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78 VITA DEL V.P:DA CARABANTES . udito ,cangiato 1n unfubito da lupo fieriflimo , che prima era ,in agnellino il pit manfucto , alzatele_, mani infegno di giubilo , cominció a gridare Capuc. cino Capuccino ; indi fe gliaccoíto, bacioili riveren= te Pabito, ecomando a quanti erano in fua compas gnia , che tutti dovellerofaril imile, Íftranezze tut- te ,che obbl:gavano i buoni Religiofi a dover con. fellare. Digitus Dei ef? bic . Vi fh purecerto Prin= cipe per nome Ocapra , in cui fi fe manifeíta la virth di quel Gran Signore , che Potens ef, com' egli fteílo lo protefto in San Luca, Delapidibus fufcitare flios Abrahe . Coftui ,dopo d'eflere viffuto molto tempo a terrore di tutte quelle Provincie, ficcome ad elterminio di perfone d'ogni fello , e nazione, uali faceva trucidare per fua cotidiana vivanda, e 4; quanti il fervivano; cadde infermoa morte . Ne £ú avvifatoil P. Giufeppe colla notizia infieme delle crudelta ufate ; ne volle tardar punto nel! efléerea vi- fitarlo con quell'anfieta fua propria di acquiftarani- me al Cielo ,quantunque benlo fapeíle , ch' efpone- vafi a manifelto pericolo d'una morte la pit barbara . Entró dunque intrepido nel Paefe ,edafiíftito da, mano onnipotente , beta che un folo ardiíTe fargli oftacolo., portoíli ove giaceva a morte l'Infermo; con parole dolciflime ii confolo, gli propofe i mi- iterj della Santa Fede , lo intrui nelle cofe principa- hi , e necellarie a faperíi ,al che prontamente fiarre- le 1) Barbaro, replicando che tutto credeva efler ye= ro, inítando che yolevadi fubitoil Santo Battefimo; quale dopo di aver ricevuto , refe infinite grazie al Servo del Signore,protellando che fé ne moriva con= folatiffimo. Ma ne purqui terminarono le celefti ma- raviglie ; perche in cosi brieve tem poacquiítóo tan- todi luce , che farti chiamar a fei principali di fua NAZLO=
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