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Capitolo IV. Parte 17, Di quello 3cbe comfielia - P. Padre nó. C, Se auelíe laputo , ch'era rubaco , era ob- bligaca a reflicuirejturto quello, che valeua la porzione, che confumó; ma ,'fe non feppe, ch'era Ñato rubato , ncll'opinione comune era folamente obbligara a refticuire quello , che in fua caía auaszó , laíciando di delinare ,Ó Ct. nare , per auer mangiato co' fuoi amici . Ve. dafiin Sanchez nella Som. Tom. 3-libe 2. capo 24. n. 34. eflendo principio corrente, ches quello, che con buona fede confuma la cola aliena , € lolo obbligato á reftieuire quello , in quo faétus eft ditiorz W.S.compro V.S. vn ca- uallo ( non fapendo , ch'era ftaco rubato ) per quaranta ducati, vendendolo per cinquanta, e di poi ha f:puro ,che era flato rubato ; folo quelti dicci ducati, im quo faltas eft ditror deue refticuire al vero Padrone . Sebbeneinfegna probabilmente Diana par?. 3. Trat. 5. refol. 43. con altri Docrori, che quello ,il quale confumoó la cofa alerui bona fide niente dene refticuire; ¡o quefta opinione, che non giudico del turco improbabile, reíta V.S. difbbligata da reltivuire , eriandio quel. lo ,che auanzóo in fua caía, lafciando di ce- nare . PARTE: IV. Di quello , che configlia erano rifoluti di tubare ad vn pouc. ro vn'Agnello da va piccol gregge, che aucua , e diffi loro, che no'! rubaflero a quefto pouero, che vera vicino vna grofía mandra d'va huomo ricco, e che a queilo il rubaflero . C. Venncro all'efferro di rubarlo al ricco ? P. Padre si. C. Quantunque fia priocipio gencrale , che a quello ,ch'é determinato di commetcere va peccato grauc, e lecico configliar il meno gra- ue ¿ció peró s'intende, quando non cede in danno di cerza perfona : V.G. € Piecro rifolu- to di rubarejo comune ctato reali, Ífonza des rermioare á chi voglia rubarli, polo io confi- gliarloin comune, che rubi meno. Ma lec deverminato di rubareá Giouanni cioquanta, non nove lecico dirgli, che né rubi venciá Fran- ceíco , perché quetto verte in danno di rerza, e determinara perfona ; e quello , che dá fomi- eliante coofiglio , pecca , € € obbligaro a rc- iticuire. Leiño lib. 2. de inftit. cap. 13. dub. 3. num, 21, 52. Limita queña dotcrina di Lefñio Villa. Icbes part. 2, T rat. 14. dif. 7. Me 6.5. E pid , in fine ; quando d Pietro , che e rifoluco di ruba- re á Giouanni, che é pouero , $0. fi configlia, che a Franceíco , che e ricco ¿rubi meno , che $1. p . Padre m'acculo , che alcuni ladri 15 in quefto cafo , dice , non v'é peccáto, quen do (i preflume ragioneuolmente , che Fraace(= co ,eBendo ricco, aucrd per bene, chelifi rubi qualche cola , acció non fia danaificato il pouero . lo peró non (timo ficura quefta limitarione di Villalobos; perche né feguiria , che Pifello ladro, che dererminato di rubare al poutro, mutando dopo parere, ruba al ricco minor quanti:á , non peccherebbe, ne farebbe obbli gaco a reltiruire ; il che e grande afordo . Pro- vo la Sequela; perché non puo ellere farto, quando il Padrone non e inuito ragionenol- meare : Acqui in fentenza di Villalobos yygue- fto coníiglio , che fi rubi meno al ricco , qe - do il ladro € rifoluto di rubare al pouero , lo fonda in queíto , che (i prefume , che il Padro. he ricco non fará ragioneuolmente jauito: Adanque non fará furco il prendere queña_» minor quaatirá al cal ricco. ll che, come di. co , € allordo , e non deue ammecterá. 53. P. M'accufo anche Padre, d'auer daco vn mal configlio ad vn loggetro . C. Quefto configlio fú in materia contro ginttizia , ó contro altre vien ¿ Perché, quan- tunque fia peccaco graue di Ícandalo conf. gliar alcuno , che commetta fornicazione, che befeamij, o offenda alere vircú, faori della giuftizia , non v'€ obbligo di refticuire . P. Padre , il mio configlio € flaco in mate= ria contro la giuftizia . C. La materia era con leflione di terza per- fona? Perche beniflimo puó accadere, che s'offenda la virtd della giuftizia , e on vi ña obbligo di reftivuzione: V.G. quello , ches commette qualche peccato d'adulcerio , offen- dela ginftizia ¿e fe queño € occulro ,e non ne fiegue infamia , non we obbligazione di refti- tuire : la moglie , che ingiultamente nega il de- bito 4 fuo marito , pecca contro la giultizia; enon há obbligo di reftivuzione . P. La materia, che io coníigliai, fú con danno di terza perfona . C. Etera giá determinato il foggetto , al quale diede quefto mal coníiglio , di commet= tere quel furto? Che le egli gíd era derermioa- co. « il configlio fuo non fi cauía motiuz, ancorché auercbbe peccato grauemence , non auerebbe obbligo di reltituire; perche non (2. rebbe taco cauía «ficace, e morale del detto furro . P. Egli non era determinato á farqusfo male, C. E fegui Pefferto del male? Che,fe non foffe feguito . aucrebbe peccaro , ma non aue- rebbe l'onere di refticuire; poiché niuo dano farcbbe feguito per il íno ma! configlio « P. Padre, la Períona effeceuo il mal confi- glio darole dame. C. E dopo che gli cbbe daco il mai coní- glío, 5 Ann » A Ta de A ts A Tage 4 l
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