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LIB. 1. CAP. 2h 3 altro noneraal gultarla , che pepe il piv gagliardo $: ficche il riftoro venivaa tormentarci anche pit della fame . Tanto Ícrifle Pumiliffimo Servo di Dioal pio Cavaliere per compiacerlo , il quale zelantifimo delle fante Miffioni , voleva eflere raguagliato di quanto occarreva , 2 fine di potervi porre la mano in tutto ció , che gli riufcifíe farribile . 2 Giunto per tanto in mezzo di tali crudelifime Fiere , rifoluto di addimefticarle , di foggettarle al foave giogo di Crilto, o di laíciarfi pafto della loro crudelta , ne fegui appunto quello, ch' era d'afpet- taríi, e £ú che al primo vederlo giudicandolo preda tutti” al propofito peri loro denti, l'imprigionaróno, e peralcuni giorni P'alimentarono bene , a fine poi di farlo in brani , e mangiarlo. Venuto il tempo » che lo credevano baltantemente impinguato , entra- rono nella prigione prontiflimi alla carnificina , ed 1vilo troyarono afliítito da perfonaggi di afpetto sx graye , e maeltolo , che fembraron loro tanti Dei. Da tale fpetracolo fopra modo atterriti , non fola= mente s'aftennero dal! offenderlo , ma in un fomma orfore partirono », lafciandolo libero , parlandone_a poi fra dí fe come d'Uomo fuperiore agli altri Uo» mini , e mirandolo in avanti con occhio fempre fi» verente . Un tale prodigio ceci fra quelle_, Genti ¿operó che tutti Les ettallero , li efebiflero pronti in fervirlo , e riputaflero a fommo onore ¡1 poterlo albergar ne* loro tugurj 5 ficcome poi egli era di un tratto il pit affabile , edolce ; cosi nel mi- glior modo che poteva , ajutato colla fcorta d'un in» terprete , che intendeva il linguaggio Spagnuolo , converfando familiarmente con tutti, e facendoloro lapere di eflere comparío, inviato da un Signore_. (Grande non peraltro , che per un interrefle impor- (30>

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