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192 gar violauit, we impetrarer difpeníarionem yoti ; ad eam ducendam in vxorem . P, Padre io non aueno farto anteceden» temente voto alcuno , ne dicafirá ¿né di Res Jigione . C. Ha V.S. fatto di poi voto di caftitá , Re» ligione, 0 di ordinarí d'Ordine Sacro? Per- ché eum non preceíseric copula comia mue liere, in opinione prob+bile fi porrebbero [cios gliere gli Iponfali per il voto di caltica , Reli- gione , 0 Ordíne Sacro, che dopo gli fponíali hi faceíse . Vide Bafseum Verb. Sponfal. 3.1.9, P. Ne meno ho fazto alcuno di queÑi soti. C. Habuic ne copulam iftisin fponíalibus ? P. Nó Padre . 6. Senan Pha auuta , era lecito d V.S. defi- Rere dagli fponfali, per far Religiofo: Ica colligo ex Pontio , Soto ¿ $ Nauarro ,quos fe- quitur Diana part. 3. Trate 4. de Sacram. refol, 208. iqualiinfegnano , che non pecca in rice- vere 'Ordine Sacro quello , che há contratto Íponfali: Adunque ue meno pecchera, facen- dofi Religiolo . Prouo la confeguenza ; per queño , dicono,che non pecca ia riceucre Or» dine Sacro quello , che ha contratto [ponÍali, perché nel Íno contrato fla imbeunta queña condizlone : Nif meliorem fatum elegero , ti prendero per moglie : Sed fic eft , che e miglio- re lo flaco ,e pin perferco quello del Religiofo, che del marictaro : ¡Adunque 4c. L'alero , per- che maggior obbligaziaone, e pid Árerca € quel- la , che nafce dal matrimonio rato , che quella de'(poníali; Sed ficeft, che colui, che ha con- eratto matrimonio rato puo laíciare la Spoía, ed entrare la Religione ; Adunque lo ftcíso fará Jecito a quello , che há contratto Ípon/ali., 46. Dices contra boca E' piú perferto faro quello delcelibato , O continenza, che quello del matrimonio ;eció non oftante ,non € le- cito a chí ha celcbrato gli [panfali , defittere da yuelli, per eleggere il decto ftato del celibaro, e di continenza nel fecolo ; come ¡alegna con Sanchez , de aleri, Caliro Palao Tom. 5. di/p. 1. de Sponfalib. puné?. 20. 1. 6. Adunque, quan» runque lo ftato di Religione , O del Sacerdozia fía piu perferco , che il tal matrimonio, non a» rá iecito deliílere dagli fponfali contrarti, per riceuere 'Ordiac Sacro , O entrare in Religio- ne. Riípondo primieramente , negando il lup- polto , che iLcclibaro , d conrinenza nel Íecolo fia lato ¿ perche queña parola ato deriva dal verbo flo, che figuifica tlare con qualche fer- mezza;e 13 vica celibe, non concorrendoui J'Ordine Sacro , O Religipne , ma ofsernandof nel iccolo ¿non € fiabile , né immobile ; Adun- que non € flato: Adunque, quantunque ne” Sponfali s'includa virtualmente la condizione: Nuifi macliorem flatum elegero , nom fi potranno Jalciar gli fponíali , per cleggere vita celibe , ó continente mel Íccolo . Secondariamente rí- Trattato V I. del V TI. Comandamento , pondo , che, quantuaque fia pió probabile, che noa poÚino lafciará gli fponfali contracci, per far voto di continenza , O celibato nel fe. colo ; non € pero fenza probabilitá ¿l dire, che gli ípontali f fciolgono per il voto di conti. nenza ¿come fi puo vedere in Palao vbi fup, a, s.en.6Ó, 47. Auuertafi , che quando dicíamo , ché fi difciolgono gli fpocíali in alcunicafi, per fopraucnire ponercá, infirmicd , deformitá ,ó longa aísenza d'rno de'Spofi gee. s'iatende, che fi da libercá alla parce, che € libera , e fana, perdeíiferae; non peró alla parte, che paci- fce quelti accideori; e cosj , le la parce (ana non cerca defiflere , Valera non refterá libera; V.G. Pietro ha celebraco gli (poníali con Gio. nanna, Giouanna habec rattus inboneftos cum alijs , ¡che dd d Picero licenza diritiraríi dal contracro ; (e Pierro , cedendo la fua libertá, vole accalaríi con eísa , non puód Giouanna ne. garíegli, Contrac gli fponfali Giovanni con Maria; vá quello jo lontani pac per molro tempo, fenza darne auuiío aíla Spola + quan. roquea queíta (ía Iccico maricará eon vo'2l- cero , e defiltere dagli (ponfaliz peró le vole per fuo Marico Giouanoi, non e lecito ad els, prendere vn'alera , 0é elibero dall'obbligazio, ne de [poníali. Era queño modo puó difcore rerGio cab fimiglianci, 48. P. Padre m'accuío anche, che non po- rendo encrare in Religione, otrenni , che quel - la Giouane mi liberafíe dalla parola, chele aucuo dara; Dejade aliam violauí, fub pro» mifhone cam ducendi ia vxorem , C, La parola fú feria, e vera, O pures finta1 P, Elltara finta, C. Queíta Giouane cra molto inferiore á V.S, di qualicᣠP. Padrenó, C. Enelle facolrá 4 P. Padre si, quella era molto pouera , €: ja afairicco , C. Se la parola fofíe lara feria , e di cuore, permaggior difoguaglianza , che vi fofe,0 io quaiica, O ¡a riechezzc, era V.S. obbligara a [polarla ; perché effendo vera la parola, gli fponíali erano veri ,e vero contracto onerolo: i contracei oneroíí, e gli fponíali veri obbliga- no fotto peccara morrale al fuo adem pimento; Adunque €c. ! Lo itefio dico; quavtunque la parola fofle finta, le per alero foflero eurci due vguali, auco» do V,S. conofciuto quella Giouane io vir:ú della parola dacale ; come inícgaa S, Tomalo in 4. difi., 28, quell. unica art. 2. ad quartum. Lef- fio lib. 3. de iuflic. cap. 10. de iniurús per Stue prum dub.3..u. 2. Sanchez lib. 1. de matrim.difp. 30.80.38 alcri. 49- Elleudo norabilmente difuguali in qua- lita,
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