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ATTESURID ACCAP VA 0 qadi lafciarela Spagna , convennegli fermaríi nelll Arciveícovato di "Toledo, per confolare que” Popo- li che bramavano una Santa Miflione, la quale riu- (ci di tal frutto , che íi vide tofto una riforma univer- fale di coftumi in tutti « Si riftabilila diyozione del Santiffimo Rofario lafciata quaíi in obblio, con tal afferto in tutti agli efercizj di criftiana pietá , che li foreftieri fte: non finivano poco dopo di ammirare , come una fola Miffione di quefto Gran Servo di Cri- ftofofle ftata valevole per una mutazione si ftrana . Vi fú certo Parocchiano, perfona molto erudita., ne meno zelante dell onor divino , che in udirlo decla= marecon tanto zelo contro de* vizj, prefolo dopo al- cune prediche a parte cósi gli parlo : Padre li voftri difcoríi fono utilifimi , ed efficaciffimi; ma fe voi fate alla Villa di Mazzarache , profeguendo nello eflo tenore ,¡o temo afai di yoftra perfona , attelo che pochi giorni fono ,tré Soggerri dimolto grido, tentando coi loro fervidi ragionamenti di fedari tu- multi , e le rifle di quel Popolo inquieto, dovettera partire citari con falfe impofture al Tribunale della Santa Inquifizione. Tale dinunzia farragli dal buoa Ámico, in vece di atterrirlo, incoragillo all impre= la; rilpondendo ellere prontifflimoa tofferire non fo= lamente caluanie , ma prigionie , e morte per amor di Gesú ; onde intrepido , e giulivo pasó a Mazzas rache. In udirlo intimare la Mifhione , vi fú chi ti- morofo prefagi al zelante Religiofo una fimile dife grazia; ma ne fegui tutto Poppolto ; perocche al primo difcorfoaddatrato ch' egli fece alleloro indi. genze , non folamente il popolo pih minuto; ma li Capifteíli di quelle arrabbiate fazioni fi diedero per vinti ; piegati in modoalla pace, e concordia, che. portarii unitamente a trovarlo dopo il Sermone , le foppli>

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