BCCPAM0001162-4-1600000000000

Cap. IV. Parte 1X. Delle Caufe, che fcufano dalla RefBit. valore , il creditore n'abbia da parir qualche danno , come € , feruiríene , per comprar vino, d'vbbriacarí , O per aleri mali Gmiglianti, al. lora pofío ,e tal volta faro obbligato a diffe- rire la refticuzione, finché cefli quelfto incon- ueniente , P. Padre,io non temeuo, che potelle fe. guirne quefto inconueniente da! refticuire . C. Ha forfi pagato qualche coía equiualen. te a quaiche creditore di quefta perfona , alla quale há rubato 2 Perche , fe Pietro deue a Giouanni cento , 8% io devo altri centoa Pie- tro , 8 ho pagato a Giouanmni icento , che li doucua Pietro, refto nel foro della cofcienza libero da pagare d Pietro i cento , che per lui hó pagáto a Giouanni fuo creditore , come con Silueftro dice Lellio lib. 2. de Imftit. cap.16. dubit. 5. n. 60, P. Padre;, io non ho pagato ad alcuno coía equivalente a quella , che ho rubato . 89. L'auer tralafciaro la refticozione , e fla- to, perché ignorando il Padrone della cofa, che rubó há farto la compofizione con Bolle, O con alcuo Superiore ? Perche, fe per efere 3 beni incerci, ( fa con Bolle, ó con altro modo legiccimo Ja compofizione, quantunque di poi li venga in cognizione del Padrone del- la cola , von ve obbligo di fare la reficuzio- ne ,come puó vederíi nel Padre Eoriquez lib. 7: (ap. 34» M. 6. che, quancunque cold parli de” beni pofledotiin buona fede , la ftefa pari- tá corre nel noftro cafo . Et € la ragione; per- che, feignorando egli il Padrone, ó eendo egliil Padrone , ó eflendo i beni incerri, G da a' poueri cuera la quancicaá, che doucua dará al Padronc, fe fi fapeua ; larebbe cofa dura obbligarlo di poi, che comparendo il Padrone, glicla refticuniíse ; poiche larebbe reftituire due volte vna coía : Sed ficeftt , che la compoñzio- che fi fa colla Bolla, equiuale nel foro della cofcienza á quella , che doucua far a' poueri: Adunque farca colla Bolia la compofizione, per non faperí il Padrone, 8: cfsere incerci i beni, quantunque di poicompariíca , bon vi fará obbligo nel foro della cofcienza di refli. wirglidi. L'alcro, che il Papa nel calo de' be- niincerci, ha Dominio d'ecellenza fopra cali beni, e poreftá di crasferire il lor Dominio , la qual poreliá concede nella Bolla di compoíi- ¿100€ : Adunque e, P. Padre, io non hó faro compofizione con Bolla , ne d'alrro modo, perche fempre ho faputo il vero Padrone della coía , che hó 1UDAta . go. C.S'érrónato io neceflicá eltrema? Per- «he riercuandonifi, € certo , Che nel tempo, ¿he dura la cal necefiicá , non we obbligo di reticuirez Y anco fenrono moi Autori,ch' ciscado grauela necelicá fcuía , mentre dura, dal'obbligo di reíticuize : il che non cogdan- 161 na nella Propofizione 36. che condanaó Inno- cenzo XI. qual dicena , ch'era permelso rubare io granen+ceflicá ¿ perche queíta Propofizione non parla del cafo di non relticuire, ma beosi di rubare, che fono cafi dineríi ¿come dice il Reuerendo Padre Torrecilla , fopra queña, Propofizione , Trat. 5. confult. 10.1. 78» P. Padre, non mi crouano in eltrema , ne graue necefficá , che aYobbligafi: a differire la reltituzione , C. Aduaque perqual motiuo ha traícuraco di farla? P. Padre, perché non poteno teflicuire , fe non vendeuo alcuni grani, che aucno , € cor- reuano a prezzo alíai infino nella vendica ; 8z aíperto , che montiao á pi. C. Patifce qualche neceffitá, O danno il Padrone di quella cola, per non refticuirgli quello gli deuc 2 P. Padre no . C. Caufa giuña ha V.S. per differire la refli. tuzione ¿ poiché fempre, che non puo farí la refticuzione , fenza danoo notabile, o perdica dell'azzenda, puo differirá , inche pola fará fenza la tal perdica + nel noftro cafo non pote- ua V.S. relticuire fenza perdica nocabile , che gli feguina da veoder il grano 2 miaor prezzo; Adunque poté giultameare differire la relticu. zione, finché potefle venderlo meglio : il che fi limica, quando il credicore ancde da pacir danno vguale , ó perdira dal diff:rire la reíticue zione , cheio quefto caío s'auercbbs da fare benché fofe con perdita del debitore; come di. ce Villalobos nella Som. Tom. 2. Trat. 11 .dif5c» 20. 1.7.€ 8, Lo ttetlo hida diri nel cafo ¿che hó detto di diferire la reftituzione , per ricrovaríi il des bitore in graue necefficá ; che le il credicore pa. ciíce la fhefia necefficaá, ha da reflicuir, ben- ché la pacifca il debitore : alcre caul: fogliono eflérui , che fcufano dalla rellicuzione , che ponno vederíi in Lefíio, e Villalobos ne” l10» 8gbi citati, 82 in altri Autori ¿che le riferiícono, st io le laício, perche le riferce fono le piú pratiche. CAPITOLO Y. De' Contratti Lera radice, dalla quale naíce anche A Pobbligo di reftituire , € il coatracco, la dí cui materia per effere canto diffu. la, ed elicía, cauía gravi, e molcifime con- fuboni . Per lo che, per procedere colla diftin- zione , che pretendo in queft'O pera, lolo quela lo , ch: € piú pracico , e necefario , toccheró, dinide ido quefto capitolo per parti, per mag- gior coíarezza . 91. E primicramente fuppongo , che il cone trátto; a.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz