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L1B1 CAP.P. $ Si difpone alla predicazione , ed alle fante Mi front col efercizio di molte virtá , feguendo molts prodigj. CAPITOLO V, 1 N" noftro P. Fr. Giufeppe venivano ad unirfi con ammirabile armomail tacere, e il difcor- rere; la fatica , eilripofo; il converlare , e il ritia rará ; la compaílione, e Vallegrezza , l'a zione di Marta , e la contemplazione di Maddalena ¿ mercé di quella grande carita , che gli avvampava in cuore:, la qual facealo efler tutto di tutti , e inogni luogo, a tempo per tutti. Ottenuta per tanto la facolra di predicar Evangelio a” Popoli ; fiflo di voler fe- guir le pedate del noftro Redentore Maeftro , chez. :prima cominció adoperare, pofcia ad infegnare, 2 plico(fi, diretrodallafanta orazione ,e dalla voce Superiori ad opere di carita in beneficio de' fuoi proffimi maffimamente infermi. Nella Citrá di Za- ragoza , ov”egli faceya la fua dimora evvi un' Ofpi- tale molto celebre , e quefti erail luogo di ricreo al Servo di Dio; perocche dopo P'aver compiuto a” fuoi fpirituali efercizj nel Coro ,e qualche poao di tempo confumato nello (tudio , il rimanente tutro della giornata impiegava in opere di carirá a benefi- ciodi que” poveri languenti , Queft' impiego egliti addofsó con tant'allegrezza di Ípirito , e con fortez- zadi cuoresieroica,cheli Superiori benconfapevo- li di turto fi riputarono in doyere di lafciarlo tutro perun' opera di tal carita; del che godendone leco «modefimo , e rendendone grazie al Signore per ve- deríi da elfo lui chiamato , parevadi gia fiayeffe tro- C4 vato A ] 47. Y o h y ; 13 E da a . PP A A
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