BCCPAM0001162-4-1600000000000
Capitolo X1. Delle Decime» il padrone negligente d fodisfare alla Chicíala parte , che le toccana, E' anche cerco, che il dadro e obbligato d reftituire la parte , che del furto roccana alla Chicla ; e principalmente deve refticuirla al pa- drone, Íe quetto há gid fodistarro la parte, che toccaua alla Chieía; e le uon Phafacco il padrone, 8z il ladro non (Ípera , che il pas drone fodisferd , puo 1' ittefio ladro applica- re alla Chicía quello le toccaua, dc ilretto al padrone. 209. P, Padre m'acculo anche, che d'al. ero leminato , dal quale raccolíái cenco milu- re di graco, folo pagai la decima di fercan- ra mifure, e non mi parue, che donefli pagare di pid.. C. Che fondamento V.S- aneva di far que- fo ? P. Perche di quelle dieci mifnre , che lemi. nai, gid aucuo pagato la decima l'anno palla» ro ,€ cosimi parcua , che douelli queÑ'anno pagare la decina fclo di nouanra »dell'altre venti mifure non hó dato li due di decima, per la ípeía facca in leminare, e raccogliere il grano. C, L'»no , e l'alero fondamerto e improba- bile , e falío + il primo , perche dal giorno, che femina il grano, lo laícia in mano della Pro- videnza Divina: e l'altro, peiche V.S, non r ccoglie quelle dici mifure di grano , che fe- mino , poiche quelle fi fono corrotrre nella ter. ra , ma bensi raccoglie alcre totalmente di- ltinte ¿e cosi, quantunque l'anno antecedente abbia pagaro la decima di quelle dieci mifnre, deve di nuovo pagarla queft' anno. Suarez cap. 35. 7. € E comune» E'anco falío l'al- tro fondamento , perche alla Chicía ha da daríi la decima d'ogoi dieci vno, fenza far ca- fo della fpeía, che ti fi nel feminare, e mierere ác. Lellio vbi fupr. dub. 3.1. 16. 210, Come ne meno i cributi, debiri, pen. fioni hanno da pagaríi colla decima , che toe- ca alia Chieía , ma há quetta da darf indenne, S intiera, Bonacina vbi fupra n. 19. Lefio ¿b:d, Sebbene , come auuerte Villalobos part, 2 T rat, 36. diffic. 3.n. 7. doue € coltume , che ¡ Religiofi mendicaoci vadino cercando limo(i- na per le campagoe , Íí puo dare loro della malla , nella queje € ancora me«lcolaca la par- we della decima con quella del padronc ; ptr- ché fi prefume ragivacuolmence della pierda ¿e Miasitri aclia Chicía , che non Gijno ia que- lo inuiti. 211. P. Padre m'accufo anche , che quelle ferce amiíire , cue diedi per la decima , furono del prggio , che aueuo raccolto , C. Pecco grauemente ia quello, perché, quantunque nou debba dará la decima eutra uei meglio , ne meno há da eflere del peggios ma che, le fi ha va (eminaco buono , % va'al- 187 tro mediocre, fi prehi delbuono ; quello che tocca pagaríi, e del mediocre quello , Che deue . LeMio vbi fupr. E quelli , chef gloria no d'efler veri Criftiani, Sempre procurano di pagarla del meglios e fare ilcon:rario e vaz efecrabile ingratirudioe , verlo Dio , elfeado £on lui auari de' frurei,ch'egli feo cidá. 212. P. Padre nrvacculo , che ad vna Per. lona 1ó gualtaco va campo afai viciao á mie- eri. C. Guafló quefto feminato col dargli' il fuoco? perche gl'incendiarij incorrono nella icomunica dcila Bolla della Cena , come ditó nel trat. 12. $.2.8. 29. P. Padre, queito danno non hó fatto col fuoco . C. L'ha facto fenza colpa luz, efolo per qualche accidente inafpectaro? P, Padre, Phó fateo con fomma malizia, per l'odio, che porcauo al Padrone . C. Ha peccaro contro la caritá, controla giultizia , € € obligaro relticuire al Padrone, quello, che( [peraua douefle rendere il cama po : non deue pero refticuire alla Chicía la dee cima , della quale € rima!ta defeaudara; ne meno éobbligaro il Padrone , quiacunques V,S. lo refticuifls il danno, che há facto : perche la decima fi d: ue de'frucri giá raccolci, enón di quelli, che llano per effere raccolti, Moli. Da dijp" 49. Lellio vb: fupr.1.15.8. Verum il feurco del campo , che lei gualto non era an. cora raccolío ; adunque non fi deue d'effo la decima , 1 contrario tengono Couarubia, Azorio, Suarez, Fagundez , de altri, che cica ye fiegue Leaodro del Sacramento part. 3. trat. 6. d fp. 2.quaft. 19. dicendo , che quello, che ingiufta= mente difirugge le vigae , leminati, Ec. e 0b- bligaco reftiruire alla Chisía le decime, che relpertrinamente le roccauanor: tiene pero la fen:enza di Caftro Palio , e Le (lio per proba. bile , e folo dice , che la fua € piú probabile ; e fecondo quetta doctrina lei non ausrebbe ob. biigo di refticuire la decima coccanre alla, Chieía di queíto Campo , che guaftó , né me- no il padrooe, quantunque le refticuidde i fuoi danni; ccsi, perche, come s'é derto, fi deuono le decime de frueri raccolci, e non di quelli, che fi fperano; come anche perche, (e il padrone vendeffe in erba , e coufumafle il fuo feminaco, nonauerebbe obbligo di dare alla Chicía la decima del frutro , noa eflendoni vlo legitimo ia con:rario «ma, fe vi foffe, allora douereb. be darfi ;e confeguentemente , fe vi folle vío legiccimo di pagare la decima di quelio , che fi coníuma in crba, farcbbe obbligo dei padrone, che ¡ei dánifico,fodisfere quella porzione di de. cima , che gli toccaua , di quella quantirá , che gli reíticuiíós per il danno darogli; perche fup. pofto queíl río , fi doucrebbe la deciunas ñs 2 ds
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz