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Capitolo VI. Della Scomunica Del Cañone : e Valero sd yna oÑeria, come PanuertiíceSua- tez de cen f, difpe $. Sect. 2.0, 6. Quando lo fcomunicato € virando , non € lecico comunicare con efío in =Icuna delle cofe dese, ne adefo con gli altri Fedeli, ue queñi con Ivi. Ma quando lo fcomunicato € Tolle. rato-, € lecito agli altri Fedeli comunicare con eo , come fe non fofle Ícomunicato ; a inipe- ró non e lecito. introduríi a trateare co'Fe- delí , fe non vé indorto , O ¡auicaco da quel! i Se . 46. P. Padre , come dunque m'hó da di. portare colla gente della mia famiglia , per l'vío necefizrio della vica , e lokenramento ? C. La fcomunica € precetro vmano , che proibiíce la comunicazione decra, e non puó comandar cofa, che fia contro il precetto na. rurale ¿e cosiin molti cafi € lecico allo fcomu. vicato, quancunque fia vitaodo, trattare co” Fedeli; 8 i cafi ííi comprecndono in quefto veríerco » Vtile, Lex, Humile , Res ignorata neceffe . 47. Vtile, e neceffe, auendo neceffica, O vtilictá pnó lo Ícomunicato vitando tratrare co;Fedeli ,e quelli con luis V.G. elecico di mandar limofina , e darla allo (comunicaro, € fe € Medico , O Chírurgo, curarfi da lui, € va- ler della fua períooa nclliofermita . Lex , vuol dire la Legge del matrimonio, per la quale € lecico al Marito, e alla Moglie co- muuicare trá di loro, non folo quoad thorum, ma 2nche in turre le cofe concernenti il buon gouerno della femiglia . Humile , permetce, che pola trartare il figlio con tuo Padre , il feruo co'l Padrone , il fuddi- to co"! fuo Prelato. E generalmente , quando in vna famiglia € qualche comuricato, pobno tucti quej della famigliz comusnicare con luj: 1á Bonacina de cenf, difp. 3. quefl. 2.P: 3.5 2.1. 27. Res iguorata, vol dire, che quando v' e ¡gnoran22 , tám-ris , qudmn fiéti, fi puó trat= rare collo fcomunicaro . Per ignorantia Fafti, e io non só, che Pierro € Ífcomunicaco , ó che non € vitando , polío traccare con lui: /gno- vrantiaiuris , € quando , quaucunque io fappi, che Pietro € Ícomunicato vitaedo , non so, pero , che la Legge proibiíce il comunicares co' fcomunicaci, pollo rraccare con lui lecita- meta » 48. Pero ,accioche V.S. efca da' Icrupoli, Íc há la Bolla della Cruciata, io Paflolueró dalla ícomunica » Padre si ,io ho la Bolla , C. lo Vafiolaeró con fommo guíto ¿e peró neceario, che prima dia fodisfazzione al Chic- rico dell'íngiuria fatragli. P. Eche fodisfazione ho 4 dergli, C. Dimardaigli perdono dell'1ogiuria , che glihá facto; e felhá fcrito , há da pagarglile 35 Spefe farre nel curaríi . P. Padre, lo fató volontieri ; ma al prefen: cenon poño, perche il Chierico e aente, nd io pofío lafciare di comuuicarmi adeíso, per cultare Pinfamia . C: Quando non fi puo fodisfa re alla parte, infegnano comunemente i Teologi, chtPofs fenfore dia capatra, e queña caprrea hi de eflere pignoratoria , cioe , che día qualche pe guo , in legno che compirá ; e fe queño non G puo fare, fia la caparra , 0 cauzione fideimfoz ria, cioe, che dia vne ficurtá; efe queño ne meno puo farí, baña allora, che fa jurato- ria , cioé che giuti, che dará fodisfazzione ala la parte. lo per9 mi contento di meno , e voglio folo, che V.s. mi dia parola ferma , 8 abbia efficace proponimento di dar fodisfazione á quel Chie- rico y che con queñto Padolueró daila (comuni- ca, feguendo la dottrina di Layman lib, 1. Trat.5. P. 2.C4p.6: 9.8. $. Dico quarto , in fine; econ Valero, 8 Enriquez, Diana p.2. Trata 16, refol. 44. doue infegnano , che per añíolue- re nel foro della cofcienza dalla Scomunica, bafta la femplice promsfía di fodisfare allas parce, fe il Penitence € perfona fedeje, della quale puó fperaríi , che adempira ció, che pro- mette. 49. P. Padre, impeguo la mia parola , 2ce ció fía Gcura, che lo faró . Ora pero mi viene vno fcrapolo ,ed €, che in vo'altra occafoas incorá ia en'alera (comu. vica CO! ferire vna terza períona , 8 il Confeía fore, che me ne añolué , non mi dife , che le dellí fodisfazione, ne io Fho faro, e ltó con fcrupolo, fe Paffolazione fofle valida. C. Il tal Confefiore( fe non lo fcuía Piaan. uertenza ) peccó mortalmente ¡a afoluerla, fenza che prima fodisficelde la parte , O dels: cauzione di farlo, non pazeado allora fodisfa. reznon fú peró per queñlo inualida l'aísolu. zione dalla Scomunica , nd quella de'peccatío Sanchez lib. 3. de matrim. d:fp. 33.1. 3.8 alcri, che cica Auíla de cenf. pa 2, cap. 7. difp. 3. du bo 9. concl, 2. €: altri molci. Ma l'auuerto ,che quantanque il Confelso- re per inauercenza ,0on le abbía impoko que- fia obbligazione, deue V.S. dar fodisfazione alla perfona off:ía , e fe non lo fa cad: di nuo- vo nella lleísa Ícomenica ; com: dice Villaia- bos nella Som. p. €. Trato 16. diffic. 20. nen. 10. € coníla ex cap. eos, de fentent, cxcom mo im 6. 50. C.La icomunica, daa quale hi aÍs0- luto queíto Coufelsore , era rif:ruara al Supe- tiore £ P. Padresi, era riferuaca al Sommo Pon- tefice . C. Gli fece dar giuramento di prelentarí, quaado potrá ,¿ Sua Santica 2 ;

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