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Capisalo V 111. Del Sacramento del Matrimonio ; po fio, per contraere jl Matrimonio, 4 puo Citerjre, inche yna delle parti lo dimandi,e ricerchi ; de allora fi dene compire , fe non oc- £orre cauía giufta per diferirlo piñ, Cosiin- ftgna con Sanchez, Hortado ,% aleri, Diana part. 3. Trat. 4. refol. 245. Perché , ficome ne glialcridebici, ne'guali non € tempo alfegna- to. per fodisfarli, non corre obbligo dj pa- garli, £no a quando la parte intereñata lo di- manda ;cosi gli fponfali, quando non fi afle- gna rempo prefido per compirli , non obbliga- no al fuo compimento , finoché la parte noy nericerca, O dimanda lVefecuzione; * 44. P. Gli dico anche Padre , chenon hó animo di ammogliarmi con quelta Gionane . C. Ha V.S. giulto motiuo dinon accafarf con efía ? P. Padresi, C. Che motivo € queño? € forf, d'auer peníato che fofíe yergioe., 8 há faputo dopo, che non era lo realeá2 Che ía quefto cafo gli Iponíali noa J'obbligano . P. Non € quefta la canía , C. E perchs V,S, pensó , che la donna fofe molto ricca , bella, e dipoi ha veduto , che son £ tale? Percioche in gueñip cafo anco ponno [cioglicrh gli fponfali;perche, fi coms liponno (ciogliere, guando lopraviene nora- bile djformitá , d pouerrá alla Ipola , che per auanci era bella, e ricca, anco fi ponno Ício» gliere , quando Í penso, che aueffe quelte qua- licá , € ritrono , che mancauano , Sic Palaps 10m. 5. difp. 2. de fponfal. punt, 29. 1. 1- P. Ne men quetta e la cauía, C. E foríi perchg di fua libera voloncá quel- lale ha condonaata la parola dacale da Y.S, che anche in queílto modo cea I' obbliga> Z 100€ o P. Né meno per queña. C. E' perelfcre ftara alínre molro tempo, £ in Paeíi lonrani quelta Perfona? Perche an- che (i ponno disfare gli [ponfali, quando al- cuno degli Spo( , lenza nocificarlo all'al:ro, vá ¡a pach lonrani, fcoza fperanza , che debba ri- fornare per molto tempo , Ira cum alijs Lean. der a Sacram. part. 2. Trat. 9. difp. 2,9» 30- P. Ne pure queñto € il mociuo , C. E'per efler fopraucanzo qualche impe- glimen:o dirimente di parentela legale, d aÑi- hita? Checon queíta canía ponna (cioglicrfi gli fponíali , fe for la parce, che causó Pim. pedimento, non lí obbliga á prenderne la dif- penía + Vide Leandrum ibid. que. 38.0 que 39. P. Padre noa € foprauenuco impedimento alcuno . C. E'¿caío, perche la Spofa e hata ¡ofe- dele , habendo copulam cum alía períona? Per- che , le quefto folle , Y.S. non farcbbe obbliga- ta prenderla, ó auzfie commeida la Spofa que: fta hacchezza liberamente; O forzara ¿ perche rot in qual modo ( fia, le cofe reftano talmente murate che pin noa pbbligano gli fponíalis £ queíto £ vero, guaotiungue lo Spofo habuiís fer copulam cum alia ouliere ; perché non 6 dá jo queki delitei compenfazione , á tiguardo che perde molto pid nella flima , $ onore voa Donna ,che pon l'huomo , Bafico Verb. Spon> fatia3,n $» P. Ne meno £ quelñta la cauía » £. Qual € dinque2 P. E perché ho faputo ayer ella permeño; £he altro foggerto habueric fecum tripudia , $ taGus inhoncitos, C, Lo sa V.S, di cerco? P, Padre si, €, Queíta cofa e hara pubblica ? P. Padre si, €. Era notorio, che V,S. anena coneratto 8! fponfali con quelta perfona ? P, Padre 00, era fecreto, C. E' canfa baftenre, per difciogliere eli Ipoofali, fe la Spofa permerte, che alcri ha- beant cum ¡pla taGtus impudicos; cosi dice, colla compar Liádro del Sacramen:o fup,que/t. 35. Perche con guelte rrefche la Spoía rompe gravemente la fede dovnra al fuo Spofo; e pud dubirare Jo Spofo con fondamento ,che quel- la, che gli € poco fedele ¡y vna occañone, non gli lará fedele in alere : Puia malus femgel , pre» fumituy Jempermalus in godem genere mali , Cap, Semel de reg. jur, in 6. Ercítendo certo , che queíta perlona ha hayuco calicrcfche , quan» rungué non fijao pubbliche, non ha Y.$. bifo- gno dell'aucoricá del Giudice, per recrocedere da quelti fponfali ¿ poiché edendo occulri, non feguirá fcaadalo, ne damna a quetta perfona, guantyngue Y.S. lo faccia di propria volon:a, Y ide Palayoay vhifupr. punt 31. per totum » 45- P. Padre w'accufo anche, che anendo dara adglira Giouane parola di fpofarla ; hd farco dí poi rifoluzione di tarmi Religiofo , € non prenderla. C. Aueya V,S, ayanti la pirola dara farro voto di far Religioto? Perciió ¿fe auefie fareo guelto yota , douerebbe entrare in Reljgione; fe non qe! difpealade il $owmo Pontefice;o in cafo che , ¡a darle la parola di fpofarla , de- foralfet virginem , non flapeado quella il fuo voco ; chejo quefti due cafi farebos obblizara fpofarla , Leandro fup, q. 5: Lo ttedo dico, fe V.S. aueile voto di cafticá ¿pero le lapzndo ela doma, che Y.S. ausog alcuno di quedi vo:i, ipía libere Íuum ei cradidifger corpus colla pa- rola d'accalarí aMeme, non far:bb: Y.5. ob- bligata [polarla; poiché fapendo ella, chu veradi mezzo guefimpedimento , e che l'db. ligazioas del vota era la prima, d:gsiopa- care ¿(03 colpa il diano, che pocsua lez a4rls ex copula ,e ponfaliz quantunque faria bene, ad (cruandam honorem mulicris Íuadere ei quí cam

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