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Capitolo 111. De” Proclami - qualche impedimento oculeo , quale fi farias Ícoperto mediante i proclami: Adunque non pubblicandof fi ponena á pericolo di conofce» re Ííua Moglie con derto impedimento , € Con- feguentemente fi merreua á pericolo patrandi copulam fornicariam ; quantunque alcuni dif fendano che, confiando certamente non ef- ferviin pedimento , benche fia peccato morta- le contracre fenza i proclami; peccatom tamen non erunt copulz, que pofica habentur cum vxore¿come puo vederá in Bafico Verb. Ma- trim, q» 1. Ó. 66. P. M'accuío anche Padre , che in vn'al- tro matrimonio , che contraffi, quantunque ( facefero i rre proclami , non fú peró colle ceri- monie , Che ( víano . C. E che circoflanze vi mancarono? Fú forfi di non eficrñi farri in Chiela¿ Perche, quantunque fia ragioneuole , che fi faccino ia Cbicía , ve peró opinione di graui Autori, che dicono poteríi fare fuori di quella in luogo, doue fia concorío competente di Popolo . P. Non é qneña la coía , che vi manco . C. Fu for , che non furon fatti nel eempo della Meffa 2 Perche beniffimo poteuano faríi ín altiro tempo ,nel quale il Popolo fi congre- ga in Chicía , O per vdire la Predica , O per re» cirareil Rofario . P. Ne meno io queñto fi manco , C. Si mancó nel farli in giorno Feftivos Che anche infegnano alcuni poterá fare in giorno Feriale , nel quale e molto concorío di Popolo in Chicía. Balto fupr.n. 7. P. Né meno quefta fú la canía , C. Sarebbe il non eflerñi farci in tre Fefe continuate ¿ Che quantunque fia meglio , €> quello, che deue pracicarí, che fi faccino in tre giorni Feltiui, non continui , O congionti, come quei delia Pafqua , ma difgiunti, e fenza interruzzione ¿ cioé fenza lafciare qualches giorno diícontinuo , che noa fi faccino s dico. no peró aleuni DD. che ponno publicará ne” tre giorni continui di Pafqua : 8 alcri infegna- no che ,quantunque non fijno continuazi , fi corr piíce: V.G, fe vn proclama fi fá vn giorno di Domenica , quantunque non fi faccia l'altro la Domenica feguente immediata , ma nelle Domeniche fufieguenti, fi fodisfa a quefta Leg- ge: Vide Leandrum vbji fupra quefle $2.€5 quel. 530 P. Padre né men quefto € mancato . C. Qual circoftanza dunque fi € lafciaca* P. Padre , mia Moglic, «e io erauamo di differenci Luoghi, S: i proclami fi fecero lolo in vn Luogo , € non in quello di mia Moglie - C. Aucua dimoraro longo tempo fua Mo- glic nelPalero Luogo + P. No Padre ,anzi poco . C. Eti dilei Genicori erano vifsuti nel fao medemo Luogo 107 P. 1dilei Gevitori erano naturali , 8 han> no viísuro fempre nel mio Luogo , e poco rem- po hanno dimorato nell'alerro Luogo, doues pacque mia Moglie, % aísai piccola venne co” fuoi Genitori ad abitare di nuouo nel mio Luogo - C. la queño cafo baftaua.. che i proclami 4 facefsero nel Luogo di V.S. Perche, come il fine di ferli ne due Luoghi, di doue fono gli Spofí, fia per vedere, ed accertaríi, fe we qual- che impedimento, del quale pia facilmente pud venirfi in cognizione, faccodofi ja tucte due le Parochic ; e queñio fine celsa nel noítro ca. fo ,poiché, quantunque fua Moglie fía nata nell'altro Luogo, há pero vifsuto co'(uoi Gea nitoti nel Luogo di V.S, Vedafi Leandro loco citato q. 48. e 49. Villalobos fup.m. 5. Diana parts 3. Trate q. de Jacram. refol. 235. Baísto Verb. Matrim. 4. 9.7- da PARTE 1V, Deg! Impedimenti Dirimenti « 67. Y N queli ver fi pongono gl'Impedi. I menti dirimeoti , come li pongono Ora dinariamente i Sommifi. Error , conditio , vOtUM , cognatio, crimen. Cultys adifparitas y vis y ordo, ligamen , bo= neftas «* Si lis affinis y fé forte coire nequibis $i Parochi , € duplicis defis prafentia teftisa Raptaue fit Mulier , nec parti reddita tute. Hac facienda vetant counubia , falta retras ¿tant . 68. Rror . L'errore, che dirime il ma- E trimonio , € folo il foftantiale, e non Paccidentale : V.G. Piccro ha fpolato Maria , peníando, che María foíle Gio- uzona, colla quale voleva accalarli, quetto matrimonio € mullo. Non peró l'errore acci- dentale : V.G. Pietro credeua, che Maria fofíe ricca , bella, mobile , O vergine, € di poihá trouato , ch'era pouera , deforme , di bala.» gualitá , aut corrupta; Quelti errori non di- rimono il matrimonio, fe non quando fi con» traefle con efpreía condizione di queítiacci- denti.. 69. Conditio. Quello , che penfando , che Maria fía libera , Gi Íposó con lei, e dí poi tro- ua che Maria e Íchizua”, queño macrimonio ¿ nullo . Se Pietro peró fapeua , che Maria era fchizua , eció non oftante há voluto volonta» riamente maritará con lei, queño matrimo- nio e valido . os 70. Votum + 11 voto folenne fatto ioRék> gione approuaca dalla Chicía dirime anche il matrimonio ; il voto peró femplice no" diri AS 0% me; pa. / - Z : AZ
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