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Capitolo VIIL.De' Furti d? Mariti vifperto alle Mogli . lontá de] padrone. , pseca contro la ginttizia con obbligo di refticuire ; la mecá de' beni ac. quiltarie della moglie; Aduoque il marico, che li difíipa couera fua volootá ragioneno- le ,pecca concro la giuftizia , con obbligo di relticnire, Puo pero Jeciramente ¡l marico in onefte ri- creazioni, doni modetari, e limofne, Ípendere de beni acquiflari quaoro gli alcri della fua qualirá, e flaco fogliono [pendere. Molina, W< alcri, che cica , e ficgue Sanchez , ne' confi- gli Tom. 1, lib, 1. cap. 6. dub.7.m 8. perche in queíto non € ragioncuolmente ionica la moglie, 189, P, Padre m'acculo , che di quefti beni acquirari ho dato qualche quancicd ad yn mio fratello molto bilogaolo , C, NelPopinione d Antonio Gcmez leg, $. Taurinum. 73. di Calanco, 8% aleri cicaci de Tomafo Sanahez vbi fupr. n. 6.quali infegna- no vnigerfalmente , che jl marico puo fares donatiuide' beni acquidari, non peccó V»S, in dare queña quantitá d fno fratello , L'opi- rione peró contraria € la comune, € vera, € Ja fjegue il medemo Sanchez foid.n. 3, Ecé la ragione , perehe quello , che € lolo mero am. mioifiratore , non puo far donazione de' beni, che amminiftra; 1 marito € vi mero amoini- ftrarore de” beni acquiftati ; Adunque non pud farne donativi , La maggiore € cerca; perche nelle donazioni li trasferifce il dominio dal dance al dararios l'amminilirarore non puo rrasferire il dominio de' beni ,che ammiaiitras Adunque vé meno donarli, Prono la mivore; parche , chi non ha domiajo uella cofá , non puo rrasterirlo ad vo'alcro; Pamminifiratoce non ha domivio ne' beni, che amminjlira; Adunque non puó trasferirne il dominio , E cosj V,S. della parte, che le tocca di que- flibeni d'acquifto , pote fare donazioneá no fraceJlo bifoguofo ;e lo ftefo dico , fe ha Pa- dii , 0 figli d'alero matrimonio pofti in necelli- tá, Sanchez vbi fupr. vn, 13.00 Cordona , € aicri, Barcolo, de altri, che cita , € fisgne Vil. lalobus vb fupr, nm. 6. perche in quefta parte de' beni d'acquitto non folo € Y.S, ammiaj- ltrarore , ma anche ne ha dominio , CAPITOLO Vil De' Furti delle Moli riguardo a' Mariti qualche coía vn figlio , che hó da vo'alero marito , e che qualche po- 190. Pp . Padre m'accuío , che loccorto con Co patrice, C. Queillo , che Y.S, da a quedo fuo figlio, e de' beni parafervali 3 P, Paore, che beni fono queñi ? C, Queñi beni fono quelii, che fuori della 183 dote porra it caía del marico Ja moglie , riferl uandofene il dominio, e Pammninilt:azione ye quefti pro dare , 8 impiegare á fua pola. P, Padre , jo non ho di quefti b:ni - C. Quel, che ha dato d luo fglio, ha prel» dalla dore 3 Perche , quaoruoque la proprieci delia dore ía della rmogliez come chel'ammis niRrazione tocca al marito, fará furro, fe la moglie confuma d'eda dote contro la volonrá di fuo marito . S. Tomalo 3. 3. quel 63. nella Somma cap, 37.0, 153 L € comune, P, Padre, quello , che gliho dato, e ftato de benj acguitaci, 191. C. Non oftante che al mari:o cocchj lamminitrazione de' beni acquillati, € opi- nione probabile, che polla la moglie che há figli d'alero marico, 9 Padri bifognoífí, foccor- rerli de? beni d'acquifto, 8 anco della dote, fe il maríto non cerca di foccorrerli , Pietro di Nanarra , e Cordona , apud Lefiam bb. 2. de iufijt.cap. 12. dub. 14 fubn, 88. Villalobos vbi fupr. dific. 8.n. 6. Ec € la ragione , perche il Marico ragioneuolmente non puó efere in. vito ja quetto , che la moglie fodisfaccia, po- reudo , a ció, che 'obbliga la legge nacurale; Arquié legge di nacura il dare gli alimeori ne- cefarij a figli, e Padri bifognof + Adunque il marico adn puo eflere ragioneuolmente jani. to , che ba moglie Ji foccorra . 192. P, Padre, ho foccorío anche vna» mia forella bifognoía con quefi beni d'ac- guiño , / C. Pote V.S. farlo in opinione probabile di Pierro di Nauarra lib, 3.cap. 1.n, 151. € di al- tri; confta da vna Jegge del Foro £. $, tit. 8, lib, 3. For. Ma come ayuerte molto bene Lel- fio vbi fupr. quando dipoi 6 viene alla parci. alone de' beni d'acquifto , dene la moglie com- purare nella Íua parte quello, che fpefe peri voi Padrí , figli. O forelle bifognofe , 193- P. Padre m'accufo , che aJle volre mio mariro Ínoie portar a cafa qualche agoello , 9 gualche poco dí grano rubaro , e mi dice che me ne ferua per la farmiglia , C, E V.S. acconfente rolontáriamente 2 gueño ? P, Nó Padre ; che anzi hó.molto bene rels. fico qualche volta, e non né ho riportaco, che travaglio, e difgulto , ' C. Adunque, fe V.S, a0n fe ne prenale vos lontitri, ma folo per timore di fuo marico, non peccó, come dice Remigio , nella Somma ag- ginnta Trat. d. cap. 7. $ 6.m. 6. beache ftimo per indubicabile, che ratione rei accepsa , (a obbligaso ,e il Marito, e V.S. alla rettituzio- ne,la quale ha da faríi de beni comuni, 9 d'acquitto, 194. P, Padre , e anche tanto Rrerco mio marivo, che, come non sá quanto vi vuole d maorencis vna femiglia , vá parco nel Er j
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