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Capitolo 1V.. Parte LL. Diquéllo > chegaopre > e9* acconfente» V,S. manjfeftó , O diede il fuo confenío , 9 vote , auanti che fi foflero gia dari voci bafte= noli per quefto male ? P, Padre no, perche il mio voto (A Pritimo di tucti, e gia per allora auegano daco gli alcri il loro pártre ,e voti, 43. €. Supponge , che V,S, peccó graue. mente contro il fuo Víficio ia non ayer dato rettamente jlígo voro , e parere, € ¡jn anerlo dato per vna iniqua fenrenza ; eche, fe ancóe poruto ouyiare quelto danao , e non]'anede farco , era obbligato a refliruire; S ancora Jo farebbe, fe noo efendof dari i vori bafteuo!i pur il male , aucdde efprelfo il f10 confenío , € dato il íuo voto, La ragione e, perche in quefti cab V.S, flarebbe caufa cficace del dana no feguito ; quello, che € caníz efficace del danno , € obbligaro d refticuire, Dungue ja quelti cali egli farcbbe obbligata . Ma fe non poré euirare qguetto danno co'l [yo voto, né lo diede prima che vi foffe il numero balteno!e de'yoti, per caufare jl male, ancorché hebbji peccato granmemente , non e pero obbligara alla rellicuzione ¿ perche in guetto calo non fa cauía del danno, che leguni. Vide Leffina lb, 2. de im/lit. cap, 13. dub.3.1n. 22. 44. Gravitiimi fono i peccati, che ia que- flo ponto logliono commerrere molciflime per. foac , 1 Configlieri de' Re , che per adulazio- ne daono iniqui pareri , e per pofillanimica non dicono ingenvamente la eerirá, fono cau. fa di peraiciob Mimi mali, I Mioibri di Giutti- zia , che nelle deciñoni delle lici non operano con equicá , mol dall'intereff:, della dipen- deoza , mofli dal fauore , e vinci dale loro pres senfioni , fono occafione di riperyte iogiulti- zie. Alcri Miniftri pubblici, che arrendono al loro profitto ,e non alla ragiong, mir3oo a luto fjoi particolari, e non pongono gli occhi Julia lorobbligazione , cemmertono la quelto grauiífime enormicd, ageranij, ed ipiguicay Aucora nel Sacro delle prouifioni Eccicfialti- che, che ( diftribuiícono , non fecondai me- riti de' fogg:e:i, ma fecondo la paíiooe, af. fetco, O inclinazione degii Elerrori, fi qom- mercono molriflime, E irragionenoliffime ia. giuttizie ,elegendo per Parogo , per il Beneti- cio, per Pelercizio Sagro , nan le perfone, che porrcobero efercirarlo con pin zelo ; ma bons) quelle , che cbbero pig mezai, o quelle, che fe- cero precorrere meggiori donáciui , E fes ( quod abfit ) arriuatle quefto contaggio ad ac- taccarí nelic clezioni delle Prelacure Religiofe, qual mileria lagrimenok farebbe: fe le períone, che diliagannare co'] conofcimento della vilcá del Mondo , Sappigliarono allo ftato ymile, ce santo della Religiones, calpelftando i vantag- giapparenti, che nel fecolo porrebbera otie» pete , di poi brurramente prefe da lacci perica- Joti d'ambizione dereltabile , follicitalic:o con 149 fuborgaziooi appaionare, mezzi irreligiof, 8; animo profontuofo, Pelezioni poco giufte; mon farebbe va cafo fommamente farale ? A” quelli, che per queto camino arriuafítro alle Prelacnre, dice Dio per jl fuo Profeta Oíca cap. 8. ipfi regnaueruns , ( non ex me ; Principes extiterunt , non cognoui, Regnano , trionfa- no , e comandano , come Superiori , ma il lor” impero, e gouerno non € a mio guíto, perché non afcendono al trono della dignitá perla porta piana della veritá, jogenuicá , e libercá d'animo , ma per Je ricorte delle prereafñioni, efereure ,ngio approno la loro elezione , ne gradiíco illoro gouerno, Principes extiterunt, Í NON COZNOME » PARTE 1, Di quello , che partecipa » 45» . Padre m'accuío, che vna notte, 'accompagnai con alcune came- rate, e rubammo vna donzina di galline . C, Fh egli quello , che indus icompagaid fare quslto furto 2 P. Padre nó, fenon che tucri aMi:me con. peaimmno in quelto,, C, Seegii auelfe jadotro , O folle ftaro cayo ía , che gli aleri foffero concorfi á queíto furco, fpori del peccato d'inginftizia , che commile nel rubare, auerebbe commeña alrra malizia diftioca in fpecie, che lo fcandalo , e farebbe obbligaro á relticuire tucro il firco , come can. la cfficace , e principals. Mi dica, fe lei aon folle concorfa con quefti, auercobero egliao facto quelto furco? P, Senza dubbio l'anerebbero farro , €, Seil furco noa Á foffz facco fenza il laa concorío , e psr ayer concorío s'é faro , año che era V.S. obbligaca dá refticuirlo cutio , co» me caufa priocipale, Per jorelligenza di ques fto notifi, che la mareria rubara puol'edere in. diviGbile, o divifibile. Endiuifibile €: Y.G, vo Scrigno, O alcra Mallzcizia , com: vna cal. la grande, che fra duc , d cre non puó levarí, (caga che il quarco non gli ajuriz ja:queíto ca- fo cialchedano de' quarcro fi cauía efficace del furro ; perche; fe il quarco non gancarre- ya,non (G poreua rabare, Maceria diuiíibile €, quando ya folo pud porcarlela via lenza cooperezione del compagno ; V.G. quelli, che vaono á rubare fratci, ó galtine, o al:re cole, delle quali cialcheduyoo porca la fua porzione, e del medemo modo potrebbe porcarla, le folle folo. Murcia Tom. 4. d:/7. Moral. lib. a. difpo 2. 1:fol. 4. 1. 12.8 aleri. 46. Midica , quanto rubo ia queÑa 0cca. foac? P. Padre, io folo vaa gallina, che valeua duc reali. Cs LA
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