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a 146 Trattato VI [Del Y II.Comandamento : CAPITOLO Iv. Della Reflituzione, Olte cofe include , e contiene la mates ria della reftituzione ¿e per procede- re in queíla colla chiarezza , che pre. tgndo in queft'Opera, divideró queño Capi- rolo in molte parti, come hó farro in alere occañoni. 26. La Refticuzione: EN altus ¡uftitia , quo damnum proximo datum reficitur 9 come la diffio niícono altri: Efl adtus inftitia , quo vnicnique redditur , quod ab eo ablatum , vel accept::m eft. Si dice ,aótus inflicie , perchée , ficome P'offca. dere la caricá, O alere vircó. fuori della giulti. zia , ocn ¡aduce obbligo di reltituzione , cosi Pacto della refticuzione appartiene alla ginfi. zia , chercintegra il Proflimo ja ció ,ches'é dannificato . Si dice anche , quod damnum Pro. xumo datum reficitar , vel quo redditur, quod abla. sum , vel acceptum eft, per dare ad iotendere, chela reflituzione há da rifarcire il danno facto al Proílimo, O rendendogli la cola medema in individug , che fe gli rubó , 6 fodisfacendolo con alcra equiuslente al danno, che gli ie faro, come hó derto di fopra sap. 1.2%. 10, Ela fodisfazione ha da elere ad aqualitatem; cioé , reflitucndo tanto in quaatirá , e qualirá, quanto fú il danao , che ¡ogiuftamente s e far. 10 al Profíimo , 27. Sidice anche , quo redditur , quod abla- tum «ft, a differenza dejla foluxione , 6 fodif- fazrone; perché quando fi compiíce qualche voto « promefía , 9 debito di caritá , ó alcre virtú., che non fono ginflizia , fi dice foluzione, e-non refliuuzione; e fi differenzia dalla fodif- fazione , cume inftriore dal Superiore , ó come fpecie dal genere ; perche la fodisfazione latius patet , poiche ogni reftiruzione € fodisfazione, perché colla reflituzione fi fodisfá al danno cauíato al Proflimo ; ma non ogni fodisfazio. ne, erclticuzione: la Penitenza € fodisízione de” peccati, e non e reflituzione : la lodisfa- aloue mira alla Perfona , la reftituzione alla coía , dando altra equiualeote, d la medema, che bi rubó. Sic Leíllus lib, 2, de ¡nfli. cap. 7 dub. 4.n. 17.018, 28. La reltiruzione obbliga per Legge Di- uina , € naturale: per Legge Divioa, per quel. lo , che dife Chrifo Signor Noftro per San Luca cap. 20. Reddite , que funt Cafaris Cafari, dc. €S. Paolo a' Romani cap. 8, Reddite omnia bus debitum . Per Legge naturale e anche co- mandara la refticuzione , Come coníta da quel generale allioma , che infegna ad ogui huomo: od tibinon vis, alteri ne feceris. Dubitano i Dottori , fe quelto precerro di refticuiree for. malmence negaciuo, ó folo virtualmente sil che per il nohro intento poco importa veari- lare: il cerro €, che obbliga femper , <> pro femper , come gli aleri prececri negariui, e non é come i precerci affirmatiui d'edir Meña , ora. re ,€ fimili , che obbligano folameote in tem. pideterminati, e quelli pañati, ceña la loro obbligazione ; perche l'obbligazione direfti- tuirenón cea, ne per pañare di tempo , né per alto rifpereo di gaelli, ch'eftinguono l'ob- bligazione delle Leggi fidde a qualche giorno derermínato . 29. Quantunque obblighi la reftituziones per preceteo Divino, e nacurale , come s'é vt= dato; non e peró necefíaria di necefitá di meza 20 , per confeguire la lalute; perche quello e necetiario neceficate medij, per confíeguire la lalute , fenza 11 quale non (i puo otteneres, quantunque incolpabilmente li lafcis Sed fic elt, che quando G lafcia la reftituzione incol. pabilmente , puó confeguiríi la falute : Adune que la refticuzione ron e necedaria di nece - tá di mezzo, per confegaire la falutes Ma e necellaria per quefto fine di neceífica di preceta to ¿perche quello (i dice necelario di nece(fi- ta di precerro, che fe colpabilmente f lalcia, non puó confeguiríi la falute: Sed ficeft, che le colpabilmente fi laícia la refticuzione ( s'ln- tende , efendo maceria grave ) non fi puó con- feguire la falute: Adunque la refituzione e necellaria per faluar di necelitá di precetto. Lcd Sayrus in Claui Regia part, 2. cap. 4. 30. Tre fono le radici, dalle quali procede l'obb!igazione di reftituire ¿ 'vna € , ex re acce» pta ,Valira , ex miufta acceptione , vel damnifia catione ¿e Valtra , ex contraciu . Anche quelli, che cooperano al danno, con azione filica, O morale, fono obbligari á relticuire, 8c ia quefto verío li concengono quelli che vi pon. nO CoOperare . Tufño , confelium , confenfus , palpo , re- curfus. Participans , mutus , non obflans, noma man feftans . 31. Y Vos quello, che comanda: V.G. il Padrone al lerno , il Padre al Aglio , il Superiore al fuddico . Confi linm , quello , che configlia . Confenfus , quello, che acconfeace , che ( rubi, efleado obbligaro per fuo Víficio ad im- pedirlo : V.G. va Goueruatore , che permette, econfente, che rubino i fuoi Íudditi: 1l Pa- dre, che 1 accool:nce al figlio: 11 Padrone al Ítruo - 32. Palpo, quello, che loda, 8cadula, : V.G. le voa Perlona dice á Piecro: come ti fa- refli ftimare valence, fe rubafíi á Giouanoi la tal coía? Ob lenaci di quá, che (ei va codar» do,ch:z non hai taotanimo di rubarla: $: mofo Pietro da: queño., suba, e obbiigato as

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