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Capitolo Y 111% Del Matrimonio Parte XII. del Diworzio- to mia Moglie ammazzarmi co"! veleno , io m'affencai, ela lafciai, C. Due caufe principali vi fono , perché il Marito faccia divorzio colla Moglie, e fono; La prima Vadulterio ; econfta dal Enangelio, Matib, cap. 19. E la feconda, € la feuizia , 0 ficerezza , che e , quando alcuno de” Cobforti céme dall'altro qualehe danno coufiderabile: V.G. centinno máltrarcamento, 'vbbriacchez- za , priuazione dell w/o di ragione, nel che cor- re pericolo la vita dell'Innocente . 144. Or mi dica s'e V.S. feparara da [na Moglic di propria antorica ¿0 con autoritá del Giudice ? P, Padre ,da me feo mi fon feparato . C. Quando vé periculum in mora , per non auere facile il ricorío al Superiore , € lecito far diuorzio di propria autoritá , auendo canla le- giscima , e facendofi fenza Ícandalo . Sanchez ' lib. 10. de matrim. difp. 18. n. 3.8 altri, che «ica, e fiegue Villalobos part, 1. Trat. 15.diffice us. ». 6. 8 alcri, che cita, e fiegue Baíleo Verb. Diuortiumn, 8. e Diána part. 3. Trate 4. refol. 2570 145. Sua Moglie há ceflato di piú procu- rargli la morte ? P. Padre si, C. Adunque deue V.S. rirornare ad efia; porche , quantunque per Padulcerio pofía (e. pararb perpecuamente liunoceote dal colpe- vole ¿per la fierezza peró , ed alere caufe lolo e lecica la feparazione , menere fuffifiono le caufe¿ e ceflando , denono riconciliarfi, 146, P, Padre , miconíta , quod vzor mea adulterium pacranit, C. Gi confta, quod aduleeriom patratum, fucric adulterium coofumatum¿ O l'ha fatto folo col deliderio , aur habendo tantummodo taGus, ofcula , fine amplexus cum alia Perfo- na. Perche, neque defiderium adulrerandi , neque tattus , ofcula, amplexus cum tali defi. derio , fono cauía giufta per il diuorzio ¿ come con molti Autori dice Caftro Paleo Tom. $. difp, 3. de fponfal pnl. 6. $; 1.1. 2.606. P. Padre, nou fú folo defiderio , aut ta» Gus ? C. Fuic forisfle peccatum pollurionis ? Perche neque pollatio ett cauía fufficiens ad divorrium ;,* quamvis (uficiaz copula fodo- mitica , fiue fic cum alijo homine, fue cum. alia muliere, come dice con S, Tomalo, € S. Bonaucotura , e la comune , Villalobos nella Som. Tom. 1. Trat, 15. dific- 1.0. 4. E lo fteflo dico del peccaco di beitialitá . Las» ragione € ¿ quia ad diuortium fornicatio- vis cauía requiricur commiltio adulterantis cum carne alienar Sed fic eft, quod hoc non fit io poliucione , bene aprem ia fodomia , 4 beftialitate ¿Ergo poliurio non fufficir ad di- vorcium , quamuis ivíficiac fodogila , 2Ul DG» 130 ftialitas Hinc et, quod nec copula oatura- lisincepta efk cauía (ufficiens ad diuorcium; ene áutem erit fi confumecur efulñione feminis intra vas ; ve dicic Sanchez de matrim. lib, 10. difp. 4.1. 13. P, Non fú il fuo peccato , peccato contra nas turam , ma beosi copula naturalis confumaca cum alio viro ? 1 147. C. Hanc copulam paña né ef vxor lua per vim ci illartam? Che fe fofl: per violea- za non era cauía baltan:e per il dinorzio ¿ con. fia ex cap. 1td , O cap. Propofit. 32.q.$+ P, Noo P'há commefa per violenza . C. L'há comefa per inganno? Come le al- cuño fingendofi fuo Marito in maniera, che non poteíie effere conoícinto y acceflificz ei? Che né meno era cauía per il diuorzio Co» pula (0 habica ex cap. in lebium 34. q. 2» P. Né meno € fuccedura in queíta forma. C. Fa; perche credendo probabilmente fua Moglie , che V.S, folle morta , s'e [polara con altri, aut fornicara et? Che né pure in quedti cali puo fará divorzio + Eod. cap. in lefium , € Sanchez fupr. difp. $.1. 11.08.12. P, Padre ¿non fiin quefto modo . C. Fúá dandole V.S. comodica, 8 permi- eendo ei adulcerium 2 Perché in quefto caío ne meno fi puo far diuorzio , ex cap. Difcretionem, de eo , qui cognom. confangui. Sanchez ibid. 1.3. € 4. kla ragione e; quia adulcer ell cauía die uortij proprer iniuriam , quam loferc in eo Confortis Atqui, confentiendo ipfe in adultes riom ,aulla el iniuria fit, quia fcienti, S volen= ti nulla fitiniuria , cap. Scienti y de reg. iur.in 6. Adunque confenticendo vir in adulteriom vxo» ris, non puo per queña cauía far divorzio.. P. Padreio non hó acconfentito in quello, C. Ha perdonato , e condonnato V.S.d luz Moglic elprelamente il torco ,che gli há fatro con quelto peccato? Che le gía giie 1'aucle pero donaco, non porria far divorzio da quella, per quefta colpa , P, Efprelzmente jo non glie 1' hó perdos DAtO + C. Glie 'há perdonaco implicicamente ? 11 che anuiene , quando non igaarus adulcerij habetnr copula cum ipía, aucradus, aut ol. cula , aucamplexus , O liberamente trata con lei con familiaricá, rideodo, giuocando , Ó mangiando infiemez ne'quali cañ 6 giudica per condonsada l'ingiuria, e ceffa la cauía del diuorzio . Sanchez fupra difp. 14,1. 6. € n. 18. e 19. Se pero haberentur hi caótus, copula $c, ab incio adulcerij, nou fi giudica condonna. ta 2 né meno cea per efli la canía del diuor» zio, fi icerum labacur in adulceriom . P, Né meno bó auuto dopo il fuo peccata fimile amifta con lei. 148. C. V.S, ha per forte commelo Pike ño peccaro accedendo ad mulierem alienam ? R 2 P.Pa-
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