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172 plendam , perche il malevadore refta obbligato á pagare per il principale ; e nell'opinione pid probabile deue la ficuridá pagare auaoti la fen- trenza del Giudice; come dice Rodriguez nella Sómma verbo Fidanza cap. 199. n. 2. Benché fia probabile non elier obbligato in cofcienza á pagare avanti la fentenza del Giudice , come dice Machado vbi fupr. 4oc. 1.2.6. in fine . AB- giungeñ, fi debitor principalis von folmit , perche il debicore principale e 11 primo cbbligato 4 pagare, e fodisfacendo elo refía libera la ficur- 143 ne puó andar centro la ficurcá, finché non fia lato conuenuto ja giudizio il princi pale, fe non quando, che fa ficuriá , aueñe rinunziato ( come giá fuel farf ordinariamen- te ) queño privilegio ¿ 0 che confti chizro , che il principale noo puó pagare; 8 io aleri cali, che di Antovio Gomez . Riferifce Villalobos Tom. 2. Trat. 29, dific. 3.n. 2. Se; quando.i malcuadori,ó le ficurrá fono molri, reftino wucri obbligati in folidurw al pagamento , O fo- lo pro rata , puo vederíi iu Machado ¿6:d, n. 4» c 5. E quali pofiono eflere ficuirá , e quali no, ecoía, che fperra piú al foro eficriore, che allinceriore , e per quello lo laício . PARTE VI L el Contratto del Cenfo. 134» Eufo Ef ins percipiendi aun Y: Ms penfionem ex re , vel perfona alte= rins, O fecoudo lo defiviícono altri: Eft emprio y ac venditio iuris, quo ad folos redditus fingulis annis , certifue temporibus ex re aliqua foluendos: 11 Ceníualifta , ch'e quello, che dail danaro , per pigliare il recddico, e il Compratore; 8 il Ceufuario, che € quelo, che ricene il danaro , per pagarcilreddico, Ñ dice venditore . Diceli emprio , vel vendir:o , ¡a che 6 diftingue il cenío dalle penfoni, che con. feriíce il Re in premio de' feruiggi preftacigli. Diceliemptio, vel venditio iuris, d diffcerenza deglialcri cootrarti, ne” quali fi vendono le cofe; peiche nel cenfo non fi vende la coía, ma bensi Vazione, Ó gius di pigliar dalla coía qualche penfione . S'aggiunge ad Solos redditus, perche il Cenfua:iña non compra il fondo , 0 ¡a Períona ,ma folo il gius, a che gli ( pa. gbino di quella i redditi. Saggiunge anche fingulis annis , perche folo yna fol volta l'an- no ha da pagatrí il reddito , e quelo tucci gli anni. 135. Per parte della cofa, fulla quale 6 fon- da il cenío , ti diuide ja Reale, Períonale ,c Miño, Reale € quello , che 6 fonda sú qualche caía , O vigna : Perflonale é quelio, che ñ fon- da immediaramente fopra qualche períona :e Milto € quello, che fi fonda immediatamente foprala perícna, € ¡opra la roba, reftando Trattato Y 11. del V' 11.Comandamento » Pwno, e Valero obbligato d pagare ifrutti, Per parte del modo fi dinide il cenfo in Conf. goariuo , e refignaciuo : il refignatino €, quan. do ad alcuno li dá qualche fondo, O caía, ri- feruando il Padrooe qualche penfioue per fe, che le gli há da pagar ogn'amno dalla cal caía, ó vigna : corfignativo ( che e quello , che or- dinariamente fi vía) € quando (fi dá qualche fomma di danaro ad *n'alcro , con obbligo di pagare ogo'anoo vna penfione, O reádico. Per parce della durazione , li divide il cenfo ia temporale, e perperuo: il cemporale € quello, che (3 fi per dieci, o ventanoi; clc (hi fi, per fia che dura la vica d'alcuno, fi chiama vita. lizio ;jl perperuo € quello, che 6 fa feoza li- mirazione alcuna di tempo 30 quelto puó elle- re redioibile , O irredimibile . 136. P.M'accuío Padre, che hó qualche Ícrupolo fopra vn ceaío , che ho fondaco con certa períona . C. Ha V.S. lo fcrupolo per aucr fondato immediaramente jl cenío fopra la perlona ,€ non fopra ibeni, che € il cenfo perfona!<t Per- ché , quantunque alcuni concedano per lecito il cento perfonale, il vero, e 6curo €, Che non €lecico queño modo di ceofo , non lolo per aucrlo proibito la Legge policiuaz ma anche fiaudo ne' cermini della fola Legge nacurale; come puo vederíi io Villalobus Tom. 2. T ráto 23.d./fic. 2. Mo 2.0 3» P. Padre, il cenfo, che dico, era reale, € non períonale . C. Lo ferupolo di V.S. e di penfare che n'abbia pigliaco pid «reddico di quello era giu- flo ? perche il consrarro del cenfo € ingiulto, quando fi prende piú penfione , dí quello ide. vez e quanco polla prender oga'2000 , le Citi= que per cenco ,Ó piú, Ó meno, ha da giudi- carfi fecundo le Leggi parcicolari de Pacír, O vá legicimamente introdocrti, O giudizio d'huomiai prudenci, acrendendo alla Quálica, e'narura del cenfo . P. ll mio ferupolo non e circa queño, per- ché io folo hó prelo quello , che regolarminie f cofluma. C. II tuo ferupolo € perche le peofioni, Ó reddici giá cauari eccedono il valóre del Cópt- tale, Co'l quale lo fondo? Che, quantunque alcuni Dorrori dicano , che € inginito il cento, quando le penfioni, che hanno da cauarí , €C- cedono la fomma del capirale ; alcri lo Con- cedono per lecico ia quelto caío , comet puó wederfi in Machado vbi fupra Trato. 3.400. le. num. 5» P. Né meno e di queño il mio ferupolo - C. L'ha forí , perche eflendo perito il fon- do ipotrecato per la ficurezza del reddico , 1e- guita V.S.¿ preodere queño reddiro? Perché nel cenfo mere reale, le á celo perifce la Cola, fulla qual: € fondaro , prriíce anche il ceolo, cont
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