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36 VITA DEL V.P. DACARABANTES : Superioriil Sagro Ordins, non volle celebrar il fua primo Sagrificio, fenza un piú manifeftoafTenío del Cielo . Ottenne in un tempo fteflo il Sacerdozio , certofuo Conítudente , Religiofo egli ancora di fin- golar perfezione , onde s'applicarono amendue per apra giorni ,come ficoftuma , con pit di fervore a” fpiritualiefercizj , prima di accoftaríi all Altare.. Amendue timorofi pe'l conto rigorofiflimo , che, dovevano un di render al Signore di ral miniítero , unirono in porgergli con incellantí , ed effettuohiffi- me lagrime quefta ben giufta iftanza : che quando mai non aveflero a fervirlo con quella purita dí co- tum: , con quell' eminenza di perfezione , Che ri- chiedeva il loro fublimiffimo grado , li degnaile le- varli da queíta vita. Continuarono in una tale fup- lica per tutti giorni de” fanti efercizj , di poi paí- ando unitamente al Convento di Epila per ivi cele- brar la loro prima Mefía , il Compagno , che pur v'era giunto faniffimo , cadde infermo a morte , onde vedutofi come in un fubito all' eftremo , rivolto al fuo amato Conítudente : Ecco y difle , efaudite le mie preghiere: oh quanto ne ringrazioil Signore ! quanto muojo cuiflato , non dovendo dar conto al uo Ttibunale di tante Melfe , che aurei celebrate. reftandomene invita! Efra tali giubili, munito de- gli ultimi Sagramenti , Ípiró Panima. Una tal mor- te , feguita, come pure e patente , nonfenza preci- fa difpofizione divina , fini di mettere in confidera- zione al pio Cherico Valtezza di un tanto miniftero, ela perfezione di vita , che giuftamente rrichiedevah per degnamente efercitarlo; il che gli £ú4 motivo dí mon accoltaríi mai all Alrare per fino che ville , lc non con quelle difpofizioni e rimote , e proflime di 2amilta , di carita , di purita, di prolilla ps i edi

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