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150 C. La ptrfona daonificata era molto po» vera £ Pp. Padre no . C. Nella fenrenza comune , ancorche il far. to , nel quale egli € concorfo , fofie diuifibile, e non induíle gli alcri, ne fúcauía eficace di quello ; peccó pero, mortalmente in effere con- eorío co' compagni, e ciafchedunoe obbliga« ro in folidum a turca la refticnzione, Valquez, 8caleri, che cita Diana par!. 2.7 rat. 17. refol. 2. Perche il concorrere al es daano del Proflimo , é peccato mortale; egli, eciafe cheduno degli concraenti concor eli al graue danno del Prollimo: Donque ctucti pectarono mortalmente , € fono obbligati d refticuire. E'comune frá DD. € pero “anche probabile, ch'egli lolo peeco veniálmente , fuppofto , che non fía (lago cauía e«fficace del furto , e che la gnantica, che rubo, Pone legsiera . Leflio lib. a. de imflit. caps 12. dub. 9. 1.52. Sanchez nella Som. Tom. 2.11b.7. cap. 21.1. 22. 8 ajeri molki. Ela ragione e, perche egli von causó grave danoo, ne fú cauía eflicace di quello; chi non fa grane danno al Proffimo, nd e ca» fa. efficace di quello, non pecca mortalmente; Dunque ella non peccó riortalmente , Dal che s'inferifee , che non € obbligacareftituire eurea la quancitá rvbara , ma falo la par:e , che ru« bo perla medema ragione derra ,e Pafferma. no in terminis Ricardo, Silueltro , 8 alcri , che cita, e ficgue Nauarro nella Som, latina cap, 17. n. 20€ Papprona come probabile Lelio vbi fupracap. 13. dub. 2,1. 8.8 alcri, 47» P, E le gli aleri non vogliono refticnire quello , che hanuo rubaro, faróio obbligato árelticuirlo tutro ? C. Sifiglio, feguendo la fentenza comune; perché , ficome hó derro difopra, ca volen. do la cauíz principale reftiuire, dene farlo la meno principale, elleado queíta di grado Ín- fgriore all'alera: Dunque molto pid , quando moli coocorrono egualmenge , ée ia cguale grados farzano gli wni in difecto degli alcri obbligatia reflicuire: e gli alcri peró faranno di poi obbligaci ad fodisfere á lei quello , che pago per elli;e $2 nou voranao farlo , potrá rico penfarfene occulramente . Ma nella íen- euzadi Leffio, e di queili, che dicono, che icio peecó venialmente ; ancorché gli alcr+ non refticuifcano , li folo fará obbiigata per la jua parte. lo quefto parcicolare ingontrerá il Confeñore ad ogni paílo alconi, che hanno rubato tiucci, de alere cofarelle 3 li efamioi, fe e itaro con frequenza , e le la fomma tucra e grant , deuono relticuire forro obbligo di pee. cato mortaále , Se la marcria € leggicra , 20co. ra denono reltievire; folo pero, fub venial;, fono obbiigari q farlo; ela refituzione há da fia Y Pad oni delleredirá , O azzenda, ía, peuúdob quali fono; e non.íi fernino , per cf- Trattato V II del V IT. Comandamento . merfi dalla refticuzione , del fare celebrar Mefe, O dar limofine , come molti peníano, fe non in cafochei Padroai non fi fapino , ó non fi pofía loro refticuire. Si limica queña dottri- na, quando (i prefume, che il Padrone de" frueci auerá d bene, che gli fipiglino , ó che perdonerá il gid prefo , che allora ceffa 'obbli. gazione direftituire, 48. P. Padre,il Padrone di quefe galline, otrenpe vna Scomunica contro quelli, ches glie 1' aneuano rubate; mi liga queña Sco- munica ? C. Nel fentimento comune de' Teologi egli e comprelo in queíta fcomunica; ma fe fi ha da feguire 'opinione di Nauarro , Sanchez , e Nauarra , che cita Fagundez in Decalog. lib. 7. cap. 14.1. 10.che infegozoo , che quando fo+ lo(i peccó venialmente nel furco , efolo fub veniali , obbliga la reflituzione , ancorché alias fijao concorfi molci al farto, non s'incorre nella Scomunica : come ella folo venialmente peccó,e folo fub veniali € obbligarad refio tuire , uclla feconda fentenza di fopra ¿ quindi é , che non lo liga la Scomunica . E laragios ne €, perché la Scomunica e vna p:na gras tiffima che non siacorre , fe non per colpa grave , come dice la comune Teología : Dun quecñendo flaca la colpa fua leggiera , nella derca fenteaza , non incorre nella Scomunica. 49. Confeño ,che quelta ragione há mol:a forza ; e pero d'eltrema larghezz2, 8cio non ho per ficura e doccrina ; perche quetto faria fruftrare il fine della Scomunica , poiché porra dire ciafícheduno: lo ho folo rubato piccola quaoticá , ecosi non mi compresuda la Scomunica ; da! che feguirebb:, che farebb: il Padrones dell'az2: ada grauemente dannífi- caco, fenza che nifiuno aueñe obbligo graue di reltituire; il che e afordo , Econ queño cafo practico ,che oggi fuccede in quello Vet. couato di Pampalona mi fpiegh:ró . Ad ia. fianza dell Amminilirarore dell O! pitale di Pampalona fi é canara vna Scomunica dal Sig, Nunzio , che nefiuno giuochi, ne co: pl bio ccn= de fuori di quelle, che vende decco abre» ralez Queíta Scomunica lega quelli , che Tende da alcre parciz perche fbb:03 lia vero, che il pig liare vna Tenda, affolucamente (13 colpa leggiera; riíperco peró del danno , ch: riíulca all Ofpicale , dal valerfi queíto , e quell' alcro d'alere Tende , € mareria contiderabile, e cosi cucri jocorrono mella fopraderca Scos» munica, 509) P,Anco m'acculo Padrs , che l'alcro giorao ftavano mangiando vo' Agnello cer- ci amici, $ auendomi conuitato , feci lo compagnia; e di poi ho faputo, che era ltaro rubaco . C. Quando V.S, mangio di q fapena ,cheera faro rubato ? ) mprano ucfto Agntllo, p.Pa-

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