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Capitolo III. Dell'Om 2mimazzato quella perfona , potendo riparare alla fua roba , con darg!i folo quarcro baftona- te come ella Refía confefña , _ 20. Perónon £ obbligata á refiienire tueri i dannj, che fono proceduci dall'omicidio com- melo , eccedendo ¡il moderame dell'jacolpara tutela , ma folo pro rata, fecondo quello , che há ecceduto la detra moderazione , giufas quello, che con alcri infegna Diana part, 5. Trat. 4. refol. 44. 4 Quantenque mi paia pid rero ¡l contrario, Che infegna Tomaío Sanchez ne'fuoj Confe gli Tom, 1.l.1.ca4p.4. dub.9.n. 3. Vaíquez , Na- harro , e aleri , che cica il R.P. Er. Leandro da Murcia Tom. 2, difq» lib, 4-di/p. 9. refol. 19. 2. 2. Quali infegnano , che quello , che há am- mazzato vn'altro , eccedendo la moderazione delliucolpata tutela, € obbligato a reflicnire tutti i danni procednti da tale omicidio . Per- che queño tale occilore € cauía morale> , che colpabilmente caufa tmcti quei danni, 8z eficacemente influifce io efi: Quello , £he€ cauía efficace , e rotale del danno , € obbligato arcftituirlo rutror Adungue V.S. e obbligara 2 refticuire emeriá dannji, che procederono da guelPomicidio , nel quale eccedé la modera. zione dell'incolpara rurela, Quale fe non ec- cedena , non era obbligara á coía alcuna, 21. Per vedere ció , che dene reftitnire, fe- guendo quefta feconda opinione, che € la pid ficura , mi dica ¿ quella períona reftó fubico morta $ P. Padre s); C. Se fofie vifínta qualche tempo, V.S, era obbligata d refticuire tnece Je fpefe , che fi fofle- ro fatte in curarla , Mi dica ¿che mefiere facena il morto 2 P. Era contadino , e zappacore di terra, C. Se fofle perfona, che non anefie elerci- zio alcuno,ne guadagnafle dantro colla fa favica come vn Cauagliere, non farebbe ob- bligara a refficnirle coía alcona, perche niua danno ne farebbe venuro ; ma eflendo Conta- dino, 0 alcra perfona , che colla fua induttria, e cranaglio mantenefe la fua caía , e obbligata., Nauarro nella Som. lat, cap. 95. M. 32. Uerf. 15. L:ílio lib. 2. de imflit, cap. 9. dub. 23M. 145» bc alcri, 22. Che erd ancua guelta perfona , quando l'ammazzo ? P. Auecua 20, anni, C. Era perfona robufta 7 P, Era di buooa fanitá, €. Per formar giudizio di quello , che na- turalmente poteva vinere la perfona morta, deve actenderfi la robuftezza, che aucua ,! efercizio , nel quale s'impiegana , fe era grave, e che debilitafle molto le forze, Ma per ftabi- lire cio ,che e giufto in queÑti cafi , mi piace la regola generale , che infeguano il Panormi- icidio ye Mutilazione ; 79 tano , 8 Angelo verb. Refitutio 1.5. Homicidg; 8 altri; che comunemente s'hi ¿a giudicare, che il morto farebbe rifuto vicinoa feÑanc an» ni, fecondo la difpofizione delle Leggi del coma puto;e la Legge bereditatem ff. ad legem falcia diam » Equeñto mi pare pin ragioneuole: 'vno, perché oggidié ormaitanto guaÑa la natura, che arrivando á6o.sanni le forzs dimioniícono di mapiera , che pid poco puolanorará; L'al- tro , perch£ , quantungue qualche foggerto particolare per la fua gran robuftezza polla arrivare a 60. anni, o piñ con forze di porer lanorare , pero aleri molti arrinari a' 50.0 moiono , 0 non poono pid lanorare: con che in calo di dubbio , fe farcbbe arrinaco a i fel- faor'anni con quefta buona. dilpolizione , 5 pure gli donefle mancare d icinguanta, pare ragioncnole il prender vn mezzo , e giudicare, che vinerebbe in forze per lanorare vicino 460, aoni,ch'e quello, che auviene comunemente: Et aliguando indicamus futura contingentia fecun» dum communem contingentiam , come dice Surdo de aliment. tit. 8, q= X» NM. 8.£ con0f/.454. Mp 14» L'aliro , perche , efiendo il calo dubbio , pare, che s'abbi da praticare il Media via efi eligenda, che dice il $. Pen, dell'inflit. E finalmente , per- ché quetto pare il pin verifimile: Verifi militado dicienr cognata vatura . Bald. conf. 180.1. .3.EÉ cosidi quelto foggerto, che V.S, há ammaz- zaco, fe apena creoraonid'erá, fi pocrá giudi- care , che larcbbe vifíuro al:ri crenta ; e di que- fto tempo há. da relticnire quello , che adefío rifolucró » 23, Quefto foggetto morro, quanto guga daguercbbe ¡l giorno 2 P. Dec. reali guadagnana d'ordinario. per ciafchedun giorno. C, Di quefli due reali bifogna lenare quello pendena ogni giorno per maogiare, e veltire jorusrol'anno ; come aunerce Leño Y bi fu» pra dub. 1.1. 124. E cosi, le ogoi giorno gha= dagoana due reali, há da lenaríene vno, che anercbbe coníumaro per il vicco fuo, e vs- ftico, E' anco doctrina comune de' DD, con S,To» malo 3.2. q» 62. arf. 2. ad 1, Che i beni jo fpes ranzali ftimano meno di quelli, che 5 poflig- dono, E fecondo quelta dortrina, come ¡l lucro , che e ceffaro al morto , era folo benz in fperaoza , fi deye anco Ímianire quanto dece. riora per quefta ragione; e quantunquei DD. non jofegnjno quanto lia quello, che deteriora il bene ja Íperaoza , a me pare , che (a la quar- ta parce: V,G.fela cola políeduca vale orco, s'ha da llimare 6. lenandone due, ch'é la quar- ta parte, 24» Cosianco fi dene arrendere g!la fatica, che douena coltare a quelo loggerto il guada- gnare la (ua giornata , e diminuire pro rata fe» condo farcbbe ítaca la fatica, Diana con alcri 5. Part,
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