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156 farebbe fuggica ¿allora ha da efíere di quello, che la piglió , non di quello, che la feri; ano corché , per efere fñaco quetto cauía , che Pal- ero la pigliade, fe gli aucrá da ricompeníare gualche coía per aucrla feritaz main calo di dubbio , leera ficura , O nó, per quello , che la feri; le Valero la piglió, há da giudicarfi per queño , perché ia dubio melior elt condi- tio poffidentis. Irá Cafirus Palaus fupra n. $. Vedafiancora Leño vbi fupr.cap. 5. dub. 10. Villalobos loco citato n. 5. + Nauario eodem cap. 17.1.126. 0fcq- Lo fieño , che s'é derto di quello , che piglia Ja caccia , O fiera , che vn'altro feri, ha da dirfi di quello, che piglia quella, che vo'alero an- dana iguendo ¿O con cani, 0 d'alira manie- ra. Aggiunge Pálao ibid. n. 6. in fin. con Mo- liva , Leíio, e Rebello , che fe vno tende vna rece d'aliri , O prepara vn laccio , che non € íno , ecoglie nella tal rece, o laccio qualche fiera , O vecello, quefia caccía € di iueti due; del Padrone della rete, d laccio, € di quello, che lo tefe :- del Padrone , perche concorfes co" (uo inftromento alla caccia; e di quello, che lo tefe , perche concoríe á quella colla fua indufiria , e trauaglio . PARTE VIL Della Compenfazione. fazione abbiamo da fupporre , come coía gid cerca , che a'ferni, e alle ferue , che ttimano effer loro douuto maggior falario di quello , che patuirono , mon € lecito compen- famíi di quello di piú , che parloro guadagni- no; confta chiaramente dal Decreto d'iano- cenzo Xf. nella Propofizione 37. nella quale contanna per fcandaloía, e improbabile l'opi- nione ; che diffendena il contrario . 67. P. Padre , Pietro mi doueua centro rea- li, e come che pon traccaua di pagarmi , io mi pagai di mia mano , pigliandogli alcrerraoco, quanto egli mi doucua, di certo vino , che egli aneua lo emia cata in depofico . C. ll debito era certo ¿ P. Padresi. C. Era gia finico il tempo , bel quale Pietro doucua pagargli quefti cento reali? P. Pádre si, anzi paíso pit tempo. C: E V.S. prefe piú di quello, che gli fi do- ucua í «" P, Padre nó. C. Dunque concorrendo quefte circoftanze, fú lecicta la compenfazione . Irá communiter DD. quali jaícgaano ; che quando il debico € cerco , de € arrivaco gia ¡l tempo della paga , € Iccia la compenfazione, 1l pigliarfi alerer- tanto y quinio gli fi doucua , ma non pid.. ] N quanto d queña macreria della Compen-. Tratrato Y 11. Del V 11. Comandamento: 68. Alcuni Dortori vogliono porre la fua Jimitazione á quefa dottrina , dicendo , che e neceñiario , acció ña lecita la compeníazione, che non fi pofía per giultizia aucreil fuo . lo peró ftimo probabile, che quefto non fia ne- ceffario , ma che concorrendo le circoflanze della cerrezza del debito , del compiacimento del termine , nel quale doueua pagare , puó far di propria aucoritá la compenlazione . Di queño fencimento fano Maldero , e Vallero, che circa , e fiegue Diana part. 2. T rat. 16. re. fol. 46. Remigio nella Som. aggiunta T rat. 6. cap. 7 $. 1. 1. 24 E la ragione €; perche qui non fi fá aggrauio al Proflimo, poiché folo quelio, che quefto douca, (i piglia ; pe meno fi dá Ícanedalo ad alcuno , poiche fi fá occulta- mente la compeofazione: vé meno 6 fá ingiu- ria alla giultizia , poiche qui noní trattas d'acquiftar coía nuova , ma di ritenere ciaf» cheduno quello, che e uo: Dunque non vi é ragione, perla quale fia illecira la compenía- zione fatea dipropria autoridad . 69. Limitano ancora quella dottrina Sil. vio, Medina, S alcri, che cita Diana ibid. din cendo , che delie cofe, che fono in depoíito non puó fare compenfazione il depofcario: V.S. era depofitario di quefto vino: Dunque non poteva compeníará con quello. Ció non oftante Leo lib. 2. cap. 12. dub. LO. num. 60, con Sá, ftima , che queíta limitazione [olo hd luogo ael foro elteriore; ma che nel foro della cofcienza puó faríi la compenfazione , ancot- ché fia del depofito 3 il medemo afterma Vilia. lobos nel luogo citato n. 3.1 fine . 70. Peró , come ben'auuerte Diana vbi fu- pra, e Trullench in Decalog. Tom. 2. lib. 7. cap. 5. dub. 5.n. 6. € necellario , che V.S. ¿uuió íl debitore , come giá 1 e fodisfarro , e pagacofi del debito : ' no, perche egli puol'ellere , che vedendo , che V.S.uon gli dimanda , ttimi, che fi ña Ícordaro , «ed ommetta la paga con mala fede , e danno della fua cofcienza ; alero , per- che fe V.S, maoca oggi, Ó dimani, puol'clfe- re cheil debitore, igaorando , che gid e (o- disfatroil debito, voglia pagarlo ; da ch: ri. fulcerá, che paghi due volce, quello , che do. neua . Solo vna dificol:á m'occorre ia quetta compenfazione, che V.S. fece, la quale dará lume , per rlfoluere molce cofe, € la dilucidero per le Íeguenti dimande . 71. Mi dica V.S.á che prezzo correua il vi. no, quando fi ricompeasó ? P. A tre reali, Padre . C. Eta quel prezzo , le lo fimo V.S. per la fua ricompenía ? P. A) prezzo corrente de'cre resi. C. Prefumeua, che farcbbe creíciuco il prez- zo del vino ? : P. Padre si, e de faGo crebbe fubito d quat- tro reali. C.
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