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Capitolo X. De” Furti de Padroni . tafciare di compire il tempo: perche il com» trarco non e valido, qando s'igoorano , nel farfi,le circoftanze, che ad vo'huomo pru- dente e conftance, larebbero , fe le preuedefle, caufa di non farlo < la troppo afpra condizio- ne del padrone e una circottanza , che qualá- voglía huomo prudence, e conftante , farebbe ritiráre da fare il contrateo di feruirlo ; Adun- que il tal contracro none valido , 199. Nocifi qui nella dotrrina di Villalo- bos part, 2. Trat. 13. dif. 10. n. q. che d'ordi- nario, dice, non € peccaco morcale vícire i fer- ui fenza compire Panoo ; poiche da queño po- co, € leggier dando fuole proucnire a” pa- droni; perche facilmente fi trouano alcri Íerui, che lupplifcono la mancanza di quel, che parcrono a C. Mi dica, riceué il falario, che rifpone deua al cempo , in cui ferui il padrone? P. Padre si. C. Auena patnito per fortuna , che fe par- cifle feoza finire il tempo , non douelle pagar- gli cofa alcuna ? P. Padre nó. C. Benche il ferno fi parta di caía fenza compire Panno, gli fi ha da pagare il falario corrifpondente al tempo , che ba feruico ; le non ti fofle alesimente paruito , come dice Bo< nsciaa Tom, 2. difp. 3» de contract. queft. "Ja puuél. 4.» 12. CAPITOLO EX. De' Fnrti de” Padroni a . Padre m'acculo , che va mío fera vo s'é partico di caía fenza com- pire 'anno , €: io non gli ho pa» gato coía alcuna per il rempo » che m' ha ler- : 200, . O C. Benche nel foro eferiore potefle V.S. (cularfi di pagare queíto feruo 3 peró nel foro celia cofcieoza e obbligara di ginttizia pagar- pu ileempo , che ha (cruiro ¿come hó detto susotise lo tiene anche Valdero in different, vis iujque fors, verb. Locarto , different. q, Rebe. lo apud Dianam part. 3 . Traz. 6. refola 15. S0- lo powrá V.S. fcularíi di pagarglicio . lecon- coredero le circoftanzs , che ora dimaán. ATA 201. E' faro queño feruo qualche tempo ammnalacro in caía di V.>5, P, Padresi. C. Há V.S. fpelo danaro , per farlo cu- rare < 185 C. E quanto tempo l'ha fernico, efcado fano 2 P. Padre m'háferuico cre meñ . C. Adunque per queñti cre eli V.S. sli dos ueva ciaque ducari; perche cre met (ono la quarca parte dell'anno , € 12 quarra parce del fuo falario, che era venci ducaci, foro cin. guesda quefti ducaci há V.S.da sialcarae ¡ere ta reali, che fpeíe ia farlo cargre , e pagargli il refto, 202. Midica,e vícito di caía quefto feruo in tempo , che V.S, ne pati qualche danuo, per eficrá pártico 2 P. Padre no, perche fubico tronsi en'aliro feruo, che mi feruide , C, Se fofíc fucceduco il cafo in tempo , che per non poter riirouar fubito alero feruo w' autífe V,S. patito qualche detrimento , come fe fotie nel tempo di feminare , mietere , O yende- miare 3 allora aucrebbe V.S, dá sfaleare dalli cioque ducati alcretranto, quanto V;S, aueña avuco didanno per inancanza del leruo in det- to tempo . Valero vbi fupr. Kebilo apud Dia- nam ibid. Da qui s'inferifce , che il feruo, che la quelto caío non riícuote la paga dal Padrone, puó occulramente ricompeníarí d'alcrectanto,qué- ro gli douena ¡il Padrone, 203. P. Padre m'accuío , che ad vn” alcro feruo hó dato licenza perché noa mi piaceua la (ua Íernicu . C. L'ha V.S. pagato peril tempo, che l'ha feruico ? P. Padre si. C. Ritrouo fubito Íl feruo alera caía de po- ter feruire * P, Padre , € tato qualche mele [enza ritro. párne, C. Anuanti di dargli licenza, l'auuiso, che (a cercalle alero Padrone $ P. Padreno. C. H Padrone, che feoza caula licenzia il feruo prima del tempo , € obbligaro á pagar. gli insieramence ii fuo fajario ia fentenza di Bonaciaa . $upr.n. 11.000 pero, le lo licenzia per cauía giuña ; perche, fi come auendo cauía legiccima il feruo puo vícire di caía del Padrone fenza compire 'anno; cosi anche puó il Padrone, ausndo ragionenole cauía , licen. ziarlo ; deue peró auuifarlo in tempo , fe”! per- merte l'opportunicá, che pofía cercaríl alcri de feruire . E pero come nota bene Villalobos vbi fupr. d' ordinario peccano mortalmentei Padroni, che liceoziano auanti di compire l'anno i ferui, che fernono bene , e fono obbli- gacid refticuico i danni, che ne pacilcono; per» ché i ferui d'ordiaario fono g:ote pouera , € mifera ché in vn mefe, che Ktijno Ícordati, COM» fumano quanto hanno guadignato ia vn' ¿n00 , O Aa Qui
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