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Capitolo Y. ParteW T, De” Contratti , 173 comecon Liyman , € altri, dice Baíleo Y erb. Cenfus Tom. 1.1.6. P. Non peri la cola, fulla quale fava fcn- dato il cenío . C. Adunque ia che coníifle il foo fcru» polo? P. Confilte in quefto, che perfondare que- fto cenlo, non ho sboríarto danaro alcuno, ma folo douendomi vna períona certa quanti- tá, che tardaua molro á pañarmi, fi ridutle quelo debito in cenfo, e s'obbligód pagarmi oguianooí frucri , che giuftamence le corril- pondefíero . 137. C.Secondo la Boilla di Papa Pio V, non € lecito ridurre in cenfo idebici avan:i contracti, ne aumentcarlo co reddici rrafcorá: le queíto lia lecico acuefo falo ¡il lus naturale ve dubitano iDotrori; e quantunque alcuni lo neghino, lo concedono probabilmente alcri, come puó vederfiin Balico verb, Cenfus num, 12.10m, 2., Con quelto che (1 cuícino le frodi, cviía vgualica tráil capicale, «ei feneti Di doue confia, che done non € riccunco la Bolla dibio V.fará lecico in queita opioione il cen- to, che fi fooda de'debiri concracri auan:i;£ che la Bolia di Pio Y. non € fiara ammelía in spagua, Vafíerma Machado eodem Trat. 3. do- cum. 3. 8. 2. 8 anco cliendo ricenura , dice icgala apud Dianam part. 1. Trat. 8. refol. 44. ce, comeilediípofizioni di ea Bolla Ái fon. dano jo preluazione di frode, ceilaado quelta, ¡ará valido nel foro della cofcienza ¡l ral cenfo, che € conttitvito de' debici anteriori, bench£ noo s'olfleruino le folennitá , che ricerca ela Bolla. Chi defidera vedere le condizioni, che per i ceofi ha aífegnaro Pio V. nella fua Bolla, le ricrouerá nella Somma di Rodriguez Verb. Cenfus capa 87. in Villaiobos Tom. 2. T rat-33» d: fic. 9. K ia Ballco Verb. Cenfus e PARTE VII De' Contratti di Cambio, € Sotietd permutatjo pecunie , uelche fi difieren» zia quelto coutraso dagli alcrá, per- ché uegli alcri non 4 da danaro per danaro, má O mercanzía per danaro, come nelle vendi. ¿e , O 'vfo di qualche cola , come nel comoda- 10, e precario, Y ficde reliquis « Si divide ál cao.bio in minuto , ó mauvale, e perlerecre , O locales Cambio minuto , O wanpale €, quea- áv con dacaro di maggior valíura (1 permuta con altri di miaor prezzo , Come vn debione cou reali de plata, o queñixcon quarti: cam- bio locale , Ó perlertere e, quando ¿l davaro, ctic € jo vn Luogo fi permuta jo alíro , che € io «n'alero Luogo ; e puo efere il cambio rea- le, O feccos cambio reale e, quando ii dende “LT Cambio prelo rigorofamente, ef ro, che € ¡nvnLuogo ( permuta peralero, che realmente fi configos ln vn'¿ltro Luogos cambio fecco € .quando (i configna realmente con danaro ía yn Luogo per alero, danaro, che fi finge ancrfi da coofiznare in vo'altro Luogo, eflendo quelto fitizio, e non confignandoki der. to danaro in tal Luogo , 139. P. Padre , m'accufo , che nel contrate ro di cambio, che qualche volta ho efercitaco, hó guadaguaro quajche danaro , C. E' flaco ¡o cambi lecchi? Perché queÑi fono illecici , SY vfurarij; L'voo per aucrli con» dannazi nella fua Bolla de Cambij Papa Pio V.,Valiro, perche il cambio fecco € vo mutuo palliato, e per il murno non puo prender incereBle alcano , P. Padre , icambij, che io ho fatto, non fo. mo ftaci fecchi, ne reali, C. Auena V.S, Víficio di Banchiere,o Cam- bilta confertole dal Re, 6 dalla Republica? Che aucndo quel vffBicio , e non dandole falario al cuno la Republica e chiaro, che poreua farui qualche guadagno giufto, corrifpond:ace alía fua fa:ica, 8 al beneficio , che in quelto facena alla Republica; come dice Villalobos tom. 2, trat. 24. d.fic. 2. Lo P. Padre, non aueuo quef' elercizio per vfficio . C. Cefso d V.S. qualche guadagoo , 9 pati. na qualche danno per occabon: de'cambjt Per» che per illucro cellante, O dauno Emergente aucrebbe potuto canare qualche vrile propor. zionaro 21 danno, che ne paciua, dal lucro, che le cefíaua ; equaoca quaocicd polsa preoderh per queli citoli, Se io che modo, puo vederíi in Torrecilla nclle fue Confulte Morals, trat. 5.conf. 1.1.26.e9.38 , 0 fequen. P. Padre ng a eceffato lucro , né occorfo danno, ptr can:biare , C. E' fiato il guadagno di YV.S. in auerda- to qualche monera fala 4 Perche quelto non € leciio ,quantunque V.S, folle flaca ingannara con mil mogeta da alere perlone . P. La mosera ,che jo ho dazo,é ftata buo- na , ec Ccorriult. C. Erano molti, che riceyefero danari á cambio ,e pochi che li deero 4 Parche , ( co- me Palere mercaozie vagliono pid , quando ve n'é penuria , £: abbondanza de compratori, cosi la moneta io ordine 4 cambij, vale pin, quasdo vi fono pocbi, che la dijao , e molci, chela riceuino, come puo vederó in Bona- cina difp. 3» de sontral. quel. 5. punt. vnico nun. 15. P. Né meno per queño titolo canti gua- dagno . €. Adunque per qual mezzo lo cano 2 Pp. Padre , lo cauai per il bencficio , che fa- cego d quelo, 4 cui dauo Ja lercera, liberan- dolo dai pericolo che gli poreua rito craf- e: mentre eg AS E 1 o o ñí Y Malón. + ¿ner e
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