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170 PARTE Y. De Contratri di Depofito, Peguo , Si- eurta y 5 1poteca » L Depofito ) ER , quo Sola rei cuflodia alteri commitijtur y vr ipfa res integra reddatur . Si chiama contracro, nel che il depofito connieoe con eli altri contratri nella ragione generica. Si dice , quo fola rei cultodia ; perche nel depofico non fi concede di poter víare la cofa depoficara, nel che /1di. flingue gueño contrarco dal commodato, € precario, ne quali ¡i concede l'vío della cofa, Sageiongst , vr ipfa res integra reddatur , perche nel depoíico non fi trasferifee il dominio della cola nel Depofitario, ma folo fi configna alla fua cuftodia, accio Ja guardi, nel che (li di. ftingue il depolito da] mutuo , vendica, $ alcri contratti, ne guali fi trasferifoe ¡l dominio delle cofe, - 328. Sidinide il depofto in giudiciale,e particolare ; 1l depofico gindiciale € , quando perordine della Giutiizia fi depoñra qualche cola, acció fia confernaca , hoche la ficfa Giuftizia diíponga alrro della feia cofa; e queña forte di depofico fi chiama Sequeftrum nel Tefto Ciuile L. Eum apud quem ff. depofiti, Depofito particolare €, quando qualche per fona dad cuftodire ad vn'altro quelche cofa fua ¿e queñto depofico particolare (1 lubiinide fo depofito necelsario, € voluncario. ll de. pofito neceísario e , quaudo la neccílica con. ftringe, e cbbliga il Padrone della cofa á ue- pofirarla ,come quando occorre qualche ja. cendio , o pericolo di ladri, 8c acció non pe- rifchino le cofe, fi depofirano , Depoíito vo- Junrario é , quando fenza occorrere fimili ero genze , il padrone della cofa di (uz libera vo- jontá configna la Íua roba ad vwaltro, acció la guardi;e puo darh la cofa ja cuñodia al depobrarlo O fenza inrereíse, O per prezzo; propriamente jl contratro del depofico ricerca, che il- Depolitario cultodiíca la cofa feiozas prezzo alcuno ; che quando Jo ricene, non € propria,c rigorofamente meré depolito; ma appariíce piú coito ia qualche modo contrat- ro di locazicne. Quando fi da a cultodire la cola fenza alcuoincerelss , ii depofitario e fo. lo obbíigato á refticnirla , fc fi perde per colpa laca. Quando la cuilodifce con interefse, e obblig:to , le li perde per colpa lene , fecondo quello , che s € decro di fopra in quetto Capi. solo Sa Parto 1. 1. 87, 129. M acculo Padre , Che efendomi lato dato indepobio vna coía,io me ne fon Íeruico, €, Aucua V,S. licenza dal padrone di fer. niríene $ Perche,avendola , potena farlo, len. z2 Ícrupolo 3 abenche oon farebbe quefto con. wrárto di depoíiro , má bcosi di commodaro, Ñ 127. Tratrato Y IL Del VI1.Comandamento» elfendo la cofa di queile , delle quali fi dice, che non recipimns fimótionero , ne (1 conínmano con !' vío: Y.G. vn veftito, Cauallo, Sec.Se la cofa depofitara foffe di quelie,che fi có/umano con ]* vfo, (7 recipiunt funiFionerm, Se vna pao comma. raríi con vo'alera + Y.G. vino, olio , pane , Sc, allora fe ficoncedono a! depoficario con liber. tá di porerle vfare, non fará contratro di depo- fito, ma di mutuo » P, Padre, noo aucuo licenza efprefía dal padrone delia cola, di feruirmene . C. Aueva la licenza ragionevolmente pre. funra ? ciog prefameva probabilmente , che il padroné auercbbe auuro a bene, che fe ne ler- vie ? Perche in queíto cafo potexa Jecica mente feruiríi della coía depoficaca , come dice Bona- cina tom. 2. difp. 3. de contradh, q. 14. punt. Y. m3. F. Padre, jo non só, feil Padrouc fe ne contentalle ? C, Che cofa era quella, che aucua depofita- ra nelle fue mani? P. Era vn doblone, C. Avena vierato d V.S, il Padrone di que- flo danaro, di fernirfene 2 P. Nó Pádre , ma lolo femplicemente me lo confignó, accióche gliclo cultodifi, C. Era V.S, cerca, che quancuoque fi Ícro nifle di quelto danato, e Pimpiegale , auco rebbe commodicd di reltituirlo al luo Padione, empre , che gliclo auefie dimandaco ¿ Pp. Padre si, C. Fece V-S. qualche guadagao coll'impit» go di quelto danaro $ Pp. Padres), 130. C, Cofa certa £, che jl Depolicario nón puó lernirú delia cofa depolitata contra la volontá del Padrone ¿e chi fé ne ferue feoza li- cenza elpreda , O ragioncuolmente prefuaca del padrones , commerce furto , Con obbligo di rr- flicnire, non folo il danno , che la cola há pa- tito co'! feruirfens, ma anche il guadigno, che fece nel fervirfene il Depofitario . Bonací- na ibidem . Mafe la cola depoficata e danaro, gil padrone non proibi ¡il feruirlene al Depos ficario , potrá feruirfene , quando p:ro fia cer- to, ¿he potrá refticuirlo fempre , €0* il padro- ne gljelo ridimanderá nella (tela moncra ; co: fe dice Villalobos nella Somma Tom. 2. Trat, 29. diffic. 5.1. 2. Rodriguez nella $omma Tom, 1. Verb, Depoficum num. 6. in fine, É fe il De: poficario feruendofi del danaro depolitaco ¿1 qualcheimpiego , ha farco qualche guadagao colla faainduliria, pon e obb.igazo darlo 4 padrone , che lo dipoficó ; come concede D de iuflits (5 jur. lib, 6. quel» 3. 5. Alinl AA Poicbé con gueto a niuno fi fa aggtavio 3 no al Padtone della cofa, poiché fupponiamo che non sbbia proibico al Depoficario J'«fo 4 guelia ¿E che e pronto, € cerco di rendorla a padro-

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