di maggior docs? P. Padre Si. C. H fallo, che riferi de ea , era fallo , O vero? P. Padre era véro . C. Se jl delitro folle faro falío, era V.S. Ob. bligara a refticuire tocei ¡dani cemporali, che ne ha patito per auer riferco quetto ; perche farebbe cauía efficace, € ingiuñta di tutti que. mn $e, 8

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